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Provieni da Oslo, capitale della patria del black metal. Questo genere musicale ispira e influenza il vostro processo compositivo?
Sì, siamo certamente stati influenzati dalla scena black metal. Il primo album che io abbia mai avuto era “Now Diabolical” dei Satyricon, l’ho suonato più e più volte per molti anni e ancora lo suono. Anche se non siamo una band black metal prendiamo ispirazione da loro. Amo l'atmosfera black metal.
Negli ultimi dieci anni avete suonato ai maggiori festival norvegesi, siete stati in tour in tutta Europa e siete stati menzionati da Metal Hammer UK per le vostre live performance. Cosa c’è di così speciale, secondo te, nei vostri concerti?
Abbiamo sempre ottenuto riscontri positivi alle nostre live performance sin dal nostro primo concerto. Credo che il motivo sia che amiamo suonare su qualsiasi tipo di palcoscenico. Se ci sono dieci, cento o mille persone noi saliamo sul palco pensando ad offrire lo spettacolo migliore che abbiamo mai fatto. Amiamo creare una connessione con il pubblico.
Avete supportato i Satyricon alla Hamburg’s Markthalle l'anno scorso in occasione del loro "The Dawn Of A New Age Tour 2015". Eravate emozionati all'idea di condividere lo stesso palco con tale band, una pietra miliare del black metal?
In realtà abbiamo supportato i Satyricon in ogni data del "Dawn Of A New Age Tour". È stato un onore avere aperto per loro ogni giorno per un mese in Europa. Come ho detto prima, i Satyricon hanno avuto una grande influenza sulle nostre vite con la loro musica. Ci hanno portati sotto le loro ali di metallo e sono stati dei "mentori" per noi a partire dal tour. Abbiamo un rapporto stretto e usciamo un sacco insieme a loro nella nostra città natale, Oslo. Sono davvero dei bravi ragazzi e amici.
Parlando del passato, cosa è successo ai Faenskap, la tua precedente band? Ci sono differenze sostanziali tra i Faenskap e i Fight The Fight?
Quello che è successo ai Faenskap è che hanno cambiato nome in Fight The Fight. Ho dato inizio ai Faenskap quando avevo circa 13 anni e ora ne ho 21. Abbiamo raggiunto un punto in cui abbiamo capito che non eravamo più la stessa band anche se eravamo quasi gli stessi componenti. Abbiamo cambiato il nostro stile musicale, la nostra immagine e mentalità, dunque abbiamo realizzato che avremmo anche potuto cambiare il nome della band cosicché anche la gente al di fuori della Norvegia potesse pronunciarlo e capirlo. I Fight The Fight sono la versione adulta dei Faenskap.
Avete appena rilasciato il video di “Perfect Combination”, quarta traccia del vostro omonimo album di debutto. Come è stata la reazione del pubblico?
Abbiamo rilasciato “Perfect Combination” come primo singolo dell'album. Il responso è stato nient’altro che incredibile. Penso che 200.000 streaming su Spotify per un singolo di debutto siano molto buoni! Non credi? Abbiamo anche rilasciato il nostro primo video musicale per il secondo singolo "Fight The Fight".

Il vostro primo album, “Fight The Fight”, sarà invece pubblicato il prossimo 27 gennaio su etichetta Indie Recordings. Quali sono le tue aspettative al responso dell'audience?
Credo sinceramente che l'album piacerà a molte persone. Può colpirti se ascolti Metal, Rock, Pop e tutti gli altri generi nel mezzo. Il pubblico che stiamo cercando di raggiungere è grande. Il nostro obiettivo è niente meno che la Dominazione del Mondo.
Canzoni come “The Edge” e “Patient Zero”, solo per citarne alcune, sono un misto tra il black metal e l'heavy metal contornato da ritornelli orecchiabili. In che misura questi due grandi generi musicali storici hanno influenzato la tua vita da musicista?
Sono cresciuto ascoltando tanti generi musicali diversi. Penso che l'album lo rifletta. Amo tutta la buona musica, non importa di che tipo, e ci piace suonare buona musica. Se sembra giusto, probabilmente lo è.
Siete in procinto di iniziare un mini-tour in Norvegia questo mese al What The Fuzz Festival prima della release del vostro disco. Lo promuoverete in Italia? Preferite suonare ai festival piuttosto che in occasione di singole date?
Sì, partiremo per un piccolo tour in Norvegia facendo tappa nelle città più grandi e, da come abbiamo capito, espanderemo il tour in Europa, ma sicuramente verremo in Italia! Abbiamo suonato a Pordenone una volta ed è stato incredibile. L'Italia è un paese bellissimo con così tante grandi città. Avete anche cibo fantastico e lo abbiamo apprezzato tanto.
Ci piace suonare ai festival, ma trovo sia più facile entrare in contatto con il pubblico in un club. Possiamo parlare con i fan, uscire e ubriacarci con loro. Devo dire che mi piacciono maggiormente i club.
L'artwork di “Fight The Fight” porta la firma di Remi Juliebø. Ritieni che il suo stile si adatti al messaggio che volete trasmettere con la vostra musica?
Remi ha fatto un lavoro incredibile con la copertina dell'album. È originale e non ha il tipico design metal. Credo di essere riuscito a riflettere il nostro genere misto molto bene nell'artwork colorato di questo album. Riflette le nostre personalità e penso sia importante.
Grazie per questa intervista. Vuoi lasciare un messaggio ai fan italiani e ai lettori di SpazioRock?
Grazie molte per questa intervista. A tutti i nostri fan italiani: arriveremo prima di quanto pensiate! Noi siamo i Fight The Fight, seguiteci, unitevi a noi e andiamo insieme alla conquista! A presto.