Pino Scotto (Pino Scotto)
Tra una galleria e l'altra, ieri abbiamo raggiunto telefonicamente Pino Scotto mentre era in viaggio verso Firenze per presentare il suo ultimo album "Codici Kappaò". Abbiamo parlato della genesi del disco, delle collaborazioni, senza tralasciare le immancabili critiche alla situazione italiana tanto nella società quanto nella musica. Buona lettura!
Articolo a cura di Andrea Mariano - Pubblicata in data: 25/05/12

Ciao Pino, come sta andando il viaggio?


Bene, bene dai. occhio però che qua ci sono tutte gallerie. Stiamo andando alla fnac di Firenze per presentare il disco nuovo, facciamo un semiacustico in due, poi parlo un po' coi ragazzi. Le solite cose, insomma.

 

Proprio riguardo al nuovo CD, "Codici Kappaò", come mai hai scelto questo titolo?


Ho scelto questo titolo perché, se tu leggi anche il testo del brano, in poche parole viviamo in un Paese dove i codici, le regole, le leggi... è andato tutto a puttane proprio. Le leggi se le scrivono e se le cantano da soli, hai capito? Non so se hai visto anche la copertina: l'angoscia totale per questa società dove viviamo, dove non ci sono più regole, non c'è più meritocrazia, non c'è più un cazzo proprio. C'è solo malessere.


Come nei dischi precedenti, anche "Codici Kappaò" è pieno di collaborazioni.


Sì, perché mi piace contaminare la mia musica con generi e con gente che fa generi diversi dai miei.


Infatti volevo chiederti di due collaborazioni che mi hanno particolarmente stupito: una è quella con i Club Dogo.

 

pinoscotto_intervista_2012_02Il brano con i Club era già uscito sette, otto mesi fa. Sai che io ho un progetto in Sud America con Caterina Vetro, che si chiama Rainbow. L'abbiamo fatto in Belize, in Cambogia, ed adesso Caterina parte il 14 per il Guatemala, a Coban, dove c'è una discarica. Andiamo a costruire delle case per le famiglie di questi bambini che sono li in mezzo all'immondizia a lavorare tutto il giorno. Il pezzo con i Dogo era uscito in effetti solo su iTunes, per raccogliere un po' di soldi per il progetto, per i bambini, e poi naturalmente adesso l'ho messo nel disco nuovo.


Questo mi permette di anticiparti la domanda riguardo proprio questo Rainbow Project. Mi pare davvero un'iniziativa lodevole.

Si, almeno noi che possiamo dare una mano a questi bambini, dobbiamo farlo, tutti quanti. Ma il problema è che chi lo fa, siamo noi che abbiamo pochissimi mezzi, no? Ed invece quelle merde che riempiono gli stadi, che potrebbero salvarli tutti, con la metà dei loro soldi, non fanno un cazzo, ste merde, hai capito?


Almeno voi, con i mezzi che avete, fate qualcosa di concreto.


Sicuramente. Ma questa, poi, è una cosa che da più a chi lo fa che a chi riceve, se lo fai veramente con il cuore e con l'anima.


Questo progetto mi auguro che vada avanti, perché ho visto che è davvero ben organizzato.


Eh si. Se devi fare le cose, devi farle bene, perché altrimenti rimangono solo chiacchiere, hai capito? E di chiacchiere ne sentiamo troppe in giro (ride, ndr.)!


Purtroppo ti devo dare ragione!


Poi oltre ai Dogo c'è anche un brano col grande Edo Bennato!


Si, infatti, "Meno male Che Adesso Non C'È Nerone"...


Bennato ha portato il rock n' roll in Italia già negli anni Settanta. Altro che Vasco e Ligabue! Questo riempiva San Siro già nel '74, con la chitarra acustica ed i tamburelli!


A questo punto la conversazione s'interrompe bruscamente a causa di ripetute gallerie che impediscono la comunicazione. Dopo qualche tentativo andato a vuoto, riusciamo a ricontattare Pino.


Ohi, ci siamo?


Si si, io ci sono. Ho notato la prima galleria!


Orco mondo, ne sta arrivando un'altra, ahahah! Aspetta... vedo il fondo, vedo il fondo! Ora appena possiamo ci fermiamo!


Riprendendo il discorso di Bennato: avete scelto una delle mie canzoni preferite di Bennato stesso...


Ma il bello del testo di quel brano è che Bennato l'ha scritto nel '74, ed è ancora attualissimo! Anzi, è ancora più attuale oggi di allora!


Chi ha proposto la collaborazione, e chi ha scelto proprio quel brano?


pinoscotto_intervista_2012_03bisIo, ho scelto tutto io. Ci tenevo molto a rifare questo brano.


La collaborazione che invece mi ha sorpreso più di tutte è stata quella con i Modena City Ramblers...


Come ti ho detto prima, mi piace contaminare le mie cose con più generi ... È una band che io rispetto tantissimo, siamo amici, e ci tenevo a vedere cosa succedeva con questo brano. Praticamente l'hanno suonato totalmente loro questo brano, io ci ho messo la voce.


Puoi dirci qualcosa sulle registrazioni dell'album?


Le registrazioni sono state fatte a Milano, il mix e la masterizzazione sono state fatte in uno studio a Rosà, in provincia di Vicenza. Le chitarre le ha fatte Kee Marcello, le batterie Mike Terrana. C'è un brano, un blues, cantato con Aida Cooper. Poi, che altro c'è... boh, n me ricord mica (ride, ndr)!


C'è anche un secondo CD, "Live... Rock For Belize".


Si, è uno dei concerti che ho fatto per il progetto Rainbow. Questo l'abbiam fatto a Codroipo, ad Udine, nell'agosto dell'anno scorso, e l'abbiamo inserito come bonus, come regalo, insomma.


Di quella data cosa ti ricordi in particolare?

 

Mi ricordo che ho conosciuto Tolo, Tolo Marton, un chitarrista veneto blues storico, bravissimo. Pensa, lui ha vinto un contest di Jimi Hendrix in America come miglior chitarrista. C'erano chitarristi da tutta America, e ha vinto lui, pensa un po'. Lui è un bluesman storico, è da anni che fa blues in Italia. Sono in pochi in Italia: lui, Trevez, altri tre o quattro... C'è Gennaro, Gennaro Porcelli, il chitarrista di Edo, c'è un suo progetto che si chiama The Highway 61. È gente che fortunatamente mantiene le radici della musica vera, del blues proprio. Tolo Marton quel giorno ha suonato con il suo gruppo, e poi ho fatto anche un pezzo di Gary Moore con loro.


"Still Got The Blues"...


Si, "Still Got The Blues". Che poi Gary Moore è un altro che io adoro, tra i chitarristi. Secondo me è uno dei chitarristi più sottovalutati della storia proprio.


Lo consideri addirittura sottovalutato?


Molto sottovalutato Gary Moore secondo me, per quanto vale lui come chitarrista. Ci propongono il "grande chitarrista dei Metallica"... Ma andatevi a sentire Gary Moore, ma quale chitarrista dei Metallica (ride, ndr.). Eh, ma questi ragazzini devono crescere, devono imparare!


Tra l'altro hai collaborato anche con Dario Cappanera per "Still Got The Blues". Non ho avuto modo di complimentarmi con lui, lo faccio con te.


Anche con Dario ho fatto "Still Got The Blues", si, nel suo disco. Grazie, glielo dirò allora!


Un'ultima domanda riguardante il tour...

Si si, è partito il tour da un mese. Già abbiamo fatto un po' di date, quest'estate sono pieno come al solito di concerti e di festival, e ci divertiamo. Facciamo in modo che il rock n' roll continui a scorrere... E speriamo che questi ragazzi invece di scaricarselo si comprino il CD questa volta (ride, ndr)!

 

pinoscotto_intervista_2012_04

Ok, grazie mille Pino!


Grazie a te, figurati!


Se vuoi salutare i tuoi fan ed i lettori di SpazioRock, a te l'ultima parola!


Un salutissimo a voi che continuate a mandare avanti questo spazio, a tutti quelli che mi seguono, a tutti quelli che seguono SpazioRock, e a tutti gli spazi come i vostri, che si interessano di questa musica, e non vanno a dare spazio a quelle merde di X Factor, di Amici, quella gente che ha distrutto la musica e che ha rincoglionito il 90% delle nuove generazioni.


Speriamo si possano risvegliare!


Speriamo!




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