Magnum (Bob Catley)
SpazioRock presenta con orgoglio una nuova intervista ad un cantante che ha fatto la storia del rock: ecco a voi il risultato di una piacevole chiacchierata con Bob Catley, il cantante dei Magnum. Buona lettura!
Articolo a cura di Gaetano Loffredo - Pubblicata in data: 23/11/11
Bob, sono felice di conoscerti, sei una leggenda!


(ride) Grazie, è molto carino da parte tua.


Prima di tutto, complimenti per la tua voce strabiliante, hai fatto la storia del rock senza dubbio, Bob.


Grazie! Faccio solo del mio meglio come cantante.


Come ci si sente, dopo quarant'anni on the road con i Magnum?


Cielo, così tanto? Beh, siamo sempre più impegnati e stiamo acquisendo nuovi fan e l'etichetta è decisamente soddisfatta di quello che stiamo facendo. Stiamo crescendo costantemente, man mano che facciamo dischi. Quando si torna assieme dopo una rottura, te la prendi con più calma. Siamo ritornati assieme nel 2002 e abbiamo fatto un nuovo album "Breath Of Life", ma la gente ha mostrato sempre più interesse man mano che venivano pubblicati "Brand New Morning" e "Princess Alice and The Broken Arrow". Abbiamo ripreso lentamente, non immaginando quello che sarebbe successo, ma alla fine... Sono passati dieci anni dacché abbiamo firmato un contratto con la SPV. Dopo quarant'anni non potrebbe andare meglio. La gente ci viene a vedere, siamo di moda, credo. E abbiamo tutto il supporto di cui necessitiamo dai fan e dalla SPV.


Sembra che voi stiate vivendo una seconda giovinezza, ma quali sono le differenze tra la seconda giovinezza e la prima, coi Magnum?


Beh, ora sono più vecchio (ride). Negli anni ‘80 avevamo una line-up molto valida, facevamo molte canzoni da hit, siamo stati molto in tv; ma ora abbiamo una formazione leggermente differente: abbiamo ancora Mark Stanway alle tastiere, Harry James alla batteria e Al Barrow al basso... Questa è una formazione più forte, comunque, e pensiamo solamente al presente, non vogliamo pensare al passato. Pensiamo a quello che possiamo dare ora come band. Questa non è solamente una semplice compilation: abbiamo lavorato sulle tracce della chitarra e del basso per poter dare alle canzoni più vecchie un suono più vicino a quello del nostro ultimo album "The Visitation". Abbiamo aggiornato i brani più vecchi e sono molto felice del risultato. Esce questo Novembre e si chiama "Evolution".


Perché avete deciso di pubblicare un'insolita compilation come "Evolution"?


Volevamo farlo per rimanere nella testa delle persone, non vogliamo sparire per i prossimi duecento anni, ma un nuovo album non uscirà l'anno prossimo, lo registreremo l'anno venturo. Per ora, volevamo fare qualcosa per Natale, sai, non solo una semplice raccolta, ma una compilation rock, lavorando sulle canzoni, in modo tale che suonino come suoniamo oggi. Abbiamo pensato che fosse una buona idea fare questa raccolta. Penso che la gente voglia sentire come suoniamo al giorno d'oggi, non come negli anni ‘80. Non mi piacciono quelle raccolte, sai. Volevamo fare qualcosa che valesse la pena di essere acquistato. Non un'altra dannata compilation, è questo il punto.


Possiamo quindi dire che "Evolution" è un regalo di Natale per i vostri fan...


Assolutamente sì! (ride). Però, credo che valga la pena averlo nella propria collezione, perché è fantastico. Reputo che alcune canzoni suonino più vicine al modo in cui le suoneremmo sul palco. Hanno un po' più di energia con le nuove chitarre. Credo che siamo riusciti a migliorare molto "Brand New Morning". Abbiamo anche "Immigrant Song", una grande canzone, di cui la gente solitamente non parla; poi, troviamo "When We Were Young", tutti conoscono quella canzone da "Princess Alice & The Broken Arrow"! Quindi, la compilation funziona esattamente così; abbiamo pure due nuovi brani, che non erano state nemmeno scritte quando è uscito l'ultimo album. Una canzone si chiama "The Fall" e la suoneremo nei prossimi show, mentre l'altra si chiama "Do You Know Who You Are?". Il disco ha dodici canzoni e penso che i fan dei Magnum lo ameranno. Poi, ha una belissima copertina, pertanto è un bel pacchetto.

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Grazie Bob, ora parliamo un po' del passato. Quali sono i tuoi migliori ricordi che hai dei tuoi primi anni coi Magnum?


Direi tutto! Ma sceglierei l'essere andati in America con Ozzy Osbourne. E' stato un periodo incredibile per noi, suonavamo ovunque in America, avevamo dei bei alberghi, i backstage pieni di ragazze, che ricordo fantastico! E' stata una delle prime cose grosse che abbiamo fatto...


Lasciami dire che sei un cantante molto migliore di Ozzy!


(ride) Non dirglielo! Beh, dopotutto Ozzy è mio amico.


Chi è stata la tua più grande influenza come cantante?


Beh, posso dire che amavo molto ascoltare Lou Gramm, che ha cantato con i Foreigner. Poi, Steve Perry dei Journey e pure Ronnie James Dio, era fantastico. Penso che non solo io, ma che ogni cantante abbia preso un po' da questi cantanti, perché sono stati eroi ed icone del tempo e tu pensi: "Oh uao, magari cantassi come lui". E poi inizi a suonare un po' come i Foreigner, un po' come i Journey, un po' come Ronnie... Ma è normale, erano le mie influenze all'inizio. Poi, negli anni, diventi te stesso e poi la gente ha iniziato a copiare me! (ride) Ma è bello!


Un anno fa, ho avuto la fortuna di intervistare Tony Clarkin e ha detto che averti come frontman è un dono dal cielo, perché hai una straordinaria abilità nell'interpretazione dei brani. Quindi, cosa pensi di Tony come chitarrista e compositore?


Credimi, è stato mandato dal Paradiso pure lui. Non credevo che avrei potuto lavorare con lui per così tanti anni ed è un fantastico songwriter ed un magnifico chitarrista. Che altro posso dire di questo ragazzo? E' pure un mio buon amico, è pure lui un dono dal Paradiso. E' molto amato da tutti, dai fan... Quindi grazie, e grazie a Dio per averci dato Tony Clarkin! (ride)


Fantastico! Come hai conosciuto Tobias Sammet, per il suo progetto Avantasia?


Ha detto di essere un grande fan dei Magnum, quando aveva messo assieme tutto il progetto Avantasia.



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Sì, credo da "On A Storyteller's Night"...


Esattamente! Gli è piaciuto tutto di quello che abbiamo fatto in "On A Storyteller's Night". Quindi, ha chiesto al mio management se fossi interessato a cantare nel secondo album Avantasia, credo che ora abbia fatto cinque album. Comunque, ho detto: "Certo, fammi sentire le canzoni". E poi l'ho incontrato, siamo andati in studio, dove stavano registrando e abbiamo registrando le canzoni. Davvero, è stato così che l'ho incontrato e ho lavorato con lui. Spero di poter lavorare ancora con lui nel futuro prossimo, e sono certo che sarà così, in una maniera o nell'altra, perché è un bravo ragazzo ed un grande songwriter. Ricorda me quando ero giovane, anni fa. E' delizioso avere una versione più giovane di me... Che mi parla! Con le stesse idee e le stesse energie.


Com'è stato suonare con gli Avantasia al Wacken Open Air, di fronte a - fammi pensare - 80.000 persone?


Yeah! Fa impressione, non è vero? Era come se l'intero pubblico fosse lì per gli Avantasia! Sono certo che ci torneremo ed è stato un vero e proprio concerto da headliner. Sono certo che gli Avantasia faranno ancora tanta strada.


Pensate di venire in concerto in Italia coi Magnum?


Stiamo cercando una data per Marzo, vedremo, ma mi piacerebbe molto venire a suonare in Italia. Sai, dipende tutto dai promoter, non possiamo sbucare fuori e chiedere di suonare in un bel locale. Mi piacciono i fan italiani: sono così emotivi, è davvero bello essere sul palco di fronte a loro. Ma non so ancora quando suoneremo in Italia.


Grazie mille per questa intervista, Bob. Vorresti dire qualcosa ai vostri fan italiani ed ai lettori di SpazioRock?


Ciao a tutti! I Magnum hanno un album, una compilation in arrivo, "Evolution". Penso che sia una buona selezione di canzoni degli ultimi 10 anni e ci abbiamo pure messo un paio di nuove canzoni. Spero che vi piacciano anche quelle. Statemi bene, bella gente! Ciao!


Traduzione a cura di Alessandra Leoni.




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