Nad Sylvan (Nad Sylvan)
Dopo una carriera in sordina, per Nad Sylvan arriva il momento di passare all'incasso: merito della collaborazione con Steve Hackett, ma anche del suo disco "Courting The Widow", un interessante concept di prog rock vecchia maniera che può vantare il contributo di nomi importanti come Jonas Reingold (Flower Kings), Doane Perry (Jethro Tull) e lo stesso chitarrista dei Genesis. Il cantante svedese ci ha regalato una interessante chiaccherata appena prima del concerto di Milano con la Steve Hackett Band, mostrando di avere vedute chiare e interessanti sulla musica di ieri e di oggi.
Articolo a cura di Luca Ciuti - Pubblicata in data: 26/10/15
SpazioRock...trattate metal, giusto?
 
Abbiamo iniziato con il metal perché sai com'è, è nel nostro vissuto, ma ci siamo allargati all'alternative, al prog  e persino al pop.
 
Anche la Century Media ha iniziato così, adesso si sta aprendo al prog rock...ho firmato per loro circa due mesi fa...
 
Come hai sviluppato il tema e le composizioni di "Courting The Widow"? 
 
Tutto è iniziato nel 2009 quando composi l'attuale la title track; il pezzo venne scartato dalla mia band di allora, gli Agents Of Mercy, perché non si sposava bene con quello che suonavamo al tempo. Decisi comunque di tenerla nel cassetto e la stessa cosa avvenne per  "The Killing Of The Calm", che inizialmente era il sequel di un pezzo presente sul secondo album degli Agents Of Mercy,alla quale ho deciso di cambiare le lyrics per meglio adattarla al concept di "Courting The Widow". Le altre canzoni sono state scritte fra al 2012 e lo scorso luglio a più riprese, soprattutto l'epica di ventidue minuti "Turn On The Other Side", ma buona parte del materiale è stata scritta tre anni fa e tutta nel giro di un mese. Il resto del tempo l'ho passato on the road e soltanto a dicembre siamo rientrati dal tour negli States. L'ultima canzone che ho scritto è stata "Ship's Cat" e ho impiegato due giorni appena, a luglio. Alla fine, la stesura dei pezzi è durata tre anni. Questa volta ho scritto tutto da solo, magari per il prossimo mi avvarrò dell'aiuto di qualcun altro.
 
Ci sono molti musicisti noti che ti hanno aiutato sul disco... 

Sul disco hanno suonato tre batteristi, c'è Gary O'Toole, anche lui membro della band di Steve, che  suona in quello che è il mio pezzo preferito, "Echoes Of Ekwabet", poi Nick Di Virgilio su tre canzoni e infine Doane Perry, che è stato già batterista dei Jethro Tull per circa trent'anni, e che ha collaborato con Tears For Fears e Genesis, lo conosco dal 2009 perché fece un tour americano con gli Agents Of Mercy...Jonas Reingold bassista dei Flower Kings su due canzoni, c'è anche Steve Hackett su tre canzoni, Roine Stolt su una canzone, e poi c'è il mio migliore amico Lars Drugge, senza dimenticare Annbjørg Lien, una straordinaria cantante norvegese. Credo di non aver dimenticato nessuno...

141102_shackett_sd8
 
Hai mai pensato a un disco di inediti con Steve Hackett, considerato che andate da anni in tour assieme? 

Mi verrebbe da darti di sì ma non sono nella posizione adatta a chiederglielo, deve essere lui a farlo perché questa è quella che si dice the english way ed è ciò che ho imparato lavorando per tre anni con un inglese, soltanto lui può farlo perché è il big name della situazione, io lo sto diventando un po' alla volta (ride) ma lui è leggenda, poi è chiaro che mi piacerebbe...magari su un disco dei Genesis, ah ah!
 
Come cantante trovi differenze fra il repertorio con Peter Gabriel alla voce rispetto a quello di Phil Collins?

Entrambi hanno la stessa età, sono di nove anni più vecchi di me e come me sono cresciuti ascoltando tanta musica soul, c'è un grande luogo comune attorno allo stile di Phil, per molti lui cantava esattamente allo stesso modo di Peter, ma se ascolti i primi dischi dei Genesis c'erano spesso due voci diverse e armonizzate che abbellivano il sound, c'era un gran lavoro di backing vocals, e ciascuna delle due voci aveva il suo stile. Phil ha stravolto il sound della band, il giovane Peter utilizzava molto più vibrato, ma Phil poteva vantare un'estensione vocale maggiore e un timbro più pulito, elementi che hanno allargato i confini del loro stile. Pensi sia una buona risposta (ride)?
 
Molto personale...qual è la tua canzone preferita dei Genesis da cantare e perché?

"Supper's Ready" perché c'è tanta diversità dentro, la puoi cantare con tonalità alta, tonalità bassa, forte o greve, è un capolavoro, senz'altro la mia preferita.

Tu sei svedese, giusto? Sei mai stato coinvolto nella scena metal o hard rock del tuo paese?
 
Non tutti lo sono in Svezia, mi piaceva l'hard rock nei seventies, Deep Purple, Uriah Heep e cose del genere, poi quarant'anni fa ho scoperto i Genesis e tutto è cambiato, con il progressive rock ho scoperto un genere più vario e fantasioso dell'heavy rock. Non mi piace suonare troppo veloce, o forse sono troppo vecchio per farlo.

C'è anche una scena prog piuttosto florida, dai Beardfish, ai Karmakanic e Flower Kings...

E' una scena in crescita, nella band abbiamo un valido esponente, Jonas Reingold appunto, che suona in due delle band che hai citato.

Sulla tua biografia c'è un episodio divertente accaduto quando hai fatto da special guest a Lionel Richie. Cosa ricordi?
 
Era il 1987 ed ero in una band chiamata One By One ed eravamo in giro da circa tre anni; un promoter cui piacevamo molto ci propose di aprire per Lionel Richie a Stoccolma e Goteborg, in venues di parecchie migliaia di persone a serata, durante il soundcheck la mia voce sparì così mi feci portare del whisky, parecchio whisky, giusto per rilassare un po' la voce, finchè salii on stage che ero completamente ubriaco...a quel punto la band cessò di fatto di esistere. Fu una catastrofe, una cosa abbastanza stupida a ripensarci, ma ormai appartiene al passato. Sono cresciuto (ride di gusto).

nadsylvan


Adesso stai suonando con musicisti prog rock old school. Che ne pensi del progressive moderno? O del prog metal?

Non lo ascolto molto a dir la verità, e lo dico con dispiacere, per quanto ho potuto sentire finora lo trovo troppo aggressivo e troppo poco groovy; vedi, a me piace il funk, e mi piace il sesso, a tutti piace il sesso, ma non a chi suona metal prog rock, sono tutti troppo quadrati...prendi i Jethro Tull, Ian Anderson ad esempio era un vero macho, era incredibilmente divertente e sexy on stage, devi portare fisicità nella tua musica, ci sono molti musicisti validi nel prog rock odierno, penso a uno come Steven Wilson che ha un gran talento ma...

E' un po' nerd...?
 
Più che nerd direi Emo, ecco la definizione giusta, hai presente, no? E lo dico nell'accezione più affascinante del termine; non mi fraintendere, è un musicista prolifico e non so davvero come faccia a trovare il tempo per tutti quei progetti...comunque non ascolto molta musica quando sono a casa, preferisco guardare film.

Hai in programma un tour per promuovere "Courting The Widow", magari nel 2016?

No, non ci sono programmi in tal senso, almeno per ora. Fino ad aprile sarò impegnato con Steve negli States e forse in Giappone, potrei imbarcarmi in un tour solista a patto di figurare come special guest di qualche nome importante, magari con un set di quarantacinque minuti. Penso che mi concentrerò sul prossimo disco che vorrei far uscire nel 2017, per "Courting The Widow" sono arrivato a lavorare fino a venti ore al giorno in studio di registrazione, che è una roba folle se ci pensi, senza contare il tutto lavoro che c'è alle spalle, come i video promozionali che puoi vedere sul mio canale YouTube. Meglio iniziare per tempo.



Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool