Dream Theater (Jordan Rudess)
In occasione dell'uscita della nuova rock-opera The Astonishing, doppio disco che segna una nuova
virata per la band, e in prossimità del tour che porterà nei teatri l'opera completa, Spaziorock ha avuto il piacere di avere ai microfoni il tastierista e mastermind dei Dream Theater, nonchè autore delle musiche del disco, Jordan Rudess.
Articolo a cura di Valerio Cesarini - Pubblicata in data: 27/01/16

Buon pomeriggio Jordan!

A brevissimo uscirà in Italia il tuo nuovo disco con i Dream Theater, The Astonishing, e stavolta i fan sono veramente in visibilio.

Dopo il vostro self-titled (Dream Theater, 2013), infatti, avete sfornato questo enorme doppio concept piuttosto velocemente.

Era già nei piani costruire un disco del genere, e perchè avete sentito che questo fosse il momento giusto?

 

Buongiorno a voi!

Il fatto era un po' di tempo che volevamo scrivere un altro concept dopo Scenes From A Memory, che risale al 1999; e volevamo poi che fosse qualcosa di differente.

Abbiamo dovuto trovare il momento giusto: di certo non potevamo farlo quando Mike Mangini è entrato nella band, sarebbe stato troppo presto; ora che sono sei anni che lui è con noi, però, i tempi erano decisamente maturi.

In verità è cominciato tutto due anni e mezzo fa: John (Petrucci, ndr) aveva cominciato a scrivere una storia, voleva costruire qualcosa di complesso e dettagliato; così, finito l'ultimo tour mondiale, mi ha dato un riassunto del concetto che aveva in mente: mi ha colpito, e mi ha ispirato a cominciare a scrivere le musiche.

 

rudessitw201602La storia scritta da Petrucci è, per vostra dichiarazione, il punto focale del disco.

Come si è arrivati ad un racconto così complesso, e perchè il tema centrale è la musica che porta salvezza in un mondo di essa ormai privo? E' forse questo un rischio concreto anche per il nostro futuro?

 

In realtà c'è dietro la volontà di trovare una storia che avesse a che fare con la musica. Il fatto che la musica fosse salvifica è un argomento interessante, che può essere sviluppato e a cui, d'altronde, noi tutti potevamo relazionarci.

L'idea generale si basa sul fatto che, in un mondo pieno di macchine e computer, qualcosa potrebbe andare storto e sfuggire al controllo: ecco perchè abbiamo creato questo futuro distopico in cui queste macchine dette NOMACS controllano le persone, quasi come prendendo coscienza.

Tutte le dinamiche ruotano intorno a Gabriel, che ha il Dono della Muisca, e cioè la capacità di produrre musica "vera", tale da "guarire" il mondo.

Devo dire che ci è piaciuto molto raccontare una storia del genere.

 

Il disco rappresenta ancora un'altra direzione della musica dei Dream Theater: più corale, più simile ad un musical, meno metal e più prog. Cosa ha maggiormente ispirato The Astonishing?

 

Il disco è diverso dagli altri perchè stiamo raccontando una storia.

E tutto questo non è solo questione di testo: volevamo rappresentare i vari momenti e i concetti attraverso la musica.

Come compositore, la mia sfida è stata quella di veicolare la giusta impressione a seconda delle tematiche: è stato un po' come scrivere la colonna sonora di un film, o un'opera.

Il fatto che io e John avevamo come primo obiettivo quello di rendere al meglio la storia, rende questo disco non necessariamente simile a ciò che già conoscete dei Dream Theater. C'è un sacco di musica differente, e, credo, una grandissima varietà di dinamiche.

 

A proposito di questo, allora, pensi che un lavoro di questo tipo rappresenti un'evoluzione per i Dream Theater, oppure si tratta dell'espressione di differenti sfumature della stessa band?

Credo che mi rivedo più nella seconda: diverse sfumature di una band già sicura.

Sento che abbiamo moltissime possibilità, anche oltre a quello che sentirete e che avete già sentito.

Si potrebbe però parlare di evoluzione per l'approccio che abbiamo seguito per scrivere questo album.

Dietro ogni disco che facciamo c'è comunque un concetto, anche se qui c'era una storia da raccontare. Per la prima volta abbiamo composto DOPO che tutti i testi fossero pronti; l'approccio si è distanziato dalle famose jam in studio, perchè per un'opera di questo tipo abbiamo avuto ciascuno bisogno del proprio spazio di tranquillità per concepire le proprie idee e farle incastrare al meglio.

 

Parliamo ora di un aspetto più personale: ascoltando il disco si notano delle tracce, etichettate con l'icona del  NOMACS, che constano principalmente di effetti sonori (a ricalcare i suoni che tali macchine produrrebbero). Le hai realizzate tu?

 

Sì, gli effetti sono in realtà la combinazione di diversi strumenti ed approcci da parte mia. Ho usato molti strumenti diversi, ma anche librerie virtuali, ad esempio per i suoni robotici.

Molti suoni sono stati realizzati con Synthesis, che è uno degli strumenti che uso di più, ad esempio i vari stridii metallici.

Devo anche menzionare una compagnia con cui sto lavorando, che con le sue librerie ha permesso la creazione di molti effetti: si chiama Heavyocity e ne sono veramente soddisfatto.

Ho usato anche il synth Omnisphere di Spectrasonic.

 

 

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Stavolta avete cominciato ad accarezzare le papille dei fan con molto più che un paio di singoli: c'è veramente molto contenuto multimediale sul vostro sito riguardo ai personaggi e ai temi di The Astonishing. E' questa la strada giusta per coinvolgere il pubblico?

 

Volevamo offrire, oltre alla musica del disco, un'esperienza visiva che potesse completare al meglio il racconto. Abbiamo ingaggiato una compagnia di grafica di Montreal, e un artista Cinese per quanto riguarda la computer-grafica dei personaggi.

In realtà la funzione di tutto ciò è solo a supporto della storia che il disco racconta...E lo vedrete ancora meglio dal vivo nei prossimi concerti!

Concerti che partiranno a breve, e dove suonerete l'intero disco senza interruzioni.

Questo ci porta alla domanda conclusiva: senti che questo sia un momento elevato per i Dream Theater, e puoi anticiparci come sarà l'esperienza di The Astonishing dal vivo?

 

Sarà di sicuro uno spettacolo divertente e senza punti morti, dall'inizio alla fine.

Sono sicuro che i suoni saranno spettacolari, e lo ritengo interessante perchè chi ci ha già visto in concerto si troverà davanti qualcosa di totalmente differente, e chi invece sarà alla prima volta avrà molti contenuti da ascoltare.

A breve cominceremo a provare, e posso dirti che ci siamo tutti esercitati particolarmente duro, e siamo impazienti di andare in sala e poi sui palchi!

 

 

I Dream Theater saranno in Italia con il tour Momentous 2016 in cui presenteranno l'intera opera The Astonishing, i giorni 17-18-19  Marzo al Teatro Degli Arcimboldi a Milano.




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