Belphegor (Helmuth)
Quando bisogna intervistare i Belphegor, si sa gia che non sarà una passeggiata di salute. È noto il carattere oscuro di questi musicisti e se alla prima tornata, all'epoca di "Pestapokalypse VI" ebbi a che fare con un Sigurd catacombale, in occasione del nuovo "Walpurgis Rites – Hexenwahn", mi è toccato l'unico membro storico rimasto nella band, cioè Helmuth. E se non è zuppa, è pan bagnato. Boffonchi gutturali che arrivano dalla cornetta e poca voglia di intavolare una discussione. Fortuna nostra che con Helmut non dobbiamo parlarci tutti i giorni, limitandoci ad ascoltare il suo stile che va affinandosi album dopo album. Buona lettura.
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 13/10/09

Ciao Helmuth benvenuto, tutto bene?

Sì, tutto a posto.

Bene, comincerei subito a parlare del nuovo album, "Walpurgis Rites – Hexenwahn", partendo dal titolo. Il precedente album, "Bondage Goat Zombie", era basato sul tema del bondage e sulla figura del marchese De Sade. Qual'è il topic di questo nuovo lavoro?

Il concept riguarda l'occulto, il satanismo, orge... droghe... Le solite cose tipiche dei Belphegor.

Mmm... Passiamo alla musica allora. Credo che con questo disco abbiate compiuto un altro passo avanti, con una fusione sempre più ricca della vostra tipica brutalità, con melodie oscure e toni epici, con canzoni sempre più strutturate. Probabilmente è il miglior disco da quando siete entrati nel roster della Nuclear Blast. Sei d'accordo con me?

Sono d'accordo per quanto riguarda l'evoluzione. Ci sono un sacco di nuovi elementi in questo nuovo lavoro... Non mi interessa se sia il migliore o no, la gente dovrebbe stabilirlo. Come hai detto tu è un album molto ricco e molto epico.

Ti ho fatto questa domanda perché sono sempre stato un vostro ascoltatore, ma devo dire di preferire di gran lunga gli ultimi anni della vostra carriera. Per esempio, apprezzo moltissimo un full come "Lucifer Incestus", ma credo che brani come "Hail The New Flesh" o "Enthralled Toxic Sabbath", siano qualcosa che non avevate mai provato a fare nella prima parte della vostra carriera.

(Qualche secondo di pausa. Ndr). È stata un'evoluzione naturale. Scrivi e metti tutto su computer, ascolti e cerchi di portare tutto a un livello superiore. È importante cercare di suonare sempre qualcosa di coinvolgente e di fresco. Ti ringrazio.

Uno dei pezzi migliori dell'album è probabilmente "Der Geistertreiber" e forse lo sarà anche per voi, visto che lo avete scelto per il video...

Sì è un buon pezzo, con il cantato in tedesco. Non so se sia la nostra preferita, so solo che è un pezzo molto atmosferico, anche se ogni brano ha un significato particolare e non saprei dirti quale preferisco. Decideranno gli ascoltatori.

 

belphegor_intervista_2009_01
 

 

A proposito del video... Al momento è disponibile solo un trailer e da quei pochi secondi sembra molto più curato rispetto ai vostri precedenti, sei soddisfatto?

Certo, è stato realizzato da un team molto professionale. La storia è bella e tutto rispecchia le nostre aspettative.

Te lo chiedo perché al giorno d'oggi anche band estreme di un certo livello, possono avere a disposizione grandi mezzi per realizzare i video. Voi ad esempio avete sempre cercato di curare molto la parte visuale della band, come le copertine, le photo-session ecc... È stato sempre qualcosa di importante per voi?

Sì è stato importante. La musica ha bisogno di un contorno “teatrale” e abbiamo sempre cercato di trovare immagini che si adattassero perfettamente alla nostra musica.

"Walpurgis Rites – Hexenwahn" è il secondo album dei Belphegor senza Sigurd. Come sono i tuoi rapporti con lui?

I rapporti sono buoni come sempre. Ci vediamo spesso a bere... bere troppo...

Durante la fase di scrittura è cambiato qualcosa per te con il suo abbandono?

Niente. Mi occupo come sempre degli strumenti...

E per quanto riguarda il contributo dei tuoi compagni nella band?

Morluch (chitarra. ndr) non è stato coinvolto nella scrittura, Serpenth (basso. ndr) ha passato molto tempo con me in studio. Hanno fatto un ottimo lavoro.

Quando avete firmato per la Nuclear Blast eravate probabilmente la formazione più estrema del roster. In questi ultimi anni però si sono aggiunte sempre più formazioni estreme come Nile, Behemoth, Decrepit Birth ecc... Cme te lo spieghi? Una maggiore attenzione verso il metal estremo?

Probabilmente sì. È un bene che nuove band abbiano la possibilità di lavorare con una grande label come la Nuclear Blast, anche se a noi non importa. A noi interessa solo andare avanti per la nostra strada.

Bene Helmuth, siamo giunti alla fine dell'intervista. Se vuoi aggiungere ancora qualcosa per i nostri lettori...

Grazie a tutti, ascoltate il nostro album. Fuck you, destroy yourself!




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