The Monolith Deathcult (Robin Kok)
C'è voluto un po' di tempo ma ce l'abbiamo fatta. Per ricevere le risposte dai The Monolith Deathcult ci siamo messi in fila attendendo pazientemente che la band sbrigasse tutte le richieste d'intervista di stampa e webzine europee, molte di più rispetto al solito, come confessatomi in privato da Robin Kok, una delle due voci e basso degli olandesi. Evidentemente, anche una band spregiudicata come loro, non poteva attendersi un responso così entusiasta da parte dei media specializzati e dei sostenitori, riuscendo a raggiungere in patria, e non solo, una quota di vendite molto importante (come leggerete poco sotto), specialmente se prendiamo in considerazione la musica non propriamente "commerciale" che i nostri hanno racchiuso in Trivmvirate. Tutto questo a conferma del grande lavoro compiuto dalla band, che da una base molto solida sembra aver imboccato una strada tutta particolare, in grado di farli emergere definitivamente. Buona lettura.
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 05/04/08

Trivmvirate è stato pubblicato pochi giorni fa, quali sono stati i primi commenti dei media e dei fan?

tmdc1Allora Stefano, siccome sono un ragazzo pigro, e dal momento che Rock Hard ci ha torturato con un'intervista di trentatre domande, questa nostra intervista è slittata di un mese e mezzo da quando era stata pianificata... Dunque, Trivmvirate è uscito ormai da due mesi, e il feedback è stato grandioso. Siamo "CD del mese" su molti giornali, e molti voti sono sul 9/10, qualche volta anche 9.5/10 e persino 10/10! Stiamo vendendo di più dell'ultimo album dei Volbeat nei maggiori negozi di musica in Belgio e Olanda, e siamo stati assaliti da interviste, un sacco di interviste, una marea di simpatiche interviste. Tante. Ho gia detto che abbiamo fatto un sacco di interviste?


Ti ho fatto subito questa domanda perchè Trivmvirate è molto diverso da The White Crematorium, e forse qualcuno dei vostri ascoltatori non ha ancora focalizzato le reali potenzialità dell'album.

Insomma, io non direi che è così differente. The White Crematorium è stata la cianografia (letteralmente: blueprint. ndr) di Trivmvirate. The Apotheosis è stato il nostro primo album, e il nostro stile si è raffinato con The White Crematorium. Ci sono molti elementi di Trivmvirate che erano gia presenti in TWC, ma il loro mixaggio non è stato eccellente come in Trivmivirate, e molti piccoli dettagli sono andati perduti, con il risultato che potevano essere percepiti solo se sapevi che erano presenti. La differenza più grande è l'ingresso di Carsten Altena (tastiere) come membro ufficiale della band, che ha portato un grosso impatto sul songwriting e sul sound in generale. Ed è stato un cambiamento che ci ha migliorato, te lo assicuro!

Devo ammettere che la prima volta che ho ascoltato l'album sono rimasto scioccato... Puoi spiegarci come si è svulippata l'evoluzione che vi ha portato a Trivmvirate?

Come ho gia detto, molto è dovuto all'ingresso di Carsten Altena nella band. Posso capire il tuo schock Mr. Risso, l'album inizia con una melodia ipnotica, oltre a tutta l'elettronica presente nell'album. Ma io penso che il disco sia ancora fortemente radicato nella tradizione brutal death metal. Immaginalo come un piatto di pasta: tu hai la solita pasta (metal), alcune band la condiscono col sugo (metal innovativo), ma i The Monolith Deathcult ci hanno aggiunto origano, e basilico e tutto quanto è risultato meglio. Questa evoluzione è nata... È capitata. Non ci siamo messi d'accordo prima o pianificato il lavoro sul disco, ci siamo riuniti con le nostre idee, e tutti quanti ci siamo trovato d'accordo con le idee di ogni membro della band. Quindi non è come aver cercato questa strada, abbiamo vagabondato per poi atterrare su questa strada.

Vi sentivate troppo confinati nell'etichetta di semplice "brutal band"?

tmdc2Noi non ci sentiamo confinati in niente. Ti senti veramente confinato in un'etichetta quando vorresti fare qualcosa di diverso, ma non puoi farlo. Se volessimo registrare un album di cover dei Take That il prossimo mese, noi lo faremmo. Tu sei confinato solo se permetti a te stesso di esserlo. Sai... Non è come quando si scrive una canzone, e si decide di non farne niente perchè non è "metal" a sufficienza.

Non è molto comune osservare dei miglioramenti di album in album come quelli che avete fatto voi. Quanto è stato difficile unire i nuovi elementi col vostro stile di sempre?

È stato molto difficile, sapevamo come sarebbe stato, così abbiamo ingaggiato un professionista per il mixaggio. Guido Aalbers non aveva mai mixato un disco metal prima d'ora, ma aveva lavorato con grossi nomi come Coldplay, Destiny's Child ecc... Conosce giusto un paio di cosette sul mixaggio, tanto per capirci. Nello stesso momento avevamo più di 128 tracce contemporaneamente... Devi essere un genio del mixaggio per ricordare cosa hai fatto e fare in modo che il tutto suoni bene. Ma, come ho detto prima, non abbiamo neanche provato a mixare il nuovo disco, un cambiamento rispetto al passato.


Nella recensione ho scritto che le due parole chiave di Trivmvirate sono atmosfera ed elettronica. Sei d'accordo?

Assolutamente! L'elettronica è ovunque, e credo che l'atmosfera sia molto buona. Tantissimi album death metal mancano di atmosfera, sicuramente saranno veloci, brutali, prodotti bene, ma semplicemente... insomma, semplicemente manca qualcosa. Quel qualcosa che un sacco di dischi black metal possiedono. Prendi Nattens Madrigal degli Ulver per esempio: suona di merda, ma è pervaso di atmosfera. Siamo molto orgogliosi di essere riusciti a dare alle canzoni di Trivmvirate il tipo di atmosfera che intendevamo. I Spew Thee Out of My Mouth, per esempio, parla di un fanatico religioso, un uomo affetto da schizofrenia che uccide sua madre, la scuoia, e ne indossa la pelle in pubblico. Bene, noi abbiamo cercato di dare al brano la giusta atmosfera ossessiva e misteriosa, ed è venuto fuori un brano veramente "raccapricciante". Come la stessa atmosfera depressa e oscura dell'ultima canzone, Den Ensomme Nordens Dronning, sulla tragedia del sommergibile Kursk... Puoi quasi immaginare i marinai in un freddo sottomarino, con pochi minuti di ossigeno a disposizione...

Tutte le nuove canzoni sono molto elaborate, e c'era il rischio di miscelare tutte le influenze in modo disordinato. Come siete riusciti a non incorrere in questo errore?

tmdc3Inizialmente Michiel (voce e chitarra) ha abbozzato qualche parte a casa. Successivamente le abbiamo condivise via mail, in modo che ognuno poteva ascoltare con calma e apportare le proprie modifiche. In questo modo ci abbiamo lavorato sopra, cambiate, registrate, cambiate ancora e così via. Non ci siamo messi seduti in una stanza finchè non era pronto il brano, ogni pezzo è stato studiato per mesi prima della registrazione, addirittura alcuni dettagli sono stati corretti proprio durante la fase di registrazione. In questo modo, quando vai per registrare, sai gia quello che vuoi, come deve suonare un brano, quello che vuoi raggiungere ecc...


Infatti si percepisce una cura maniacale in tutti i momenti del disco... Per esempio nell'ultimo brano, i rumori delle onde del mare, i gabbiani quando il Kursk prende il largo, gli impulsi del sonar ecc... vanno di pari passo con le lyrics.

Esattamente. Specialmente Michiel, Carsten ed io ci siamo concentrati molto su questi piccoli dettagli, che alla fine rendono una canzone veramente completa. Come l'introduzione sussurrata di I Spew Thee Out of My Mouth o il respiro affannoso in Den Ensomme Nordens Dronning... piccoli particolari che aiutano moltissimo a conferire la giusta atmosfera. E per me, sono proprio questi piccoli accorgimenti a rendere interessante l'album; ringrazio Dio che il mixing è fantastico, altrimenti tutti questi piccoli dettagli si sarebbero persi.

Quanto è stato importante l'innesto del nuovo membro Carsten Altena, assunto subito dopo l'uscita di The White Crematorium? (L'intervista si è svolta via mail... ndr)

Abbiamo parlato di lui nelle precedenti domande, così l'Italia sa tutto di lui!

L'argomento principale dei vostri testi è rimasto invariato: la Storia. Puoi parlarne? Come scegliete un particolare avvenimento come sfondo di una canzone?

Quando scriviamo i testi, partiamo sempre da un preciso tema o idea; come gia detto, I Spew Thee Out of My Mouth parla di un fanatico che uccide e scuoia sua madre. Successivamente abbiamo elaborato l'argomento costruendoci sopra le lyrics. Quando abbiamo cominciato coi The Monolith Deathcult, decidemmo di non utilizzare i soliti testi "kill, death, blood, satan, tanks", ma qualcosa di più interessante. Siccome la storia è spesso più macabra e sanguinolenta dei soliti testi grindcore, non è un problema per una band death metal.

 

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Due domande di rito: la prima riguarda il titolo del disco. E' riferito a un particolare brano, o a un argomento generale? Anche se non sembra ci sia un concept, visto che ogni brano tratta argomenti diversi.

C'è un solo semplice significato: Trivmvirate significa "una collezione di tre", e questo è il nostro terzo album.


La seconda è sulla copertina. Devo dire che ha un forte impatto, dà subito un carattere epico al disco, oltre a essere molto ben fatta.

Siccome Trivmvirate è una parola legata agli imperatori dell'antica Roma, abbiamo deciso di mettere un antico romano sulla cover. Mi spiace, non c'è alcun significato nascosto, è solo una bella immagine.

Cosa puoi dirci del tema che avete inserito in Demigod? Quello presente nel Padrino parte seconda...

Demigod è basata sul film 300, sulla battaglia delle Termopili. È una canzone molto intensa, un po' differente dalle altre, è un brano molto più "in your face". (non intendevo proprio questo... ndr)

Cosa significa “Wah-da! Hurriya! Isht’rikaya! Halabja!”, in Wrath of the Baath? Devo dire che anche se sono parole incomprensibili, rimangono subito in testa sin dal primo ascolto ahaha...

tmdc4Quelle parole sono una ironica giustapposizione dello slogan del partito Ba'ath, Wahda, Hurriya, Ishtirikiya’ (Libertà, Unità, Socialismo), e Halabja, che è uo dei luoghi più famosi dove Saddam Hussein ultilizzò il gas nervino nel 1988, durante la guerra tra Iraq e Iran. A dire la verità, avrei dovuto inserire un due punti per collegarle, in modo tale che si capisse meglio che Halabja era il risultato di quello che Saddam chiamava per libertà, unità e socialismo... Effettivamente rimangono in mente, una volta a un nostro concerto, il pubblico si è messa a cantarle solo dopo averle ascoltate una sola volta. Mi piacerebbe sentire una folla di 5.000 persone cantarla, un giorno...

Brutal, industrial, doom, thrash, basi elettroniche, influenze tribali, orchestrazioni, screaming, voci robotizzate, voci femminili, parti in cantato pulito, cori, black metal... È tutto? Ahaha... Cosa potreste aggiungere in futuro?

Banjo? Country & Western? Batteria in acciaio? Flauti tibetani? Niente è troppo pazzo per noi...

Dalle dichiarazioni che si leggono sul vostro sito ufficiale, sembrate molto consapevoli del vostro potenziale. C'è sempre una vena d'ironia dietro le vostre parole, ma c'è anche un fondo di verità?

Chi può dirlo? Tutto quello che posso dire è che ci facciamo grosse risate su tutto quello che diciamo in internet, e ridiamo ancora di più quando la gente ci risponde. Siamo davvero la band meno seria al mondo.

Riguardo i vostri problemi con la Mascot Records? Dovevate pubblicare un ep dopo The White Crematorium, se non sbaglio...

Avevamo pensato alla pubblicazione di un ep, ma non ne valeva la pena, e abbiamo deciso di concentrarci sul full-length. Quella con la Mascot è stata una storia buffa. Il boss della label ci disse che ci voleva a tutti costi,e ci inviò il contratto... Ma non abbiamo avuto più notizie per mesi. Abbiamo cercato di chiamare, di inviare fax, di mandare e-mail, abbiamo anche cercato di prendere in ostaggio il suo cane e segare tutti gli alberi del suo giardino, ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Dopo alcuni mesi, abbiamo appreso da un ragazzo, che l'ha saputo da un altro tizio, che il boss non aveva più intenzione di farci firmare. Benissimo, perchè non l'ha detto direttamente a noi? Comunque, credo che si stia mangiando le pantofole, ora che l'album è venuto così bene...


Vi vedremo in Italia prossimamente?

Mi piacerebbe suonare ancora al Transilvania a Milano, ma non ci sono concerti programmati. La data al Circolo degli Artisti a Roma fu qualcosa da ricordare!

 

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Giusto una parola su quel programma di Mtv a cui avete partecipato... Quella ragazza non ha imparato proprio nulla... Ahaha! (per maggiori informazioni cliccare qui)

È vero. Pensai che fosse una "hot chick". Preferisco avere sul palco una bella ragazza che non sa le parole, piuttosto che una brutta ragazza che sa cosa cantare.

Grazie mille Robin, a te la chiusura.

Grazie per la tua pazienza Stefano! Scommetto che mi odierai per aver ritardato così a lungo... Per tutti voi lettori, andate sul nostro sito www.monolith-deathcult.com, e su www.myspace.com/the monolithdeathcult. E siate certi di dare un occhio al nostro merchandise! Cheers.




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