Avatarium (Marcus Jidell)
Si esibiranno il 27 settembre 2017 al Legend Club di Milano gli Avatarium, doom-metal band svedese oggi hard&heavy, freschi della pubblicazione del secondo full-length album "Hurricane And Halos". Per l'occasione abbiamo raggiunto telefonicamente Marcus Jidell, che si è rivelato pronto ad affrontare una nuova sfida.  
Articolo a cura di Pamela Piccolo - Pubblicata in data: 18/09/17
Ciao Marcus e bentornato su SpazioRock! Sono passati tre mesi dalla pubblicazione di “Hurricane And Halos”. Cosa pensi della reazione generale all’album? Ha incontrato, ad oggi, le tue aspettative?

Sì, penso siano state addirittura maggiori di quanto speravamo. Abbiamo avuto un grande riscontro dai fan e dai giornalisti. Abbiamo anche ricevuto un premio in Germania! Siamo estremamente orgogliosi dell’album e felici di vedere che i fan capiscono quello che stiamo facendo e che siano mossi dalla nostra musica. 

Sei in procinto di partire per l'“Hurricane And Halos Tour 2017”, il quale avrà inizio il 15 settembre 2017, e suonerete per la prima volta in Italia il prossimo 27 settembre. Come affronti questa sfida?

È da tanto che volevamo venire in Italia, quindi siamo molto contenti di suonare a Milano. Tutta la band è carichissima, abbiamo provato e ci siamo preparati per la migliore setlist possibile. Con il nuovo album abbiamo più canzoni e differenti: canzoni con molta energia, tempos… Abbiamo a disposizione una grande scaletta con brani heavy, dark e altri energetici, emozionali e dalle vibrazioni positive. Ne sono molto felice.

Cosa ti aspetti dal pubblico italiano e cosa può aspettarsi il pubblico italiano dal vostro concerto a Milano?

Penso che un pubblico sia generalmente molto emozionante. Nei paesi scandinavi, ad esempio, la nostra musica suscita un sacco di diverse emozioni, quindi penso sia adatta per l’audience italiana. Sarà molto importante e non vediamo l’ora di condividere questo momento con i fan degli Avatarium e di provare a portare questo livello emozionale a un piano più elevato. Tutto quello che vogliamo è condividere energia ed emozione. Credo che su questo si basi la musica.
 
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Tornando indietro nel tempo, vorrei sapere qualcosa di più in merito al vostro moniker. C'è un significato personale dietro, almeno per quanto ti riguarda?

Avatarium deriva da avatar, un semidio diventato qualcosa di più grande. Tutti gli uomini possiedono qualcosa di divino, dobbiamo solo trovarlo. Avatarium è un luogo in cui ci si può immergere profondamente, dove conoscere meglio se stessi e poter condividere gioie e dolori e molte differenti emozioni. È un luogo molto spirituale, ma che può essere umano. È un posto in cui abbandonare le tue emozioni, le tue differenti personalità, sai cosa intendo? Ecco cosa significa per me Avatarium. La cosa più magnifica è la condivisione. È come un chiesa metal. Abbiamo a che fare con emozioni e cose diverse sperimentabili nella vita, ma ci divertiamo anche. Ci incontriamo, parliamo, ci carichiamo di energia positiva e dimentichiamo il lunedì mattina, per esempio.

La maggior parte della gente crede che far parte di una band sia una cosa facile e favolosa e ignora il duro lavoro e i sacrifici che essa comporta. Quali sono le dinamiche all’interno della band? Cosa preferisci nel rapporto con i tuoi compagni di band?

Mentre essere un musicista in una band è ovviamente fantastico perché è una cosa che fai tutto il tempo e a volte vieni anche pagato, è difficile vivere di rendita. Io ho la fortuna di poterlo fare e ne sono molto felice. Apprezziamo davvero sempre il supporto dei fan che comprano i nostri album e il merchandise e che vengono ai nostri concerti. È estremamente importante affinché la musica possa vivere. Se la gente non lo fa la musica non può sopravvivere.
È anche estremamente importante avere un buon rapporto con i compagni di band perché si trascorre tanto tempo insieme. Io voglio e ho bisogno che tutti abbiano e investano potenza ed energia negli spettacoli, è per questo che siamo là fuori, che viaggiamo e trascorriamo tutto il tempo a incontrare il pubblico e a fare i migliori concerti in assoluto che i nostri fan possano vedere. Questo è quello che voglio sia dai miei compagni di band che da me stesso.  

Qual è stato secondo te il più grande successo della band negli ultimi cinque anni? Non mi riferisco solamente a una release...

Ogni volta che creiamo qualcosa sono orgoglioso. Ogni EP e ogni album che abbiamo fatto, ogni volta che viaggiamo per andare a suonare la nostra musica e incontriamo gente siamo smossi e toccati. È tutto legato a questo. Ogni piccola cosa che realizziamo deriva da una pianificazione e da tanto lavoro, quindi ogni volta che concretizziamo qualcosa ne sono orgoglioso perché è dura. E io devo farlo come devo respirare e mangiare, è il mio stile di vita ed è molto importante, naturalmente.  

Qual è stata la peggiore delusione nella tua carriera, se ne hai avute e se vuoi condividerle con noi?

Sai, ci sono stati tanti momenti di disappunto. Come musicista combatti affinché le cose a cui stai lavorando diventino qualcosa. Per essere un musicista e viverne la vita devi essere in grado di affrontare la prima delusione e di andare avanti, superare la seconda e andare avanti. Lo fai e all’improvviso dici “Wow, ha funzionato! Abbiamo creato una gran canzone, abbiamo fatto un grande album, la gente lo capisce”. All’improvviso tutto ha un valore. La vita è così. Io non ricordo nemmeno le delusioni, cerco sempre di andare oltre e fare cose nuove. Le gioie del suonare sono più grandi di qualsiasi altra cosa e le condivido con i miei amici, con Jennie-Ann e con i fan che vengono a vederci e con cui creiamo un meraviglioso momento. Ogni show è una serata speciale che non tornerà mai indietro. È una cosa molto bella ed estremamente potente. La vita è fatta di energie, anche per questo ne riversiamo tanta nella musica. Vogliamo sentire l’energia proveniente dal pubblico a cui noi diamo tanta musica. Quando la folla e la band donano tanta energia accade qualcosa di magico. Ne vale la pena ed è meraviglioso. 

Qual è stata, invece, l’esperienza più divertente in tour finora?

Ci sono un sacco di scherzi e di cose divertenti che accadono quando suoni. Un fatto davvero divertente riguarda un ragazzo che è andato dal nostro tastierista e gli ha chiesto di essere il padrino di suo figlio! Credo che l’episodio più buffo debba ancora accadere.
 
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 Dove vedi gli Avatarium tra dieci anni? 

Spero che avremo rilasciato album sempre migliori e che saremo diventati sempre più bravi. Che continueremo ad avere una connessione con il pubblico, che costruiremo altro insieme e suoneremo in luoghi sempre più grandi. Siamo ancora una band nuova, quindi speriamo tra dieci anni di fare quello che stiamo facendo ma più in grande. È quello che accade quando lavori duramente e noi siamo sempre preoccupati per i nostri concerti e tutto il resto.

Registrerete un live album in futuro?

Forse registreremo alcuni concerti, ma non ne siamo sicuri. Vedremo.

Se dovessi scegliere un artista a cui rendere tributo chi sceglieresti?

Ci sono tante band e artisti bravi in giro. Forse vorrei vedere una band come i Mastodon, che non ho mai visto dal vivo e che penso sia fantastica. Noi faremo qualcosa di diverso e di unico. Per noi è importante avere un nostro e unico sound. Se ascolti “Hurricane And Halos” non suona come nessuna altra band, quindi ritengo che anche noi abbiamo trovato il nostro stile. 

Prima di salutarci, vorresti lasciare un messaggio ai tuoi fan? Sono sicura che non vedono l’ora di vedervi sul palco!

Non vediamo l’ora di venire a Milano! Sarà l’unico show in Italia del “Hurricane And Halos” tour quest’anno, quindi dovete venire a vederci perché sarà l’unica chance per molto tempo prima di rivederci suonare. Venite a vederci, ci divertiremo, portate la vostra energia e noi vi daremo in cambio tutta quella che avremo per una grande serata insieme!



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