Rage (Peter "Peavy" Wagner)
Uscirà domani "Seasons Of The Black", ultima fatica in studio dei Rage. Abbiamo raggiunto telefonicamente Peavy, frontman della band, per parlarne in anteprima, in attesa di scatenarsi sotto il loro palco il giorno di Befana al Legend Club di Milano!
Articolo a cura di Federico Falcone - Pubblicata in data: 27/07/17
Ciao Peavy, grazie per la tua disponibilità e benvenuto su SpazioRock! Come te la passi in queste settimane?


Ciao ragazzi! Me la passo alla grande, è un buon periodo per me e per la band. Stiamo attraversando una fase incredibilmente creativa e a breve pubblicheremo il nostro nuovo album. È stata un'esperienza veramente appassionante!


Parlando di "Seasons Of The Black", vostro ultimo lavoro in uscita il 28 luglio, ti va di raccontarci qualcosa sul processo di songwriting? Vi ha portato via molto tempo?


La fase di scrittura non ne ha richiesto molto, in realtà. Prima del rilascio di "The Devil Strikes Again" avevamo pronte cinque nuove canzoni più alcune idee che poi sono finite su "Seasons of the Black". Si è sviluppato tutto in maniera molto naturale poiché non abbiamo fatto altro che unire i pezzi e dar loro una struttura. È un album che suona molto bene, statene certi! Tra l'altro, con la nuova line-up, riusciamo a produrre velocemente nuovo materiale, e questo non è un fattore da poco.

 

Rispetto ai dischi precedenti come si presenta "Seasons of the Black"? Vi sono delle differenze sostanziose? Avete introdotto degli elementi innovativi?


"Seasons of the Black' è diverso dagli altri, questo ve lo posso assicurare. E' un full length più naturale che dispone di caratteristiche tutte sue. Specialmente negli ultimi venti minuti il lavoro presenta più variazioni. Posso affermare che è tendenzialmente più epic.


Riguardo l'ultimo album: se dovessi scegliere una canzone da inserire in un vostro vecchio lavoro, quale sarebbe?


Domanda interessante. Beh, probabilmente sceglierei "Blackened Karma".


Cosa pensi della scena metal mondiale dopo la morte di diverse leggende?


Tutti prima o poi moriremo, è naturale! (ride ndr). Il mondo rock e metal è in evoluzione. Le nuove generazioni guarderanno al passato, anche a figure come Lemmy. La sua perdita è stata estremamente dolorosa ma, d'altronde, questo è il naturale corso della vita.


Continuando il discorso circa la scena metal, pensi che le generazioni stiano cambiando? Le nuove band saranno in grado di prendere il posto di quelle storiche?


Bella domanda! (ride ndr). Vedremo cosa succederà. Riprendendo il discorso circa Lemmy, posso sicuramente dire che nessuno potrà mai prendere il suo posto o, in ogni caso, quello dei Motorhead. Magari un giorno ci saranno nuove band che faranno la loro storia, ma non è facile. Ci vuole talento, passione e, soprattutto, costanza.

 

rageintervista2017interno

Parliamo di Marcos e Vassilios: qual è il loro ruolo nella band?

 

Marcos e Vassilios sono essenziali. Nonostante lavoriamo da poco insieme hanno capito al 100% la filosofia e il modo di lavorare dei Rage. Mi comprendono sia nella fase compositiva che in quella creativa e credono vivamente nelle mie idee e in questo progetto.


Dopo i tragici eventi degli ultimi anni, ad esempio l'omicidio di Darrell, la strage al Bataclan, e, in ultimo, l'attacco al concerto di Ariana Grande, pensi che sia caso di agire con decisione? Ti sei mai preoccupato per la vostra incolumità durante uno show?


Beh, il pensiero c'è sempre, inutile negarlo o far finta di niente. Ultimamente aleggia una strana aria di inquietudine. Personalmente credo che non bisogna farsi prendere troppo dalla paura anche perché la vita è già pericolosa di suo. Ad esempio, quante volte rischiamo quando siamo in macchina? Il senso del pericolo dipende da come lo si vive e lo si vede, per cui ritengo stupido non andare a concerti o a eventi organizzati in quanto il pericolo, in qualsiasi occasione, è sempre dietro l'angolo


Delle varie line-up dei Rage qual è quella che ti piace maggiormente?


Sicuramente questa! (ride ndr)


Secondo te, quali sono i migliori trio rock e metal della storia? Ad esempio ZZ Top oppure Motorhead...


Non ci sono tanti trio in circolazione nella scena metal e rock ma quelli presenti sono molto validi. Basti pensare ai Police o ai Rush, oltre a quelli che hai citato tu; sono band con una grande line-up.


Cosa riserva il futuro per i Rage? Per quanti anni continuerete ancora a suonare?


Noi amiamo quello che facciamo perciò ci auguriamo di suonare il più a lungo possibile fino a quando ne avremo le forze. Alla fin fine, nessuno sa cosa il futuro può riservarci.


Il prossimo 6 gennaio tornerete a suonare nel bel paese. Cosa ne pensi dell'Italia e della scena metal italiana? Abbiamo delle band valide che potrebbero piacerti?


Si, certo! Ad esempio i DGM. In generale l'Italia sforna sempre buone realtà! Inoltre, i fan italiani sono veramente educati e hanno un'ottima conoscenza musicale. Mi piace rapportarmi con gli italiani".


Ok Peavy, purtroppo il tempo a nostra disposizione è terminato. Grazie ancora per la tua disponibilità! Ti lascio le ultime parole per salutare i lettori di SpazioRock e i tuoi fan italiani.


Prima di tutto vi ringrazio per il supporto che ogni giorno ci date. Spero che il nuovo album vi piaccia e mi auguro di vedervi ai prossimi show che abbiamo in programma per il tour che partirà a gennaio. Ciao ragazzi, alla prossima!




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool