Secrets Of The Moon (T. Thelemnar)
Certamente non un simpaticone. Poche parole per T. Thelemnar, batterista dei tedeschi Secrets Of The Moon, autori però di un album, "Privilegivm", che si è aggiudicato sulle nostre pagine il titolo di Top Album. Buona lettura.
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 01/12/09
Ciao Thelemnar, benvenuto su SpazioRock, tutto bene?

Bene. Siamo appena stati in tour negli Stati Uniti con i Moonspell.

Comincerei a parlare subito del nuovo album, “Privilegivm”. Come potresti presentarlo ai nostri lettori?

Se siete interessati a intraprendere un viaggio oscuro, dovreste ascoltarlo. Suona molto più libero dei dischi precedenti, mostra differenti aspetti dei Secrets of The Moon.

Ho voluto farti questa domanda perché, come ho scritto nella recensione, è abbastanza difficile spiegare il vostro album a parole... È così ricco di atmosfera, pathos, emozioni sinistre... È davvero un'opera oscura!

Sì.

Il vostro trademark è sempre ben presente nei nuovi pezzi, ma credo che stavolta vi siate spinti maggiormente in direzione doom, allontanandovi ancora di più dalla classica concezione del black metal. È stato un ostro obiettivo sin dall'inizio?

Sì sono d'accordo, ma non è stato un obiettivo, ma un'evoluzione. Siamo cresciuti ascoltando band doom e amiamo la musica degli anni '70. Puoi creare oscurità anche con parti lente.

secretsofthemoon_intervista_2009_01Inoltre le strutture dei brani sono più elaborate, è come se aveste un approccio “prog” in quello che suonate... Sei d'accordo con me?

Direi proprio di sì. Abbiamo imparato a scrivere belle canzoni ma che non suonino troppo complicate, pur mantenendo il nostro stile di sempre.

I Secrets Of The Moon vengono inseriti nel contesto del “religious black metal” e considerati uno dei gruppi che inaugurarono questa corrente del black metal. Che ne pensi?

Non mi interessa... Perché andare a cercare nuovi nomi e categorie? Per noi è black metal. Puro black metal... Non me ne frega un cazzo della stampa e dei media che creano sempre nuovi fantasiosi stili.

Credi che esista veramente un movimento “religious o orthodox” all'interno della scena o sia tutto una montatura? (l'intervista si è svolta via mail. Ndr.)

Non lo so... Fammi domande sui Beherit, sarebbe più semplice. Come ho detto prima, non mi interessa.

Mi è piaciuta molto la produzione di “Privilegivm”. Molto aggressiva ma allo stesso tempo “pulita”, con ogni strumento perfettamente riconoscibile. È un po' la via che stanno seguendo alcune band ultimamente quella di avere grandi produzioni molto curate, al posto del classico suono “raw”. Come è nata questa scelta da parte vostra?

Non c'è stata scelta amico, siamo stati solo noi stessi. Noi creiamo oscurità, ma ad alto livello. Siamo musicisti professionisti e scriviamo musica per noi stessi, quindi il suono deve rispecchiare la nostra visione. Questa volta siamo soddisfatti.

“Privilegivm” è il primo album registrato con la nuova line-up...

Non è cambiato niente. Visto che sG (voce, chitarra e tastiera. Ndr.) ed io siamo sempre stati i maggiori autori della nostra musica. LSK (basso e backing vocals. Ndr.) ha portato grandi idee e ci ha spinto a dare il meglio in studio.

Ora una domanda sulla copertina. È molto semplice ma ad effetto, cosa significa?

Cosa significa? È una domanda che si fanno tutti quelli che acquistano un disco. La mela rappresenta l'ultimo cristiano. Il significato devi trovarlo tu... Ci vorrà del tempo, ma credo che ognuno poi riesca a farsi la propria visione.

Ok Thelemnar, abbiamo finito. A te la chiusura.

Esplorate, non chiedete!


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