Intervista a cura di Marco Belafatti e Elisa Bonora
Traduzione a cura di Marco Belafatti
Ciao Tarja! E' un piacere sentirti!
Anche per me è un piacere!
Mi senti chiaramente?
Sì, al momento sono in macchina, diretta al mio prossimo concerto, ma ti sento perfettamente.
Ottimo. Innanzitutto benvenuta su SpazioRock e saluti dai tuoi fan italiani!
Grazie! E' un piacere!
Al momento sei in tour nella tua nazione d'origine per promuovere il tuo nuovo progetto Harus. Ti va di raccontarci qualcosa? Si tratta di un side-project o di un vecchio sogno nel cassetto?
Sai, in realtà con gli Harus ci esibiamo dal 2006, ma abbiamo suonato solamente per un anno in Finlandia finora. Tutto è cominciato ad un festival organistico internazionale nel 2006, dopodiché è come... scattata una scintilla! Si è creata una magia molto forte che ci ha spinti a continuare. Così ci siamo esibiti in diverse chiese ed auditorium qui in Finlandia ed è stato magnifico! Abbiamo avuto la possibilità di registrare un concerto natalizio nel 2009, che alla fine è stato pubblicato quest'anno. Questo ci ha permesso di esibirci in altri stati. Il nostro sogno, il nostro sogno più grande è proprio questo. Ovviamente c'è ancora molto rock nella mia vita, sto per l'appunto preparando il mio nuovo album, anche se la musica classica è una parte molto importante della mia carriera.
Come avete scelto le canzoni per il progetto Harus e come le avete arrangiate?
Beh, questo live album è la registrazione di un concerto che abbiamo tenuto in Finlandia, o meglio parte di quel tour, durante il quale abbiamo suonato alcune delle mie canzoni natalizie preferite e alcuni brani di Natale conosciuti in tutto il mondo, oltre ad una selezione di famosissimi brani classici e pezzi un po' meno conosciuti. A questa selezione abbiamo lavorato per parecchi anni, e tuttora proponiamo alcuni di questi brani nel tour attuale.
Hai anche composto un'aria classica per l'album. Cos'hai da raccontarci a proposito di quest'esperienza?
Sì, “Ave Maria”. Beh, sentivo di averne un forte bisogno, come se fosse arrivato il momento adatto per farlo. Nel 2009 mi sono seduta davanti al mio pianoforte e mi sono detta “Non vedo l'ora che arrivino i prossimi concerti con gli Harus alla fine dell'anno, voglio scrivere un'Ave Maria”. In realtà mi ci sono voluti tre minuti, non un secondo di più, per scriverla, è stato un flusso di pensieri. Sono una grande appassionata di Ave Maria. La prima che ho cantato è stata quella di Schubert, una delle più conosciute in tutto il mondo, ma ce ne sono a centinaia, e queste rimarranno sconosciute alla maggior parte delle persone. Sono la mia passione, tant'è che un paio di settimane fa ho registrato un intero album di Ave Maria con l'organista Kalevi Kiviniemi, qui in Finlandia. Non so ancora quando vedrà la luce, ma in futuro accadrà sicuramente!
Continui a studiare? Immagino che sia dura trovare il tempo per allenare la voce in mezzo a tutti questi tour...
Oh, mi esercito sempre, credimi! È qualcosa a cui tengo particolarmente oggigiorno. La mia insegnante di canto e vocal coach abita a Buenos Aires, con lei mi esercito parecchio. È una cosa vitale per me, per i miei progressi e per la mia crescita come cantante classica, perché mi aiuta a cantare stili diversi. Desidero veramente migliorare in questo campo, perché studiare mi regala una voce sana, più forte e mi infonde fiducia in ogni cosa che faccio.
Sei entrata nei Nightwish nel bel mezzo dei tuoi studi operistici... Poi sei stata spinta verso un genere diverso ed un altro stile vocale, in particolar modo su “Century Child” e “Once”. Come sei riuscita a crescere e adattare la tua voce ad entrambe queste dimensioni?
Beh, è stato tutto frutto del mio lavoro. Ho sempre lavorato da sola sulle mie linee vocali, non ci sono stati insegnanti che mi hanno detto come cantare su quei dischi o con la band. E' stato un lavoro molto lungo e difficoltoso, mi ci sono voluti diversi anni per sentirmi a mio agio con la mia voce. In studio era veramente dura, ma anche durante gli show. Sai, ero ancora agli inizi dei miei studi operistici e non volevo abbandonarli, dato che la mia tecnica vocale si basa su di essi. È stato un tormento, ma attorno al 2003 o al 2004, mi sembra, ho cominciato a sentirmi più fiduciosa e a mio agio. Sono stata fortunata a non aver rovinato la mia voce! Mi concentro molto su ogni respiro che prendo, in ogni cosa che faccio. Sono molto attenta e professionale quando si tratta di canto e voglio lavorare al meglio. La voce è uno strumento delicato e subisce l'influenza di qualsiasi cosa – dai cambiamenti climatici al fumo passivo... tutto!
Dopo essere stata la cantante di una band per molto tempo hai iniziato un nuovo capitolo per conto tuo, lavorando con diversi musicisti, scrivendo le tue canzoni e mostrando a tutti la tua vera identità al di fuori dei Nightwish. Come descriveresti questo percorso musicale e personale?
Wow... È come un bellissimo sogno che diventa realtà per me, davvero! L'intero mondo della musica mi ha aperto le porte. Ho dovuto trovare me stessa, la mia identità attraverso la musica, ho iniziato a scrivere musica per conto mio. Ogni cosa è cambiata! Finalmente ho incontrato persone disposte ad aiutarmi e a supportarmi... Non ho mai avuto questo tipo di supporto in passato. È stato qualcosa di incredibile! Mi sono dovuta fare coraggio e all'inizio non è stato facile, ma dopo aver compiuto i primi passi ho cominciato a capire che c'è un intero mondo davanti e che forse sono in grado di farcela.
Quindi è stato gratificante...
Molto, molto gratificante! Cosa farei senza i miei meravigliosi fan? (risate, ndr) Vengono da ogni parte del mondo e sono persone veramente stupende, sono una benedizione.
Da dove vengono le tue ispirazioni al di fuori della musica? Sembra che l'inverno sia una grande risorsa per te e a mio avviso il tuo nuovo album è proprio il genere di CD che vorresti ascoltare a Natale...
Beh, a dare un'occhiata al panorama che vedo dal finestrino della macchina qui in Finlandia, direi che di neve non ce n'è proprio, non sembra di stare in una “Winter Wonderland”! Speriamo che arrivi un po' di neve per Natale, tra qualche giorno! Per quanto riguarda le mie ispirazioni, viaggiando spesso, ho la possibilità di incontrare persone e vedere come queste vivono nei loro paesi. Le altre culture mi ispirano, così come vedere in che modo esse affrontano i propri problemi; anche dall'altra parte del pianeta la gente deve far fronte agli stessi problemi di coloro che abitano qui al Nord. Questo genere di cose è una grande fonte d'ispirazione. Per me Quando qualcosa mi rende triste o felice sento la necessità di scrivere. Ci sono anche altre cose, ma queste sono le mie fonti d'ispirazione principali: le persone, le loro storie e le loro esperienze.
So che sei una grande fan di Paulo Coelho e “Outlanders”, la canzone che hai scritto per il Paulo Coelho Day è inspirata ai suoi libri. Cosa ti piace di più: la sua filosofia, il suo modo di scrivere, i suoi personaggi o le sue storie?
Mi piace il suo stile, il suo modo di raccontare i sogni in generale; il suo messaggio è proprio quello di continuare a lottare per i propri sogni... È stato vitale per me capire che quello che sto vivendo è il mio sogno e che voglio lottare per esso. Nessuno può portarti lontano dal tuo cuore, nessuno può farlo. Per quante persone cattive vorranno distruggerti, il tuo cuore rimarrà lì. E questo è ciò per cui devi combattere: i tuoi sogni. Paulo Coelho racconta proprio di questo e ci invita a correre dei rischi, perché altrimenti non sapremo mai come sarebbero andate le cose nelle nostre vite e se avremmo trovato la felicità.
So che questo non è il genere di domanda che vorresti sentire e non voglio sembrarti troppo maleducato o invasivo, ma volevo sapere se per caso hai ascoltato i nuovi album dei Nightwish e se la loro musica ti piace ancora...
No, non l'ho ancora fatto.
Durante i tuoi show proponi molte canzoni dei Nightwish. Sono sicuro che ami ancora questi pezzi...
Sì, ovviamente!
…c'è anche un risvolto emotivo negativo in questo? Ti fa male ricordare il passato mentre sei sul palco?
Penso di aver portato questi brani su un altro livello, ossia il mio livello personale. Con la mia band, coi miei musicisti, le suoniamo in modo diverso, sai. C'è una nuova energia all'interno della mia band e questo mi aiuta ad approcciarmi diversamente a questi brani. Quindi sono felice di suonarli, anche per osservare le reazioni dei miei fan, alcuni dei quali mi seguono sin dagli esordi con i Nightwish. È divertente in un certo senso! Ci sono delle canzoni che vorrei continuare a proporre, credo... per il resto della mia vita! Sono una parte di me, in un nuovo modo.
A marzo tornerai in Italia e sarà uno show speciale, dato che ti esibirai in un teatro. Come mai questa scelta e che tipo di show dobbiamo aspettarci stavolta?
Ho sempre sognato di poter fare dei tour teatrali. Amo il teatro, per il suo contesto e la diversa atmosfera, ed amo esibirmi in teatro. Lo show di Milano farà parte di un tour molto importante, intitolato “The Final Tour”, dove suonerò canzoni dai miei due album solisti oltre ad un paio di pezzi nuovi! Sarà un'occasione speciale anche perché girerò un DVD e può darsi che Milano e i miei fan faranno parte di esso in un modo o nell'altro. Effettueremo delle riprese per tutta la durata del tour, anche se non so ancora quando filmeremo un intero concerto per questo DVD. È importante per me, essendo il primo DVD della mia carriera. Sarà un concerto ricco di emozioni e sono felice di potermi esibire in quel meraviglioso teatro.
Hai detto che stai nuovamente lavorando al tuo progetto solista, dobbiamo aspettarci un nuovo album di Tarja per il prossimo anno?
Questo “Final Tour” si concluderà a metà aprile e alla fine di maggio comincerò a registrare il nuovo album. Quindi, se tutto andrà per il verso giusto, scriverò le canzoni durante tutto questo periodo. A dire la verità ho già cominciato a scrivere lo scorso giugno. Abbiamo già un sacco di canzoni in preparazione e sono molto contenta di come siano andate le cose finora, ci sono dei pezzi incredibili! Spero di completare le registrazioni per la fine dell'estate, così come la produzione e tutto il resto, ma non so ancora quando il disco sarà pubblicato. Dubito che uscirà il prossimo anno, probabilmente dovremo aspettare l'inizio del 2013, mentre il DVD uscirà sicuramente il prossimo anno.
Ok, questa era la mia ultima domanda, ti ringrazio di cuore per questa intervista! Lascia pure un messaggio ai tuoi fan italiani e ai lettori di SpazioRock.
Ciao a tutti da Tarja! Mi mancate tantissimo, ragazzi! Sono così felice di tornare a Milano all'inizio di marzo. Spero di incontrarvi tutto a questo fantastico spettacolo! Auguro a tutti voi un buon Natale e un felicissimo anno nuovo!