Ghost (Nameless Ghoul)
Noti ai più per gli eccessi visivi e concettuali dello loro esibizioni dal vivo, i Ghost in sede di intervista si rivelano esattamente il contrario, ovvero molto tranquilli e riflessivi. Raggiunto telefonicamente in Svezia uno dei Nameless Ghouls per una veloce chiacchierata, abbiamo avuto l'occasione di approfondire alcuni aspetti basilari della concezione musicale della band attraverso la voce del principale responsabile del sound dei Ghost.
Articolo a cura di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 21/08/15

Benvenuto su SpazioRock. Con quale dei cinque Nameless Ghouls sto parlando?

 

Sono il chitarrista principale, il responsabile della scrittura delle canzoni e l'istigatore della band.

 

Avete un nuovo album in uscita, ma anche un nuovo Papa Emeritus! Perché sentite il bisogno di cambiare così frequentemente questo personaggio?

 

Fin dall'inizio abbiamo pensato che per risultare al passo con i tempi avremmo dovuto effettuare un rinnovamento totale tutte le volte. Deve essere sempre emozionante ed eccitante. Alla fine, come cambiamo i costumi e la scenografia, anche cambiare il cantante tutte le volte ci è sembrato naturale, alla fine è equiparabile ad un turnista.

 

Cosa accade al precedente Papa Emeritus quando uno nuovo ne prende il posto? Lo mandate forse in giro per il mondo come se fosse un missionario a diffondere la buona novella della parola del diavolo?

 

(ride, ndr) Di solito non socializziamo molto con Papa Emeritus, appare appena prima di uno show e scompare non appena lo show è terminato. Non conosco ancora molto bene questa persona, e l'unica cosa che mi aspetto è che sia puntuale, tenga le note e che sia vestito in modo adatto.

 

Cambiamo argomento e parliamo di cose più serie, ovvero il vostro nuovo album. Adoro le copertine dei vostri dischi e i richiami in ambito cinematografico. Con "Meliora", con tutti quei dirigibili e riflettori sullo sfondo, senza contare il teschio che campeggia al centro del disegno, sembra proprio che la vostra fonte di ispirazione sia stata Metropolis di Fritz Lang.

 

Sì, ci siamo decisamente fatti ispirare da quell'epoca e Metropolis rappresenta la quintessenza dell'art déco. Abbiamo trovato molte ispirazioni provenienti dagli anni '20, l'architettura per esempio, i panorami, ma in questo caso non abbiamo preso un'immagine o un fotogramma specifico dal film a differenza delle occasioni precedenti.

 

Per quale motivo avete scelto la parola latina meliora (traducibile con migliore) come titolo del vostro nuovo album? Che cosa è questo miglioramento?

 

Ha un significato puramente ironico. È una critica al mondo moderno. Crediamo di stare facendo dei progressi, di portare dei miglioramenti al mondo, ma in realtà lo stiamo peggiorando. Vi è molta ironia.

 

ghostitw201505. 

Questo peggiorare la situazione esistente ha un'origine laica o religiosa?

 

La religione ha sicuramente una parte in tutto ciò. Se guardo ai tumulti che stanno succedendo nel mondo la religione gioca un grandissimo ruolo nella distruzione del mondo. Bisogna rendersi conto che molti di questi culti religiosi, soprattutto quelli più fondamentalisti sono la reazione alla mancanza di religione in molte parti del mondo. Di contro il mondo occidentale è in gran parte laico, e in questa parte del mondo vi sono molte persone che sono libere, indipendenti, capaci di pensare autonomamente, impegnate a perseguire una carriera che permetta loro di elevarsi socialmente, hanno un bel lavoro nei media, per esempio, guadagnano molti soldi, ma comunque stanno male, prendono medicine per curare attacchi d'ansia. Le persone, in generale, si sentono perdute.

 

Rispetto ai due precedenti album "Meliora" suona decisamente più pesante, soprattutto per quanto riguarda le chitarre. Si tratta di una evoluzione stilistica attivamente perseguita dai Ghost o solamente di un capitolo isolato?

 

Credo che la gente si sia fatta un'idea di come dovrebbero suonare i Ghost basandosi su alcuni errori compiuti in fase di produzione durante i lavori per "Infestissumam" che hanno reso l'album meno robusto rispetto alle nostre intenzioni. Tutto ciò è avvenuto per una serie di decisioni prese durante la fase di produzione e per "Meliora" eravamo tutti dell'idea di non ripetere tali errori. Oggigiorno, con la tecnologia moderna per la registrazione e i processi standard all'interno del mondo heavy metal, tutto è semplificato, tutto suona uguale, si applicano le stesse tecniche, stessi settaggi per gli amplificatori, e noi non abbiamo mai apprezzato quello stile e non vogliamo suonare in quel modo. Comunque, non vogliamo nemmeno suonare come una retro-band a tutti gli effetti. Vogliamo prendere in prestito le tecniche dal passato e proiettarle nel futuro. Non vogliamo vivere nel presente e sfruttare le tecniche attuali, vogliamo essere parte del futuro. Per "Infestissumam" abbiamo applicato questo stesso concetto, però il risultato ottenuto suonava un po' troppo come se fossimo ancora nel passato. Con l'esperienza accumulata durante la gestazione di quell'album ora sappiamo cosa fare e cosa evitare ed il nuovo disco è molto più in linea con quello che abbiamo intenzione di fare in futuro. Questo non vuol dire che il prossimo album suonerà esattamente come "Meliora", ma la nostra intenzione è di non tornare a quello che abbiamo fatto con i primi album, con quel suono poco robusto.

 

Avete suddiviso la tracklist di "Meliora" in tre blocchi di canzoni, utilizzando dei brani strumentali come spartiacque. È un fatto decisamente nuovo all'interno della vostra discografia. Da cosa deriva questa scelta?

 

In parte lo abbiamo fatto affinché l'aspetto drammaturgico potesse essere pienamente percepito. Da un punto di vista delle influenze dichiarate, una delle band che amiamo particolarmente e dalla quale siamo stati sempre ispirati e che è stata nominata continuamente quando discutevamo di come sarebbe dovuto essere questo nuovo album, sono i Black Sabbath. Se hai presente come strutturavano i loro lavori alla metà degli anni '70, come "Sabotage" o "Sabbath Bloody Sabbath", erano un misto di diversi aspetti musicali. Molti li considerano una band heavy metal, ma non è vero, in quanto avevano anche diverse altre sfaccettature. Quindi questi brani strumentali giocano un ruolo molto importante. Ne abbiamo discusso con il nostro produttore che è stato molto favorevole ad applicare questa tecnica. Abbiamo delle canzoni molto diverse tra loro ed è necessario che ci sia un brano che permetta alle orecchie di riprendersi dopo una canzone particolarmente forte. Una composizione di solo un minuto ti permette di ricalibrare il cervello. L'altro motivo per cui lo abbiamo fatto è la gente che ama comprare i vinili. Devi pensare molto attentamente a come un disco possa funzionare su vinile. Il vinile ha dei limiti fisici, se superi i 23 minuti a lato inizia ad avere problemi con la resa sonora dell'album. Quindi è estremamente importante che tu possa dividere l'album in due dopo il ventesimo minuto. Abbiamo quindi dovuto pensare a lungo a come strutturare il disco, con quali brani far concludere i singoli lati del vinile, che le canzoni mantenessero comunque una loro personalità. Nei tempi passati tutti gli album erano realizzati in questo modo. Oggigiorno anche se si vogliono utilizzare le vecchie tecniche si realizzano comunque album lunghi magari anche settantacinque minuti, quindi se si vuole riversare il tutto su vinile si è costretti a realizzare un doppio album, con due canzoni su un lato ed una sull'altro. È decisamente irrispettoso nei confronti nel concetto stesso di album! (ride, ndr.)

 

ghostitw201506Il video che avete realizzato per il brano "Cirice" è decisamente un piccolo capolavoro. Con i suoi colori sbiaditi, i graffi sulla pellicola, il titolo traballante, il richiamo agli anni '70 è spiccatamente evidente. Personalmente, più che un rimando a Brian De Palma ed al suo film Carrie, vi vedo un omaggio a Mario Bava e a Dario Argento, soprattutto con quell'uso marcato delle luci rosse e blue.

 

Sono un grandissimo fan del cinema horror di altri tempi, soprattutto dei registi italiani che hai menzionato a cui aggiungerei anche Lucio Fulci. Erano capaci di creare film estremamente coinvolgenti, visualmente appaganti, la musica presente in molti di quei film è uno degli aspetti più interessanti, prendi i Goblin, per esempio. Ciò che vi era in quei film è uno degli elementi principali dell'estetica promulgata dai Ghost. Il cinema vecchia scuola, gli elementi anche dozzinali che comunque adoro. Se potessi vivere in un modo come quello di Suspiria sarebbe veramente fantastico. È quello che cerchiamo di ricreare con la nostra opera.

 

A quanto pare siete al lavoro su un nuovo gruppo di cover. Dobbiamo aspettarci nei prossimi mesi un altro EP sul tipo di "If You Have Ghost"?

 

Non proprio nei prossimi mesi. Potrebbero finire in un nuovo EP che comunque dovrebbe contenere un brano inedito sul genere di quelli presenti in "Meliora". Potrebbe trattarsi anche di un EP di sole cover, ma cerchiamo quanto più possibile di non rifare quanto già proposto in passato. Quello ("If You Have Ghost", ndr.) è stato un progetto speciale che abbiamo fatto con Dave (Grohl, ndr.) ed in questo caso vogliamo provare qualcosa di nuovo. Al momento non abbiamo ancora deciso che forma avrà.




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