Junkstars (Max "Diesel" Malmquist)
Accaniti frequentatori di tour, schietti e diretti, i Junkstars stanno vivendo un momento favorevole a seguito della pubblicazione del loro terzo album "This Means War". In occasione della loro unica data italiana a supporto del tour dei Backyard Babies abbiamo avuto l'occasione di scambiare due chiacchiere con Max "Diesel" Malmquist, cantante e chitarrista della giovane band.
Articolo a cura di Stefano Torretta - Pubblicata in data: 16/11/15

"This Means War" è un energico album punk rock della durata di 30 minuti registrato in presa diretta in soli 5 giorni. Cosa ci puoi raccontare della sua scrittura e registrazione?

 

Quando abbiamo deciso di lavorare ad un nuovo album abbiamo pensato di fare qualcosa che ci piacesse nel modo più assoluto e credo che abbiamo trovato il nostro posto nel mondo della musica. Al momento siamo solo tre elementi. Quando abbiamo pensato e poi registrato l'album abbiamo voluto raggiungere le nostre radici, quello che ci piace nel profondo. Non credo che sia un album di puro punk, credo che vi siano delle influenze rock, ma rispetto al passato l'elemento punk ha assunto maggiore consistenza. Rancid, The Distillers, e band dal passato come i Ramones. L'elemento principale di quest'album è che ci siamo espressi liberamente facendo quello che più sentivamo e che avremmo voluto ascoltare da fan di questo tipo di musica. Credo che questo si riesca a sentire quando ascolti l'album.

 

La copertina di "This Means War" è a dir poco particolare. Sembra molto più in linea con una band power metal che con dei punk rockers come voi. Come vi è venuta l'idea di realizzarla in questo modo?

 

È stata una scelta obbligata. Abbiamo voluto scrivere un album con dei forti connotati per quanto riguarda i testi. Vogliamo cambiare il modo in cui la gente ascolta la musica nel 2015. Noi dei Junkstars ascoltiamo tanta radio e la musica che passa per l'etere è veramente pessima. Per questo abbiamo scelto "This Means War" come titolo dell'album. Non è una guerra fatta con le armi, ma è fatta per arrivare ad ottenere della buona musica. L'industria musicale è pessima. La musica è pessima. E questa è la nostra guerra contro le stronzate dell'industria musicale. Quindi quando guardi la copertina e vedi tutti gli alieni morti, quelli sono le vecchie pessime band, i vecchi pessimi management, i vecchi pessimi tizi dell'industria discografica. Così, come ho detto prima, ci vuole un ritorno alle origini, e questo è il modo che abbiamo scelto per condurre la nostra guerra! Ahahah (ride, ndr) In un modo non letale.

 

Quando pensi ai Junkstars, consideri la tua band più da studio o vi vedi in una dimensione più da palco?

 

Ottima domanda! Non ho mai pensato a noi come ad una band da studio, ma ora abbiamo trovato il nostro modo di vivere anche all'interno di uno studio di registrazione! Quando suoni come facciamo noi, quando hai una chitarra, un basso ed una batteria è dura riprodurre su CD alla perfezione il nostro stile, ma per quest'album siamo riusciti a catturare la nostra essenza. Siamo vivi, e se ascolti il CD lo riesci a notare, capisci che sta suonando una sola chitarra, che vi è un solo basso, una sola batteria e due voci. E nulla di più! Nessun effetto, nessuna chitarra aggiuntiva, è rock diretto che giunge inalterato su CD.

 

Voi ragazzi passate tantissimo tempo in tour, sia da soli che a sostegno di band più famose (per esempio i Backyard Babies quest'anno o le Crucified Barbara l'anno scorso). Dopo quattro anni e tre album quanto differisce la risposta del pubblico quando suonate da soli rispetto a quando aprite un concerto per altri?

 

Con i Backyard Babies abbiamo fortunatamente quasi lo stesso tipo di pubblico, quindi è veramente fantastico per noi. Quando abbiamo suonato con le Crucified Barbara credo che il pubblico fosse più orientato verso l'heavy metal. Questa è la parte difficile quando scegli con chi andare in tour. È la scelta giusta per noi, oppure abbiamo sbagliato completamente? Quando suoniamo per noi il pubblico è molto più punk. I Backyard Babies hanno lo stesso stile punkeggiante, ma con molto rock ‘n' roll ed una spruzzata di pop, pensa ai cori. Ma alla fine dovremmo essere abbastanza vicini in termini di pubblico. Almeno, lo spero! Ahahah (ride, ndr)

 

junkstars2015itw01Non è la prima volta che suonate in Italia. Nel 2014 siete già passati dalle nostre parti per tre date con le Crucified Barbara. Dopo questi show dal vivo pensi che vi sia una qualche crescita in quanto a fans dei Junkstars in ambito italiano?

 

Non te lo saprei dire. Non credo che l'Italia sia il posto giusto per noi al momento. Magari tutto cambierà dopo questa notte! Ci troviamo all'esterno di un grande locale e quindi spero di vedere molte persone più tardi durante il concerto. Quando suoni con band di un certo livello lo noti subito sui social media che vi sono dei cambiamenti. Quando abbiamo suonato con le Crucified Barbara, che sono molto famose in Francia, abbiamo avuto molto seguito da fan di quella nazione. Ma non sento questo legame con l'Italia, abbiamo un po' di seguito ma nulla di che. Spero che non sia colpa nostra! Ahahah (ride, ndr) Spero che sia una cosa italiana.

 

Quando voi tre siete sul palco non vi trattenete, siete molto energici e scatenati. Mantenete questa attitudine anche una volta scesi dal palco?

 

Sì, sì, sì. Bella domanda! Alcune bands sono più esplosive rispetto a noi, altre non lo sono. Noi siamo solo in tre ed abbiamo deciso di lavorare duro sul palco. Non è un semplice atteggiamento, è ciò che siamo veramente. Non possiamo cambiarlo, non possiamo fare di meglio, è dentro di noi. Matte e Tobias, con cui suono, è come se fossero miei fratelli. Matte sposerà mia sorella l'anno prossimo, quindi è una band di famiglia. Quando ci vedete, è ciò che siamo veramente. Molte band hanno questa cosa di mascherarsi, a volte è anche divertente. Mi piacciono i Ghost ma a volte è come vedere un circo. Non posso essere un animale ammaestrato che sta sul palco.

 

Quando giornalisti e fans si soffermano sulle influenze presenti nel vostro stile, distintamente provenienti da bands come i Ramones o The Clash, vi sentite onorati oppure dovrebbero soffermarsi un po' di più sulla vostra musica e non solo su alcuni elementi che la compongono?

 

Mi fa molto piacere quando dicono "hey, sembra molto di sentire The Clash o i Ramones!". Non posso comunque decidere cosa la gente riesce a sentire nella nostra musica. Alcune persone ci dicono "hey, la vostra musica è troppo pesante!" e noi "no, non è troppo pesante!". Ahahah (ride, ndr) Dovresti ascoltare qualcosa tipo i Cannibal Corpse. Quello sì che è pesante! Ahahah (ride, ndr). Non posso decidere quello che la gente vede nella nostra musica, ma quando dicono "hey, avete delle influenze provenienti dai Ramones, dai The Clash", ne abbiamo provenienti anche dai Backyard Babies, assolutamente. Tu puoi dire quello che vuoi. L'album è quello e le influenze sono quelle.

 

Avete pubblicato tutti i vostri tre album con la Despotz Record. Come siete entrati in contatto con questa etichetta?

 

È un'etichetta svedese, sono dei tizi veramente simpatici. In questo momento sono veramente contento di avere un'etichetta non troppo grossa, stanno facendo un lavoro veramente ottimo per quanto ci riguarda. Quando sei una band nel 2015, è molto importante dirlo, noi siamo solo io, Matte e Tobias, siamo noi che dobbiamo fare andare avanti le cose. Alcune etichette ti possono aiutare, fare qualcosa al posto tuo, ma siamo solo io e i miei due fratelli che dobbiamo fare andare avanti le cose. È molto importante che lavoriamo con i social media, con le nostre canzoni, con gli album, con le copertine, quando suoni in una band è importante che tu ti occupi di tutti questi aspetti e che lo faccia a modo tuo, secondo la tua visione. Solo dopo quel punto le persone attorno a te possono aiutarti.

 

 

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Vi seguono bene sia in Svezia che all'estero?

 

La Svezia è impossibile da gestire! Vi sono talmente tante band di ottimo livello nella nostra nazione. Vi è così tanto da ascoltare in Svezia che ormai abbiamo raggiunto il punto di saturazione! La gente ormai non si stupisce più: "ah, ok, un'altra band da ascoltare proveniente da Stoccolma...".

 

Insomma, non mi sembra proprio una situazione degli ultimi tempi! È dagli anni '80 che avete tante band di alto livello con cui convivere!

 

Ahahah (ride, ndr) Sì, sì! Ci sono così tante band che la gente non compra i CD. Quando invece andiamo in altre nazioni la gente ci dice "ah! Voi venite dalla Svezia! Che ficata! Adoro le band svedesi! Whooooooooooooo". Ahahah (ride, ndr). All'estero comprano molti CD. Ma siamo comunque riusciti a fare un magnifico release party a Stoccolma, veramente fantastico!

 

Visto che all'estero avete maggiore feeling rispetto alla vostra nazione, quali sono gli stati europei dove andate meglio?

 

Al momento credo che abbiamo molto seguito in Francia e Germania. Abbiamo anche un collaboratore che ci sta aiutando molto nel Benelux. La Germania ha accolto i Backyard Babies in modo favoloso, quindi speriamo di ottenere un ritorno di pubblico anche per noi! Al momento stiamo lavorando su un nuovo tour europeo solo a nostro nome o con un'altra band come co-headliner. Questo è il prossimo passo che dobbiamo intraprendere. Quando torneremo a casa da questo tour con i Backyard Babies avremo alcune nostre date in Svezia e poi penseremo ai festival estivi in giro per l'Europa dell'anno prossimo. Questa mattina ho avuto occasione di sentire che le radio statunitensi hanno iniziato a passare nella loro programmazione i nostri brani "Romance Of Death" e "Old Mans Dead House" provenienti dal nuovo album. Stanno passando su tantissime radio, è una cosa veramente folle, mi devo ancora riprendere dalla notizia! Potremmo iniziare a pensare di prendere un aereo ed andare a suonare là! Ahahah (ride, ndr). Non so... potrebbe essere un ulteriore passo in avanti se le nostre canzoni riceveranno ottimi commenti per i passaggi sulle radio statunitensi.




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