Disarmonia Mundi (Claudio Ravinale)
I Disarmonia Mundi sono una band di spicco all’interno del panorama underground della penisola, una realtà in cui molti gruppi più che meritevoli sembrano soffocare e non riuscire ad esplodere all’estero, in uno stato di equilibrio tra il grande successo e il crollo nell’ombra. In questa intervista siamo andati a scoprire, insieme al singer Claudio Ravinale, l’attitudine e i progetti di una band validissima, caparbia e soprattutto Death Metal!
Articolo a cura di Riccardo Calanca - Pubblicata in data: 27/09/09

Un caloroso benvenuto ad Ettore e Claudio su Spaziorock! Cari Disarmonia Mundi, in questa intervista non vi risparmierò e non lesinerò in quanto a curiosità di ogni genere. L’ultima volta che ho sentito parlare di voi fu nel biennio 2006/2007 quando lanciaste "Mind Tricks" in pasto ad una scena metal italiana che io definirei “stantìa e paranoica”, come se volesse opporre resistenza invece di dare supporto. Vi parlo così perchè so che all’epoca avete fatto parlare molto di voi nei forum e come spesso accade in Italia, si scatenarono discussioni di ogni genere, si alzò quel polverone di chiacchiere che esula dalla musica e di certo non giova alla band! Che cosa è successo negli ultimi anni?

Sinceramente non sono un frequentatore dei forum, quindi non ho la benchè minima idea di quali siano state le discussioni a cui ti stai riferendo. Sapere che c’è stato un gran parlare in merito ad una nostra uscita mi lusinga molto comunque, vuol dire che non siamo passati inosservati e questa è senza dubbio una cosa positiva. In ogni caso il mio atteggiamento in merito si può tranquillamente riassumere con poche semplici parole: “aquila non captat muscas”.
Negli ultimi anni ci siamo dedicati fondamentalmente alla ricostruzione della band dal punto di vista organizzativo, abbiamo eliminato tutti i rami marci che rischiavano di far imputridire l’intero albero e ci siamo circondati di persone fidate in grado finalmente di supportarci e promuovere la band come si deve. Questo processo di “risanamento” è culminato con la firma con Coroner Records. Inoltre ci siamo dedicati alla stesura dei brani che andranno a comporre il nostro quarto disco, The Isolation Game, di prossima uscita.

Cominciamo con le domande vere: la ristampa di "Nebularium" mi ha sorpreso molto, in positivo, poichè è un album che mi piace parecchio. Forse questa mossa significa che volete tornare verso il vostro sound d’origine o è solo una ristampa buttata lì per promuovere il nome della band in attesa del prossimo album?

Assolutamente no, reputo Nebularium un ottimo album, ma il sound di quel disco appartiene al passato della band e non ha nulla a che vedere con la nostra prossima release. Semplicemente ci è sembrato doveroso, vista la qualità del prodotto e la difficile reperibilità dello stesso, di portarlo finalmente all’attenzione dei fans con una veste grafica adeguata e una distribuzione capillare.

Sempre sulla ristampa di "Nebularium": secondo me avete fatto un ottimo lavoro, a partire dal remastering fino all’aspetto grafico che è davvero spettacolare! Ma la vera chicca è l’Ep "The Restless Memoirs", swedish con tutti gli attributi del caso! E’ una vita che ci lavorate su, che state combinando nella Metal House studio?

Concordo, la nuova grafica piace molto anche a me. I pezzi che compongono The Restless Memoirs, ad eccezione di Chester,  sono dei brani appartenenti a diverse sessioni di registrazione che per un motivo o per un altro non eravamo mai riusciti a portare a termine, principalmente per mancanza di tempo. Dopo aver deciso di ristampare Nebularium abbiamo pensato che un secondo cd d’inediti fosse un buon modo per rendere la release più interessante così abbiamo rivisitato alcuni dei brani che reputavamo più significativi, li abbiamo terminati o attualizzati e racchiuso il tutto in The Restless Memoirs EP. Ritengo che sia un ottimo modo per rivitalizzare la ristampa di un prodotto e non escludo che possa ripetersi in futuro.

The Isolation Game sarà il quarto full length della band. Sinceramente da voi mi aspetto di tutto dato che sul vostro myspace si legge (se non erro nel tradurre): “Parlare dei Disarmonia Mundi è come parlare di un feto in costante trasformazione che, nonostante non sia ancora nato, continua a mutare nel tempo senza ottenere mai una forma definitiva, eventualmente lasciando l'osservatore piuttosto confuso circa l'identità e lo scopo della sua strana e mutevole natura.” Dunque parlaci della vostra nuova creatura: ci sarà Björn Strid? Avrà un sound più vicino a "Mind Tricks" o al bellissimo "The Restless Memoirs"? O forse sarà una creatura strana, un abominevole ibrido che va dal liscio al brutal?

Se rispondessi già a questa domanda rovinerei il fattore sorpresa per il nuovo lavoro, quindi preferisco rimandare alla prossima intervista ogni discussione in merito.

Come si è evoluta la vostra collaborazione con Björn Strid? Lui non è presente nel vostro ultimo lavoro, qual è la situazione attuale?

Avere Bjorn con noi ha fatto sicuramente conoscere la nostra proposta musicale ad un’ampia fetta di pubblico e negare la sua importanza in merito sarebbe ipocrisia pura. D’altro canto avere un nome così conosciuto in line-up ha però portato anche a non pochi fraintendimenti riguardo la vera identità della band e d’ora in avanti le nostre collaborazioni si limiteranno a delle parti specifiche ben definite così da non creare altri equivoci di qualsivoglia natura. I Disarmonia Mundi non sono mai stati il side-project di Speed, spero che le nostre release d’ora in avanti fughino ogni altro eventuale dubbio in merito.

Domanda scomoda: quando avremo il piacere di vedervi dal vivo? L’aspetto live non è mai da sottovalutare, e personalmente sono molto curioso!

Probabilmente mai. Non la considero una domanda scomoda, i Disarmonia Mundi semplicemente sono un’entità composta da Ettore e da me, che senso avrebbe coinvolgere altra gente estranea al progetto solo per portare i brani live? Perderemmo sicuramente qualcosa… Non siamo la prima band che non si esibisce dal vivo e sicuramente non saremo l’ultima, i Bathory non facevano live, i Darkthrone neppure… potete tranquillamente aggiungere il nostro nome alla lista.

La line-up dei Disarmonia Mundi rimarrà per sempre ferma a due o avete intenzione di trovare dei musicisti seri con cui impostare un certo tipo di discorso?

Per quanto mi riguarda non avverto il bisogno d’ includere nella line-up altri elementi. Come ti ho detto nel corso degli anni si è creato un certo affiatamento tra me ed Ettore e ormai presumo sappiamo esattamente cosa aspettarci l’uno dall’altro. Avere altre persone con noi rappresenterebbe un’incognita di cui, visti i risultati che continuiamo a raggiungere contando esclusivamente sulle nostre forze, faccio tranquillamente a meno.

 

disarmonia_mundi_intervista_2009_01
 

 

I Disarmonia Mundi si sentono attualmente legati ad una particolare scena o si sentono liberi da definizioni? Death metal si, ma in che termini? Che ci piaccia o no, oggi le definizioni vanno molto di moda e a me pare che anche la musica estrema si stia confondendo con lo spettacolo e con un modo di fare che in principio era impensabile! Io sono convinto che da un lato questa situazione aiuta perchè si riesce a raggiungere una fetta di pubblico più vasta, ma dall’altro lato è fastidiosa e denigrante per l’artista. Voi cosa ne pensate?

Non mi sono mai considerato un artista né tantomeno mi sono mai sentito legato ad una scena in particolare. Il mio approccio verso la musica è lo stesso di sempre e spero vivamente che non cambi mai. Il responso del pubblico m’interessa fino a un certo punto, faccio quel che faccio principalmente per appagare me stesso, nessun altro. Se poi arriva anche il riconoscimento del pubblico bene, ma rimane comunque un qualcosa di secondario a cui non penso mai. Il mio obiettivo primario è sempre stato quello di divertirmi e di creare qualcosa che mi rappresenti, tutto il resto rimane discretamente irrilevante.

Sinceramente: secondo voi la situazione in Italia potrà mai migliorare? Possibile che tanti gruppi con le palle, anche dopo anni e anni di dedizione, non riescono letteralmente ad esplodere in Europa e nel resto del mondo, come invece succede e sta succedendo a band tedesche, brasiliane, americane, inglesi e senza dubbio scandinave?

Evidentemente se dopo anni e anni di dedizione non sono ancora riusciti ad esplodere vuol dire che non avevano poi così molto da offrire alla scena… Sicuramente ci sono molte band valide e non dubito che le migliori riusciranno ad affermarsi senza problemi a livello internazionale.

Se esiste una band italiana (o più d’una) che vi ha ispirato profondamente, qual’è?

Per quanto mi riguarda non ho nomi da farti. Mi capita di ascoltare molte buone band nostrane, ma l’unica band italiana che mi ha entusiasmato veramente sono stati i Death SS con l’uscita di Heavy Demons.

Ed in generale a quali gruppi i Disarmonia Mundi si sentono più affettivamente legati? Gruppi di ogni genere, non per forza metal!

Sono cresciuto ascoltando il metal anni 80 e il mio gruppo preferito rimarrà sempre gli Iron Maiden. Passano gli anni e ci sono molti gruppi più recenti che apprezzo e rispetto molto, ma il mio cuore rimane legato ad artisti come Megadeth, Slayer, Testament, Pantera, Alice Cooper, Skid Row etc… I gruppi che hanno fatto la vera storia di questa musica insomma e che non si sono limitati a riciclare ciò che era già stato inventato da qualcun altro.

Avete mai pensato di espatriare? Io sono certo che all’estero un gruppo come il vostro farebbe follie... Sicuramente avrebbe modo di fare di più di quanto non succeda in Italia, o mi sbaglio?

Dare la colpa dei propri insuccessi ai patri confini è un atteggiamento molto diffuso in Italia, ma preferisco concentrarmi sulla qualità di ciò che faccio piuttosto che buttare inutilmente il mio tempo lamentandomi.

Una piccola curiosità, qual’ è il significato preciso del nome della band e come è venuto fuori?  Personalmente credo che nell’ Universo esistano sia Armonia che Caos ed entrambi sono fondamentali!

Il nome è stato deciso da altre persone precedentemente al mio arrivo in line-up, sarebbe più consono chiedere a loro perché abbiano preferito queste termini piuttosto che altri. Personalmente lo ritengo un buon nome, facilmente memorizzabile e astratto quanto basta per invitare la gente a rifletterci su per trovare da sola la risposta alla tua domanda.

Veniamo alle conclusioni. Io spero che la vostra strada prenda una piega definitiva e vi auguro di sfondare sul serio. Nel frattempo lasciate un messaggio a tutti i metalheads che verranno a leggere quest’intervista sul nostro Spaziorock!

Ti ringrazio per l’intervista, un messaggio ai metalheads? Hum, supportate la buona musica, non le stronzate… A presto e grazie per lo spazio concessoci!




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool