Edguy (Jens Ludwig)
In occasione del recente concerto del 10 ottobre in quel di Milano, vi proponiamo l'intervista che abbiamo condotto con il chitarrista solista degli Edguy, Jens Ludwig, nel backstage del Wacken Open Air 2011. Buona lettura!
Articolo a cura di Davide Panzeri - Pubblicata in data: 21/10/11
Ciao Jens, benvenuto su SpazioRock, come va?

Sto bene, non ho postumui da sbornia e direi che è la cosa fondamentale, soprattutto se sei a Wacken. Tutto ok insomma...

Ho condotto un’intervista con Tobias Sammet un paio di mesi fa, quindi ti ripeterò grosso modo le stesse domande e vedremo se risponderete nella stessa maniera...

Ok, ho chiamato Toby prima quindi diremo esattamente le stesse cose (ride)

Vedremo (rido)

Ok ok...

Partiamo con l’introdurre il vostro nuovo album “Age of the Joker”...

Caro nuovo album, ti presento SpazioRock; SpazioRock questo è il nuovo album e si chiama “Age of the Joker” (ride). A parte gli scherzi, penso che sia un buonissimo album, vario e con molte influenze al suo interno, ma tutto suona sempre e comunque molto Edguy. E’ la cosa più importante a cui abbiamo mirato quando abbiamo iniziato a registrare e scrivere l’album.

Ho ascoltato l’album diverse volte ormai, mi piace molto e...


Anche a me (ride)

Ok, perfetto, Toby mi ha detto la stessa cosa (rido). Personalmente mi è parso però di ascoltare qualcosa di molto vicino ad Avantasia che non a un album prettamente Edguy, qual è la tua opinione? E’ vero oppure no?

Io penso che se tu hai lo stesso compositore su entrambi gli album e lo stesso team di produzione alle spalle con Sascha Paeth e tutto il resto, certamente ci sono similitudini. Ma posso dire che, sai, gli Edguy sono venuti prima, quindi probabilmente sono gli Avantasia a suonare più come gli Edguy che non viceversa (ride). Avantasia è un progetto enorme, con molti cantanti di differente provenienza musicale e quindi per questo ci sono così tante cose in comune. Resto dell’idea che gli Edguy abbiano la loro personale identità, specialmente in questo nuovo album.

Mi piacciono molto i nuovi elementi che avete inserito quì e là nell’album, mi riferisco per esempio ai riff “folk” in “Rock of Cashel” o alle parti country in “Pandora’s Box”. Come li avete scritti?


Li amo moltissimo perchè sono stati una sorta di sfida, sai, se tu fai solo canzoni, la stesura diventa routine e quindi sopraggiunge la noia col tempo. Per questo cerchiamo sempre nuovo materiale da inserire nella nostra musica. Prima hai menzionato “Pandora’s Box”, è stato incredibile per me perchè non avevo mai suonato con quel tipo di chitarra (una chitarra simil-tastiera che si poggia in grembo), ma sapevamo che avremmo voluto quel sound in quella canzone. Mi ci sono voluti quattro giorni per registrare la parte, è stata una grossa sfida ma alla fine è stato anche molto istruttivo e divertente. E' stata dura ma sono contento del risultato finale, e questo è tutto ciò di cui ti parlavo, trovare una sfida, mantenere la musica interessante per te stesso, altrimenti entri nella routine e questo non va bene.
 
jensludwig2_600_01“Age of The Joker”, come mai avete scelto questo titolo?

Perchè il joker è sempre stata una mascotte per la band, è il nostro modo di dire “Hey, sei sull’album ed è giunta l’era del giullare”. Il joker ci si cuce addosso a noi perfettamente perchè abbiamo questa sorta di status speciale nella scena heavy metal, non prendiamo nulla in maniera troppo seria. Prendiamo le carte da gioco per esempio, c’è il joker che non appartiene a nessun colore o seme e quando viene giocato disturba in qualche maniera la mano; non vi è più alcuna strategia, questo è quello che sentiamo nella scena metal attuale perchè ci è permesso fare cose che normalmente le altre band non possono fare. Il titolo calza a pennello alla band e al tempo stesso anche all’album.

Quindi anche tu sei un joker?

Certo, qualche volta. Non sempre ma ogni tanto, tutti lo siamo...

Che mi dici della prima traccia del disco “Robin Hood”? Avete anche girato un divertentissimo video...

Si, è davvero esilarante, molto molto carino. L’abbiamo registrato nei boschi con calzamaglia e tutto il resto, ci siamo presi in giro da soli. Abbiamo anche ospitato uno special guest, un comico tedesco che ci ha dato delle dritte su come recitare e queste cose qui, è stato davvero divertente.

Si, il video mi ha ricordato parecchio un film intitolato “Robin Hood - Un Uomo in Calzamaglia” diretto da Mel Brooks...

Oh si certo, lo conosco. Per noi però è stato più un omaggio ai vecchi film di Errol Flynn, perchè nel video non camminiamo semplicemente, è più una sorta di danza. E’ stato un giorno divertente e particolare.

Attualmente, i vostri fan, preferiscono i vecchi Edguy di stampo Power Metal o gli attuali Edguy diretti verso lidi più Hard Rock?

Chiedi ai fan (ride). Non lo so, è davvero difficile da dire. Ad un certo punto, quando cambi qualcosa nel tuo sound, ci sarà sempre qualcuno che dirà “Oh, mi piacciono solamente i primi album, quella era davvero la roba seria e tutto il resto è spazzatura”. Come puoi vedere quando suoniamo in tour, sin dai primi lavori, la tendenza ai concerti è di crescere sempre di più, quindi ci sono anche persone a cui piace il nuovo materiale; anche nel tour precedente dove abbiamo suonato canzoni da “Tinnitus Sanctus” la risposta è stata veramente ottima. Quindi, come per le altre band, ci sono persone a cui piace soltanto la roba vecchia e persone, magari più aperte mentalmente, a cui piace il nuovo sound e gli sviluppi che abbiamo introdotto.

Suonerete in Italia ad ottobre all’Alcatraz di Milano, ci saranno particolari sorprese o nulla di speciale?

Beh, tutti i componenti della band saranno sul palco (ride). Non abbiamo ancora definito il set per lo show ma abbiamo un paio di idee, grandi idee. Suoneremo un paio di canzoni dal nuovo album, forse anche tre o quattro, ed il resto sarà tutto materiale vecchio, per le persone di cui parlavamo prima (ride).

A proposito di live, in Italia siete costretti a suonare una canzone tutte le volte che vi esibite...

Ba-by-lon!

Si, esatto (risate)! Siete stanchi di suonarla per noi?

(pensieroso) No, non personalmente; Felix lo è perchè è una canzone molto veloce e lui sta diventando sempre più vecchio e lento (ride). E’ divertente perchè nel tour con gli Scorpions non abbiamo mai suonato “Babylon”, così ci siamo concentrati di più sulle canzoni rock della band, e se non suoni una canzone per un certo periodo poi è di nuovo divertente suonarla.
Personalmente non adoro suonare “Vain Glory Opera”, l’abbiamo fatta così tante volte che mi esce dalle orecchie, ma d’altra parte mentre la suoni puoi vedere le reazioni del pubblico e quello è il motivo per cui continuamo a suonarla e a divertirci nel farlo. E’ la parte migliore.

Negli Edguy tu suoni la chitarra solista, ma sei tu a scrivere quelle parti o è Tobias a farlo?


No no, le parti soliste spettano solo e soltanto a me. Toby scrive la musica, io scrivo i miei assoli. Il più delle volte per esempio, quando c’è una certa melodia, lui prova a cantarmela e io provo a tirare fuori qualcosa di buono, ma quando si arriva al momento degli assoli è tutta roba mia (ride)
 
 
1313950810436_f
 
La tua più odiata e preferita canzone degli Edguy? Bè, mi hai già detto “Vain Glory Opera”...

Si, ma non è una canzone che odio, è che non mi interesserebbe più di tanto se non fosse in setlist (ride). La mia favorita? Dipende, cambia giorno per giorno a causa del nuovo album. Si possono trovare particolarità in altre canzoni che prima non coglievi, per esempio alcune delle mie favorite attualmente sono “Rock of Cashel” e “Pandora’s Box” per i nuovi elementi di cui abbiamo parlato prima, sono molto interessanti da ascoltare.

Dopo tutti questi anni ti sei mai fermato a guardare indietro alla lunga strada che hai ed avete fatto? Come sarebbe stata la tua vita senza musica? Puoi immaginarla?

Oh, molto noiosa suppongo (ride). E’ una domanda difficile perchè, sai, dopo la scuola non ho fatto nulla al di fuori della musica. Quando la gente ti intervista e ti chiedee di guardarti indietro, di prendere il tuo tempo e riflettere e così via, io non rimpiango mai nulla di tutto ciò che abbiamo fatto, certamente abbiamo fatto delle scelte sbagliate e guardando indietro ai vecchi album alcune cose le avremmo svolte diversamente, ma d’altro canto tutte le cose fatte in venti anni, buone o cattive che siano, ci hanno condotto dove siamo ora, è parte della nostra carriera, della nostra vita, quindi non rimpiango nulla.

Cosa pensi dell’attuale situazione dell’industria musicale? Con riferimento anche ai social network, alla pirateria etc.

Bè, penso che troppa gente se ne lamenti. Diventa sempre più difficile per le band ottenere un guadagno tramite vendita dei cd perchè nessuno ormai li compra più, quindi è più difficile produrre album di ottima fattura perchè per ottenere un ottimo sound ti serve affittare costosi studio e ottimi ingegneri, specialmente per le band giovani questo è davvero difficile. Non mi importerebbe granchè se ci fossero meno band a dire il vero, perchè quando ero ragazzo e compravo cd ero solito ascoltarli per mesi fino allo sfinimento e ci stabilivo pure una specie di relazione; al giorno d’oggi se pensi ai ragazzini che si scambiano artisti con 3000 canzoni non puoi realmente creare una connessione. Tutto è così veloce, difficile tenersi qualcosa in mente, ma d’altra parte penso che i fan della musica, i veri fan, sappiano decidere quale tipo di musica gli piaccia e che se davvero gli piace allora stabiliranno una connessione. Non posso cambiare nulla, posso solo trovare un modo per conviverci.

Cosa ti piace di più dell’Italia? sempre che ti piaccia qualcosa...

Italia, pizza, pasta (ride). Abbiamo sempre ottenuto un’ottima risposta in Italia, anche quando suonammo in festival come il Gods of Metal. Penso di non essere mai stato in Italia in vacanza, ma del resto non sono stato in vacanza nemmeno negli ultimi cinque anni, quindi mi veniva difficile riuscire a visitarla (ride). E’ un bel paese...

Tobias mi ha detto che personalmente odia il genere Black Metal, soprattutto perchè la gente in quel settore si circonda di un’aura negativa che poi si riflette sul mondo e nelle vita, condividi?


Si, sono  d’accordo su alcuni punti. Gli Edguy sono una band che cerca di trasmettere sensazioni positive nei live e nelle registrazioni. Vogliamo intrattenere le persone e non spingerle in qualche sorta di depressione. Non amo il Black Metal, non è la mia tazza di Thè come si suol dire, non ci penso molto a riguardo, possono fare ciò che vogliono fintanto che non interferiscono con me. Davvero, non mi importa.

E cosa ti piace quindi?

Di tutto sostanzialmente, ascolto molto rock e classici come gli Iron Maiden, roba di Van Halen degli anni ‘80, ascolto anche rock da radio dei Nickelback per esempio, ma anche In Flames etc. Ho un buon orizzonte musicale.

Ok è tutto Jens, vuoi dire qualcosa ai tuoi fan e ai nostri lettori?

Spero di vedervi al concerto in Italia e spero potrete divertirvi e fare baldoria con noi. Grazie e ciao!



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool