Amaranthe (Elize Ryd)
"Massive Addictive": gli Amaranthe descrivono così il sound del terzo album della loro giovanissima carriera. Abbiamo parlato con la vocalist Elize Ryd per farci raccontare cos'hanno in serbo nelle loro nuove canzoni e nei loro sempre particolarissimi video, e per farci dire la sua sul mondo metal e sui suoi pregiudizi.
Articolo a cura di Riccardo Coppola - Pubblicata in data: 09/10/14

Ciao Elize, bentornata sulle pagine di SpazioRock! State per tornare nei negozi di dischi con il vostro nuovo album "Massive Addictive": che aspettative riponete nel disco?
 

Grazie! Il nostro obiettivo è sempre migliorarci e crescere come musicisti, e creare musica che sia i nostri fan di lunga data che nuovi ascoltatori possano apprezzare.

 

A differenza di band che si prendono svariati anni di tempo tra la pubblicazione di un album e del successivo, siete arrivati al traguardo del terzo studio album ad appena tre anni di distanza dal vostro esordio. Qual è il segreto che vi rende così prolifici?

 

Credo che stiamo usando l'energia che abbiamo adesso per continuare a lavorare duro. Sembra anche che la nostra ispirazione sia illimitata, così abbiamo trovato lo spirito e la voglia di continuare a scrivere nuove canzoni. Un altro grande aspetto è che siamo costantemente in tour in giro per il mondo, così, per non annoiare noi stessi o il nostro pubblico, abbiamo voluto rinfrescarci creando nuovo materiale.

 

amarantheitw1Siete una formazione parecchio numerosa: avete mai provato delle difficoltà nell'adattare le vostre idee in modo che siano congeniali a ciascuno di voi?

 

No, per niente. Ogni membro di sicuro ha le sue canzoni preferite, ma per lo più tutti amano tutto quello che creiamo.

 

Come sono ripartiti i compiti di songwriting all'interno della band?

 

Io, Olof e Jake scrivamo tutte le canzoni.

 

A ottobre dell'anno scorso vi siete separati da Andreas Solvestrom e avete arruolato il nuovo vocalist Henrik Englund. Cosa vi ha portato a perdere un elemento sempre presente nella band dal momento della sua formazione?

 

Andreas ha deciso di abbandonare la band a causa di motivi personali. Ha voluto stare di più a casa, con la famiglia, e aveva anche progetti personali su cui voleva focalizzarsi.

 

E per quanto riguarda Englund, il suo ambientamento nel gruppo è stato immediato o avete avuto bisogno di tempo per costruire un buon feeling?

 

Aveva già sostituito Andreas per un paio di tour, prima che Andreas decidesse di abbandonare la band. Quindi è stato un avvicendamento molto naturale per la band.

 

Pensate che Henrik abbia dato alla band qualcosa che in precedenza non avevate?

 

Senz'altro. I suoi growl sono un po' più melodici, è molto aperto quando gli proponiamo le sue parti, e questo ci ha veramente ispirato a costruire quel sound specifico che sappiamo che lui è in grado di gestire.

 

Il titolo del vostro nuovo album è abbastanza coraggioso: avete scelto due aggettivi non da poco per descrivere la vostra musica. Partiamo da "massive": pensate che il vostro sound sul nuovo disco sia ancora più forte che in passato?

 

Sì, assolutamente: è proprio così che ci sentiamo!

 

Tra l'altro, avete sempre inserito i più svariati elementi nella vostra musica: per questo disco avete ancora delle sorprese in serbo, degli elementi che non avevate ancora utilizzato?

 

Assolutamente, un po' più di soul e freestyle, per parlare soltanto delle vocals. Per quanto riguarda la musica, abbiamo usato nuove tastiere e abbiamo lavorato parecchio per aggiornare il nostro sound.

 

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Userò invece "addictive" come spunto di riflessione: spesso tra gli addetti ai lavori si guarda con sufficienza chi si affida a ritornelli di presa magari più facile, più melodici e orecchiabili. Voi vi siete affidati fin dagli esordi a singoli e ritornelli molto easy-listening: pensate che vi abbiano potuto esporre a giudizi fin troppo affrettati da parte di parte della critica e del pubblico?

 

Sì, succede sempre. Ma per noi è anche promozione, qualsiasi reazione per noi è una buona reazione. Se avessimo prodotto musica di cui tutti se ne fossero fregati sarebbe stato veramente triste! Ma abbiamo creato comunque una grande fan base, che ci apprezza e si diverte con il nostro sound unico per il mondo del metal. Il nostro obiettivo è diffondere gioia e luminosità nella vita delle persone, indipendentemente da chi siano e da dove vengano.

 

Come voi stessi avete riconosciuto, il primo singolo "Drop Dead Cynical" è un pezzo molto più groovy rispetto ai singoli principali dei vostri album precedenti. Cosa vi ha portato a scegliere come apripista proprio questa canzone? Pensi sia rappresentativo del resto dell'album? In che modo?

 

Questa canzone rappresenta davvero il nostro nuovo sound, ma direi che quest'album contiene tracce molto diverse da DDC. La canzone è anche una dedica per quelli che sono stati cinici riguardo il nostro sound rivoluzionario, per cui abbiamo voluto fare un pezzo molto forte e mostrare che non siamo mai cambiati, e che non abbiamo nulla di cui vergognarci. Così come non hanno nulla da vergognarsi quelli che provano gioia ascoltando la nostra musica sì metal, ma accattivante e ballabile.

 

Per la realizzazione del videoclip di "Drop Dead Cynical" avete lavorato ancora una volta con Patrick Ullaeus, che ha curato gran parte dei vostri video. Com'è lavorare con lui e calarsi nel suo approccio particolarmente cinematografico?

 

Lavorare con Patric è sempre un piacere. Generalmente le idee sono nostre, e Patric ci aiuta a renderle reali. Ha lavorato molto vicino alla band fin dall'inizio ed è sempre stato molto accomodante per quanto riguarda la nostra visione.

 

I concept dei video sono idee soltanto sue o avete partecipato anche voi nell'elaborarli? Come è venuta fuori l'idea dell'"Amaranthe Fightning Tournament"?

 

Ho sempre mie idee personali su come vorrei rappresentare la mia performance nei videoclip, e così è per il resto della band. Per quanto riguarda l'"Amaranthe Fighting Tournament", credo che l'idea originaria sia stata di Jake, ma il resto della band ha subito convenuto che era ottima. Abbiamo ingaggiato diversi lottatori svedesi molto bravi, sia uomini che donne.  Ho imparato molte mosse di combattimento da mio padre, che adesso è un campione di Thai Cuando. Ma sono anche una ballerina professionista, dunque ho pensato che sarebbe stato più provocante e divertente creare una coreografia di danza. Ho chiesto a due mie carissime amiche di unirsi a me nelle registrazioni della clip, e hanno accettato con entusiasmo. Anche a Patric l'idea è piaciuta parecchio.

 

amarantheitw3Puoi dirmi qualcosa sul vostro approccio alle composizioni delle lyrics?

 

In generale i nostri testi sono sulla società e sui diritti umani, sugli obiettivi della vita, sul cinismo della gente, sulla felicità, sulle relazioni, sull'amore.

 

Quali sono le tematiche che trattate in "Massive Addictive"? c'è qualche concept che lega fra loro le tracce?

 

Alcune canzoni sono riguardo il fatto che il mondo oggi sta diventando sempre più digitalizzato, sempre più di plastica. Ma in generale lenostre canzoni sono indipendenti l'una dall'altra.

 

Una domanda, se mi passate il termine, di "design": per la prima volta nella vostra carriera avete adottato uno stile decisamente minimal per la copertina di "Massive Addictive", nella quale non figurano i membri della band ma soltanto il vostro logo. Cosa vi ha spinto ad effettuare questo cambiamento di rotta?

 

Eravamo stanchi di metterci in vetrina nelle cover. Volevamo far pensare gli ascoltatori. C'è qualche messaggio nascosto nella copertina, che ovviamente non ti svelerò. Inoltre, l'artwork dimostra che ci siamo rinfrescati a livello di immagine così come a livello di sound. Il disegno è fuori dal tempo, come vedi potrebbe essere un disegno antico o qualcosa mandata dal futuro!

 

Confidate che il vostro logo sia diventato immediatamente riconoscibile all'interno del mondo metal?

 

Credo di sì, lo spero!

 

Cosa bolle in pentola per il futuro? Potete dirmi qualcosa sui vostri piani per portare i pezzi di "Massive Addictive" in tour? Passerete dall'Italia?

 

Ora come ora siamo in Nord America per la promozione dell'album, come special guest del tour dei Within Temptation. In seguito, continueremo a focalizzarci sulla promozione tramite la stampa, e faremo un live al Loud Park di Tokyo. Visiteremo anche il Messico, e torneremo in Nord America per qualche show da headliner. Pianifichiamo di tornare in Italia per la primavera del 2015.

 

Era l'ultima domanda, Elize! Lasceresti un messaggio ai nostri lettori e ai vostri fan italiani?

 

Senz'altro: ci mancate veramente tanto! Non vediamo l'ora di tornare in Italia. Fino ad allora, peace and love!




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