DeWolff (Robin Piso, Luka Van de Poel, Pablo Van de Poel)
Nei prossimi giorni verrà pubblicato "Wolffpack", nuova fatica in studio dei Dewolff, anticipata dal singolo "Yes You Do". Per l'occasione, Robin Piso (voce, basso, tastiere), Luka (batteria) e Pablo Van de Poel (chitarra, voce) ci hanno parlato dei maggiori punti di forza dell'album, delle loro fonti d'ispirazione principali, nonché delle difficoltà legate all'emergenza sanitaria in corso, soffermandosi in particolar modo su quelle che sono state le conseguenze della pandemia sullo sviluppo più recente della loro carriera. 
Articolo a cura di Dario Fabbri - Pubblicata in data: 01/02/21

Photo credits: Satellite June

 

Ciao ragazzi, benvenuti su Spaziorock. Come state?

 

Robin: Ciao! Tutto bene grazie, abbiamo appena finito di mangiare, quindi direi che stiamo bene!

 

Il vostro nuovo album in studio, "Wolffpack", uscirà tra pochissimo. Ci potete dire cosa si dovrebbero aspettare i vostri fan da questo disco?

 

Luka: È un album magnifico, stupendo. Diciamo il miglior album rock del 2021, addirittura meglio della pizza napoletana! (ridono, ndr) La pizza napoletana però è veramente buona, quindi non saprei, però sicuramente possiamo dire che è migliore della pizza dei fast food!

 

Robin: In realtà è una domanda difficile. Mentre eravamo nel bel mezzo del tour per supportare il nostro ultimo disco, "Tascam Tapes" (2020), la pandemia ha avuto inizio e da lì, nel giro di qualche settimana, ci siamo detti: "Fanculo, iniziamo a scrivere un nuovo album". Per il nostro ultimo disco abbiamo registrato tutto di fretta e con una strumentazione molto limitata, perché eravamo all'interno di un van e registravamo tra un concerto e l'altro, e così abbiamo pensato: "Ora abbiamo un sacco di tempo, abbiamo un vero studio: registriamo questo album!". Ed è ciò che abbiamo fatto. Per questo nuovo lavoro abbiamo raccolto le ispirazioni che avevamo già per "Tascam Tapes", ci siamo ricordati di doverci fidare del nostro istinto da musicisti e semplicemente ci siamo detti: "Se ci sembra buono ciò che facciamo, allora vuol dire che è buono" e procedendo in questo modo siamo stati capaci di creare un disco che veramente sapesse rappresentare al meglio tutti i nostri mondi: l'utilizzo dell'Hammond, testi fantastici, alcuni groove molto funky, un sacco di occasioni in cui io e Luka cantiamo assieme e quindi siamo stati capaci di creare delle buone canzoni, 10 buone canzoni che racchiudessero tutte queste cose.

 

Quali sono stati i musicisti e le band che vi hanno ispirato maggiormente durante la realizzazione di "Wolffpack"?

 

Pablo: Un sacco di musica. Ascoltiamo tantissima musica, di diversi generi oltre al rock, come ad esempio il country, davvero tante cose diverse. Ascoltiamo musica di alcuni gruppi che sono nostri amici stretti, ma anche di svariate band olandesi che ci hanno ispirato particolarmente, persino di musicisti che hanno suonato nel nostro nuovo album. Poi ovviamente non ci siamo fatti mancare i grandi classici del rock, come i Led Zeppelin e i Deep Purple ad esempio, e penso che dobbiamo tanto anche a quegli artisti che a loro volta hanno ispirato i Led Zeppelin e i Deep Purple, ossia i vecchi ragazzi del blues, del soul e del rock.

 

Quindi Beatles, The Beach Boys e così via?

 

Pablo: Sì esatto, anche loro.

 

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Secondo voi quali sono le migliori caratteristiche del vostro nuovo album?

 

Luka: Innanzitutto penso che sia un aspetto sentimentale, sai qualcuno magari potrebbe dire: "ma voi non siete così". Ma questa è la musica che noi amiamo. Un'altra cosa unica che riguarda quest'album è che abbiamo scritto 17 canzoni e sono solo 10 i pezzi che abbiamo deciso di inserire nella tracklist finale, e di solito noi inseriamo tutte le canzoni che creiamo, quindi è un po' come se avessimo realizzato un best of del lavoro che abbiamo fatto per questo album.

 

Pablo: Ai nostri fan però abbiamo dato la possibilità di ascoltare tutte le 17 canzoni, così che possano decidere quale ascoltare e votare le loro preferite, così magari potremo capire se avessimo potuto scegliere quella canzone piuttosto che quell'altra, cambiarne una o due da quella che è la tracklist attuale.

 

"Yes You Do" è il titolo del primo singolo estratto. Perché avete scelto proprio questa canzone per presentare "Wolffpack" al pubblico?

 

Robin: È stata la prima canzone che abbiamo scritto per questo album e in più avevamo la sensazione che fosse anche una delle nostre migliori canzoni di sempre. Inoltre tutti i pezzi che abbiamo composto dopo non ci sembravano altrettanto efficaci per rappresentare "Wolffpack" come "Yes You Do". Questa canzone ha tutte le caratteristiche del "lupo".

 

Luka: Sì esatto, l'uso dell'Hammond, l'assolo, io e Pablo che ci uniamo a cantare, i synth e in generale tutti gli elementi migliori che troverete nel disco.

Robin: In più in questa canzone c'è Ian Peres dei Wolfmother che suona il basso, direttamente dall'Australia. Questo perché tutti i musicisti che conosciamo non possono andare in tour, per cui hanno molto tempo libero, così abbiamo pensato di chiedere in giro a qualche nostro amico di contribuire all'album e suonare il basso in "Yes You Do". 

 

Il 5 febbraio ci sarà il "Wolffpack Album Release Live Stream Show", un'esibizione in streaming da non perdere, come avete scritto su Instagram. Suonerete il vostro nuovo album per intero, dalla prima all'ultima canzone, o ci dobbiamo aspettare anche qualche vecchio pezzo?

 

Pablo: Suoneremo circa il 90% delle canzoni di "Wolffpack" e anche alcuni dei nostri brani più vecchi, soprattutto da "Tascam Tapes". Però la maggior parte saranno canzoni provenienti dal nuovo album.

 

Robin: Ma non le suoneremo necessariamente in ordine. 

 

In che modo l'emergenza sanitaria in corso ha influenzato il vostro lavoro in studio e la vostra carriera recente?

 

Robin: La pandemia ha influenzato la nostra carriera perché quando abbiamo pubblicato "Tascam Tapes" le cose stavano andando molto bene, avevamo in programma un tour molto bello, e diciamo che tutto ciò è sparito a causa del virus. Quando siamo tornati a casa le regole del lockdown erano veramente restrittive e quindi non riuscivamo a trovare un modo per vederci tutti e tre assieme nello studio, per cui abbiamo iniziato a comporre delle cose singolarmente, che è un qualcosa di molto strano per noi, anche se devo dire che ha funzionato bene, però sentivamo che non era il modo di lavorare che faceva al caso nostro.

 

Luka: Sì, ci ha influenzato in questo modo. Però, d'altra parte, siamo stati in grado di scrivere queste nuove canzoni grazie all'inizio della pandemia, e questo è l'aspetto positivo.

 

Robin: Se fossimo partiti per il tour che avevamo programmato molte delle nuove canzoni non sarebbero mai esistite, per cui dobbiamo la nascita di "Wolffpack" alla pandemia. 

 

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Suppongo che l'assenza di concerti durante gli ultimi 10-11 mesi vi abbia dato più tempo per lavorare in studio e quindi per migliorare le vostre idee. Secondo voi è giusto affermare che la pandemia assicuri più tempo libero dai concerti e che questo possa in qualche modo portare ad un aumento della qualità del lavoro fatto in studio?

 

Pablo: Forse sì, penso che per tutti noi sia molto importante avere un equilibrio tra lavorare sul nuovo materiale e suonarlo dal vivo di fronte al pubblico, abbiamo bisogno di sentire l'energia della gente, quindi penso che... no, se questa pandemia fosse durata un anno in più, se non avessimo avuto la possibilità di suonare insieme per un altro anno, non penso che (l'album, ndr) sarebbe stato migliore solo perché abbiamo avuto più tempo libero.

 

Robin: Esatto, penso che lavoriamo meglio quando c'è dell'equilibrio.

 

Luka: È tutta una questione di equilibrio!

 

Come avete gia detto, anche lo scorso anno avete pubblicato un disco, "Tascam Tapes". Siete soddisfatti di questo album? I vostri fan come l'hanno accolto?

 

Robin: Veramente bene, abbiamo ricevuto delle bellissime recensioni in Inghilterra, posto in cui tra l'altro avremmo dovuto suonare, idem negli Stati Uniti, e anche lì non ci siamo potuti andare. Tra l'altro la canzone "It Ain't Easy", proveniente da quell'album, è stata la nostra prima hit nelle radio olandesi. Sarebbero dovute accadere delle grandi cose grazie a quell'album.

 

Pablo: Ma non sono accadute, sfortunatamente.

 

Luka: Grazie a questa canzone abbiamo raggiunto più persone, da quando è uscita "It Ain't Easy" abbiamo più fan, quindi anche per via di "Tascam Tapes". 

 

L'ultima domanda che vi faccio riguarda i vostri piani per il futuro. Ci potete dire qualcosa al riguardo o ancora non ci avete pensato data la situazione attuale?

 

Robin: Il nostro piano era: "Ok, pubblichiamo "Wolffpack" il 5 febbraio perché così magari possiamo andare presto in tour di nuovo", ma nemmeno questo è accaduto, per cui è molto difficile programmare qualsiasi cosa.

 

Pablo: Sì, è veramente difficile fare dei piani già da ora. È faticoso pensare ad un piano per il futuro o di andare chissà dove. 

 

Grazie mille ragazzi, siete stati molto gentili. Spero che ci vedremo presto, ciao!

 

Ciao, grazie a te! Ci vediamo! 




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