Grand Magus (Janne Christoffersson)
Abbiamo contattato il leader dei Grand Magus, che ci ha svelato i segreti della band e del nuovo disco "Hammer Of The North".
Articolo a cura di Fabio Petrella - Pubblicata in data: 10/07/10
Ciao e benvenuto su SpazioRock. "Hammer Of The North" è il quinto album dei Grand Magus, quanto tempo avete impiegato per la stesura del disco?
Ciao, abbiamo iniziato a scrivere a settembre 2009 e registrato dal nuovo anno fino alla fine di febbraio 2010.
Come nasce il progetto Grand Magus e dove ha intenzione di approdare. Quali sono i vostri obiettivi prossimi?
Prima di tutto: Grand Magus non è un progetto. La band ha iniziato a suonare nel 1999 quando abbiamo registrato il primo demo sotto il nome Grand Magus. La band è formata da me (JB), Fox e Frederik. Il nostro obiettivo per il futuro è suonare live il più possibile a continuare a creare musica esaltante e potente.
Le radici del vostro sound affondano nel doom e nel metal classico. Ogni disco della band è una sorta di incrocio tra queste due sonorità legate dallo stesso principio. Come avete creato il collegamento con temi vicini alla mitologia nordica?
La tradizione scandinava è una parte importante della mia vita. Per me è facile utilizzare questo “linguaggio” per esprimere le mie idee.
Puoi dirci due parole riguardo la base lirica del disco? Non mi pare sia un concept, o mi sbaglio?
C’è un preciso tema per ogni nostro album e per tutte le canzoni, ma non sono solito parlare di liriche perché voglio che sia l’ascoltatore a cercare e tirare fuori ciò che sto cantando per loro stessi. In questa maniera, l’impatto è migliore se confrontato a quello che dico in un’intervista.
Tramite le cover, ambientazioni e temi si profila chiara l'influenza subita da gruppi leggendari della vostra terra quali Bathory e Mithotyn. Immagino che facciano parte del vostro background musicale.
I Bathory sono un’influenza totale per noi. Considero i Bathory la miglior band scandinava di tutti i tempi. Non ho mai ascoltato i Mithotyn.
Per curiosità, come vi vedete tra 10 anni?
Facendo la stessa cosa che facciamo ora.
L'album è omogeneo e compatto ma si percepisce anche un alone di epicità. Penso sia una vostra priorità.
Si, su tutto desidero che la nostra musica sia potente e maestosa.
Hammer Of The North è un chiaro riferimento al Mjollnir, il martello del dio Thor, oppure è una semplice metafora usata per rivelare lo stampo epico del disco?
Il Martello del Nord assume diversi connotati significati, certamente il Mjolnir è uno di questi, ma ce ne sono altri più importanti. I Grand Magus sono il Martello del Nord.
Quali sono secondo te i punti di forza dell’album? Ci sono, invece, parti che ora vorresti cambiare?
Le canzoni sono il punto forte. Ci concentriamo sulla scrittura di canzoni memorabili e potenti. Le canzoni sono eterne. No, non voglio cambiare nulla.
Ok, possiamo chiudere l'intervista. Grazie per la tua disponibilità. Se vuoi puoi lasciare un messaggio ai fan e ai lettori di SpazioRock.
Stay Metal! Grazie per il supporto, il metal scorre sempre nelle nostre vene. Hail Oden!



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool