Pop Evil (Leigh Kakaty)
Risvegliarsi, andare avanti, apprezzare ciò che si ha: ecco cos'è "Up" per i Pop Evil. La band americana pubblicherà a breve il suo quarto album che porterà con sé alcune interessanti novità.
Articolo a cura di Giulia Franceschini - Pubblicata in data: 06/08/15

Mancano poche settimane all'uscita di "Up", il quarto album di studio dei Pop Evil, che sarà rilasciato il 21 agosto. "Up" rappresenta un nuovo capitolo per i Pop Evil, un nuovo modo di guardare a loro stessi, alla loro vita, a ciò che hanno ottenuto. Il primo brano estratto è "Footsteps": un mood gradevole, un ritornello che rimane in testa, e una frase che forse esprime il senso dell'album intero: "I'll take these footsteps/Go higher, go higher". "Footsteps nasce dopo un periodo della mia vita un po' turbolento. Sentivo il bisogno di ritrovare positività e forza di andare avanti. Si tratta di continuare, andare avanti nonostante le difficoltà. La mia vita era un casino nonostante con la band avessimo avuto un gran successo grazie a Onyx. A volte il successo non è così facile da gestire. Con questo arrivano anche altre considerazioni, anche economiche, che bisogna portare avanti. Ma non bisogna mai dimenticarsi che il punto di partenza è la band e le persone che la compongono. Volevo solo tornare ad apprezzare le cose che avevo, e godere di queste, piuttosto che pensare solo a quello che mi mancava. Volevamo godercela davvero, questa volta. Footsteps nasce da questa sensazione. È il pezzo più rappresentativo della mia vita e di quella della band in questo momento."

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La produzione di Up è stata affidata ad Adam Kasper, che ha lavorato tra gli altri con Pearl Jam, Soundgarden e Foo Fighters. "Era esattamente la persona che serviva alla band in quel momento". Un nuovo metodo di composizione ha portato a brani dalle sfumature meno oscure e cupe che avevano invece definito lo stile di Onyx. "Non entriamo in sala con un piano preciso. Di solito componiamo le parti da soli, poi le proponiamo agli altri. Questa volta c'è stato un tipo di processo compositivo completamente diverso, ci si trovava in studio e si faceva una jam dalla quale traevamo le idee migliori. C'è stata totale collaborazione da parte di tutti i membri della band. È stato pesante all'inizio, considerato il successo di Onyx, sentivamo la pressione di dover dimostrare ancora di più, dovevamo fare qualcosa di meglio, ed era una vera sfida. È vero che abbiamo perso un po' di quell'oscurità nel suono, ma Up è nato da un risveglio personale, rappresenta il nostro lato positivo. Il nostro sound sarà comunque ancora riconoscibile".




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