Shining (Jørgen Munkeby)
Con "Animal", fresco di pubblicazione, inizia una nuova fase artistica per gli Shining, che abbandonano il blackjazz a favore di un alternative rock con influenze elettroniche. Ne abbiamo parlato con Jørgen Munkeby, frontman e mastermind della band, che ci ha raccontato i motivi dietro a questo cambiamento, le sue sensazioni riguardo le nuove canzoni, il tour e molto altro.
Articolo a cura di Mattia Schiavone - Pubblicata in data: 23/10/18

Ciao Jørgen! Benvenuto su SpazioRock e congratulazioni per il vostro nuovo album "Animal", che rappresenta sicuramente un'evoluzione per il vostro sound. Per quale motivi hai deciso di cambiare quasi completamente stile musicale e di abbandonare uno strumento essenziale delle precedenti release come il sassofono?

 

Dopo tre album (più un live) di blackjazz ho realizzato di aver fatto tutto quello che volevo a riguardo e di averne esplorato praticamente ogni angolo. Volevo una sfida e non avevo voglia di ripetermi ancora. Non è la prima volta che cambio stile musicale e lo faccio soprattutto per me stesso. Se non mi piacesse quello che scrivo, non riuscirei a fare un buon lavoro. Riguardo il sassofono, semplicemente non credo che le nuove canzoni ne avessero bisogno e quindi non l'ho usato.

 

Ci sono state grosse differenze tra questo album e i precedenti durante il processo di registrazione?

 

Be', per prima cosa ci è voluto moltissimo tempo. Ma è successa la stessa cosa anche quando abbiamo cambiato genere la prima volta, credo sia normale da quel punto di vista. Sai di voler fare qualcosa di nuovo, ma ci vuole parecchio per capire come farlo. Un'altra differenza è il fatto che questa volta ho lavorato molto con il nostro bassista Ole (che entrato nella band nel 2015). Ho iniziato a scrivere la musica da solo come al solito, ma poi mi sono reso conto che anche lui era molto bravo a giudicare le canzoni nel loro insieme e a dare i giusti feedback. Per alcuni pezzi è venuta addirittura a lui la prima idea e poi ci abbiamo lavorato insieme. Mi è piaciuto comportarmi in questo modo, ormai ho imparato a scrivere con altre persone senza comunque perdere il controllo di quello che sto facendo. Ho invitato in studio diversi amici ed è stato molto utile da quel punto di vista. È stato un processo più collaborativo rispetto alle altre volte.

 

Passando invece alle canzoni, come mai hai deciso di pubblicare la title track come primo singolo?

 

Appena l'abbiamo scritta abbiamo deciso che sarebbe stato il primo singolo, anche se poi in realtà quando abbiamo completato l'album abbiamo pensato anche a "My Church" o ad altre canzoni. Però alla fine il nostro produttore Sean Beavan ci ha scritto suggerendo anche lui "Animal", dicendo che dopo averla ascoltata gli era rimasta in testa per giorni. Lui è molto bravo a capire l'impatto che avrà la nostra musica. Prima che uscisse "Blackjazz" nel 2010 aveva detto che "Fisheye" sarebbe stato il brano più apprezzato e così è stato. Lo stesso vale per "The One Inside" da "One One One": secondo lui era la canzone che sarebbe stata più bella dal vivo ed effettivamente amiamo suonarla. Tra l'altro lui ha prodotto anche "Antichrist Superstar" di Marilyn Manson ed è successa la stessa cosa. La label voleva pubblicare come singolo "Tourniquet", ma lui preferiva "The Beautiful People", che alla fine è diventata una delle sue canzoni più famose. Per questi motivi quando mi ha parlato di "Animal" mi sono fidato di lui, anche perché comunque piace molto anche a me e credo che sia ottima da quel punto di vista. Trovo sia una buona transizione dal sound precedente a quello nuovo, è una canzone abbastanza seria. Ovviamente può piacere o meno, ma è difficile dire qualcosa contro questo singolo, non è troppo heavy né troppo soft, è abbastanza sicura. Per il resto invece, con questo album ho voluto prendermi dei rischi, voglio che la gente quando lo ascolterà penserà: "Che diavolo sta succedendo?!"

 

jorgenshininglive

 

E proprio a questo proposito, ho trovato la conclusiva "Hole In The Sky" molto sorprendente in termini di sound. Puoi dirci qualcosa in più da questo punto di vista sulla canzone?

 

Sì, è praticamente una synth-ballad. La parte sul finale secondo me ricorda una via di mezzo tra Bay Watch e "In The Air Tonight" di Phil Collins. Mi piace tantissimo ed è una canzone per cui ho scritto prima la melodia e il ritornello, mentre ho pensato solo successivamente all'arrangiamento vero e proprio. Ho fatto decine di demo diverse, una era quasi country, un'altra sembrava una ballata dei Guns N' Roses, un'altra ancora era più dark ed elettronica e aveva il pattern che poi ho usato per la versione finale. Ho iniziato a lavorarci relativamente presto, poi l'ho messa un attimo da parte e l'ho ripresa alla fine, per capire come inserirla al meglio nel contesto dell'album.

 

Invece cosa puoi raccontarci sull'artwork dell'album? Personalmente mi piace tantissimo e trovo che rappresenti alla perfezione la musica. Sei d'accordo?

 

Grazie! Sì, sono d'accordo e lo adoro! Ci abbiamo lavorato tantissimo e ne abbiamo discusso per molto tempo. Non credo che potesse venire fuori un artwork migliore per "Animal" e comunque mi piacerebbe molto anche se fosse di un altro album.

 

Qualche settimana fa avete girato in Islanda il video per "Fight Song", che è stato pubblicato in questi giorni. Come sono andate le riprese?

 

Due anni fa abbiamo girato un video live di "Last Day" in Norvegia su una roccia sospesa a 700 metri di altezza e mi piaceva l'idea di farne un altro immerso nella natura, anche se in questo caso non live. Abbiamo usato dei cavalli per le riprese e credo che la canzone (abbastanza dark) e il video riflettano bene il paesaggio. Abbiamo lavorato con un regista islandese che quindi conosceva il luogo e siamo stati lì circa una settimana.

 

Tra poco invece sarete in tour. Cosa possiamo aspettarci da questi show? Puoi anticiparci qualcosa?

 

Suoneremo circa metà del nuovo album e il resto della setlist sarà composta dalle nostre canzoni più apprezzate e famose, come "Fisheye", "The One Inside", "The Last Stand" e tutti i pezzi che crediamo vengano meglio dal vivo. Saremo anche in Italia per tre date (a Milano, Roma e Calanzano, vicino Firenze). In passato abbiamo suonato diverse volte lì, sicuramente a Roma e Bologna, in un posto molto piccolo. Di solito ci piace suonare un location più grandi, ma anche i piccoli club possono essere molto divertenti. Non vediamo l'ora di tornare, i fan italiani esprimono sempre tantissime emozioni e la trovo una cosa fantastica.

 

jorgenstudioshining

 

A proposito degli show, c'è un concerto che hai visto da spettatore e ti ha cambiato la vita?

 

Sono stato a diversi concerti che mi sono piaciuti tantissimo. Tra questi sicuramente mi viene in mente quello di Marilyn Manson a Oslo intorno al 2006, è stato fantastico, sia lui che la band. Lo stesso vale per i Nine Inch Nails, li ho visti diverse volte e sono sempre al top, sia in studio che dal vivo. Poi anche i Metallica e diversi artisti jazz che sono stati molto importanti per la mia formazione musicale.

 

Oltre a cantare sei in grado di suonare bene molti strumenti. Ne hai uno preferito per qualche motivo?

 

Non saprei, ultimamente mi sto concentrando molto sul canto. Mi sono allenato duramente da quel punto di vista negli ultimi anni apposta per poter fare questo album, anche in vista dei concerti.

 

Come hai detto prima, in carriera avete attraversato diverse fasi musicali. Ma se qualcuno ti chiedesse una canzone che possa rappresentare al meglio gli Shining, cosa risponderesti?

 

Be', questo sarebbe un problema [ride, ndr]. Fino al 2005 facevamo jazz acustico, poi abbiamo aggiunto un po' di elettronica. Dal 2010 invece è iniziata la fase blackjazz, che è quello per cui siamo più famosi ed è durata fino ad ora. Non saprei come definire questo nuovo album, ma sicuramente è qualcosa di diverso. Da "Animal" la canzone che sceglierei è "My Church", trovo sia la più equilibrata. È aggressiva, melodica ha ottimi riff rock. Le altre invece sono più tendenti verso influenze specifiche. Dalla fase blackjazz invece direi "Fisheye", anche se è impossibile descrivere in una canzone tutto quello che abbiamo fatto in quegli anni [ride, ndr].

 

Ok Jørgen, questa era l'ultima domanda, grazie mille per il tuo tempo e per questa intervista!

 

Grazie a te! Ci vediamo ai concerti!




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