Leader Of Down (Tim Atkinson)
Un disco tristemente già nella storia, la voglia di continuare e di ricordare due, anzi tre, dei baluardi del rock mondiale. Tim Atkinson parla del suo disco dei Leader Of Down, con il suo prematuramente scomparso amico Wurzel dei Motorhead, dove "Fast" Eddie Clarke e Lemmy hanno lasciato anch'essi l'ultimo ruggito.
Articolo a cura di Valerio Cesarini - Pubblicata in data: 06/11/18

Si ringrazia Salvatore Dragone per la preziosa collaborazione

 

Ciao Tim, benvenuto e grazie per la tua presenza! "Cascade Into Chaos" è un disco importante, una testimonianza già scolpita nella pietra, uno degli ultimi urli dei grandi del rock mondiale, Wurzel e poi Lemmy, i Motorhead che diventano Leader Of Down. Ti saresti mai aspettato di arrivare a produrre del materiale così importante?

 

Ciao a voi, e la risposta semplice è... no! Ero fan dei Motorhead da quando avevo nove anni, loro erano semplicemente la band preferita di un ragazzino. Se me lo fossi detto da ragazzo che avrei suonato e composto musica con i Motorhead non ci avrei creduto. Eppure abbiamo lavorato molto insieme, e sono orgoglioso di aver anche stretto delle profonde amicizie.

 

Qual è stato il punto di partenza per la scrittura del disco, e poi come si è evoluto?

 

Tanto tempo fa io e Wurzel lavoravamo assieme, e alla fine gli chiesi di formare una band. A lui l'idea piacque moltissimo, addirittura mi disse che me lo avrebbe voluto chiedere lui ma temeva che io rifiutassi! Incredibile, no? Dunque, io e Wurzel andavamo ogni settimana in studio, a Londra, e nacque la prima canzone, "Paradise Turn Into Dust" che decidemmo sarebbe stato Lemmy a cantare. Non riuscivamo a scrivere un ritornello decente, così in una sessione particolarmente stancante, Wurzel andò in bagno... Io nel frattempo io mi misi a suonare un'idea per il ritornello - e Wurzel tornò di corsa urlando "Eccolo! E' lui!". Era rimasto tutto il tempo fuori dalla stanza ad ascoltare... ma poi è dovuto comunque scappare in bagno perché doveva effettivamente andare (ride, ndr). Il testo, infine, è venuto con Lemmy.

 

timatkinson


Quanto è stata difficile la mancanza di Wurzel per la finalizzazione dell'album?

 

Innanzitutto lasciami dire che lui mi manca in primis come amico. Scrivere canzoni per questo disco era prima di tutto un divertimento. E poi ci conoscevamo da tanto tempo, e a questo aggiungi che sono un fan sfegatato dei Motorhead, quindi già potevo immaginare cosa lui pensasse di certe scelte o idee. Era veramente una persona con cui era facile lavorare. Dopo la sua morte non sai quante volte avrei voluto chiedergli com'era questo o quel pezzo, e alla fine me ne uscivo e lo chiedevo al cielo. Non è stato facile. Ma abbiamo portato tutto a termine nel miglior modo possibile.

 

Prima di formare con te i Leader of Down, Wurzel aveva pubblicato "Chill Out or Die (The Ambient Album)" nel 1998. Cosa lo ha spinto a rimettersi in gioco dieci anni dopo nel rock? 

 

All'inizio abbiamo cominciato a suonare qualche classico rock assieme, ed è stato lì che lui è tornato in pianta stabile nel genere. Lui ha perfino detto in un'intervista che collaborare con me è stato ciò che lo ha fatto riprendere a suonare, ma non voglio arrogarmi niente, voglio solo dire che penso che una minima causa sia anche dovuta a me. L'album sperimentale era, fra l'altro, solo un vezzo, non doveva neanche essere pubblicato. E' piaciuto all'etichetta e gli hanno proposto di farlo uscire.


Finora sono stati pubblicati pochi inediti di Lemmy dopo la sua morte, "Cascade Into Chaos" ne contiene addirittura due. Che ricordi hai dell'esperienza in studio con lui e quale è stato il suo contributo specifico nelle canzoni?

 

Lemmy era fantastico. Lui e Wurzel erano grandi amici, e Lemmy voleva pubblicare le canzoni del nostro disco il prima possibile, compatibilmente con i suoi impegni. E ha mantenuto la parola, facendolo undici mesi prima di morire. Era una persona molto accomodante e gentile, e ha sempre fatto molto per noi, specialmente per Wurzel.  Quando abbiamo finito "Paradise Turn Into Dust" c'è stato un momento emozionante pensando a Wurzel, che se n'era già andato, con Lemmy che ha chiesto "Pensi che gli sarebbe piaciuta?". "L'avrebbe adorata!" ho detto. Lemmy già non stava bene ma ha dato il massimo e il risultato è ottimo, ha anche suonato il basso - non il suo solito Rickenbacker ma un Gibson.

 

timatkinson2

 

In "Snakebite" e "Laugh at The Devil" è solo "Fast" Eddie Clarke a occuparsi delle parti di chitarra. Sono pezzi composti dopo la morte di Wurzel?

 

Sì. In realtà queste erano canzoni dei dischi solisti di Eddie, a cui avevamo chiesto un aiuto su "Cascade Into Chaos", e lui ha suggerito di ri-registrarle. In origine prevedevamo per lui un guest solo, ma penso sia stato veramente gentile da parte sua regalarci due canzoni. Credo sia l'ultima registrazione che Eddie abbia mai fatto. Veramente, non possiamo ringraziare tutti abbastanza per questo disco. E' stato una vera opera di amore, amicizia, passione e supporto. Alla fine è diventato anche un tributo a Wurzel pur rimanendo il suo disco.


Tra le altre cose sarete prossimamente in tour insieme a Phil Campbell and The Bastard Sons. Ci sono delle possibilità di vedervi in Italia?


In tutte le interviste italiane mi viene chiesto, quindi direi che non si può mancare! L'anno prossimo saremo in Europa e controlleremo se c'è la possibilità di toccare anche l'Italia.

 

So che a questo punto potrebbe risultare difficile parlarne o considerarlo, ma ci sarà un secondo capitolo nella storia dei Leader Of Down?


Di sicuro. E' difficile senza Wurzel ma possiamo farlo, e lo faremo. Ho scritto già molti testi, e c'è altro materiale che avremmo voluto usare in previsione di un secondo lavoro. Abbiamo già tutto pronto, abbiamo idee e canzoni, e orientativamente già ne possiamo parlare per Settembre 2019.
Penso sia il giusto tributo al mio amico continuare la nostra band.

 




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool