Steel Panther (Michael Starr, Stix Zadinia)
Trovarsi di fronte a due personaggi come Michael Starr e Stix Zadinia, rispettivamente cantante e batterista degli Steel Panther, non capita proprio tutti i giorni. Due autentici fiumi di parole, tra risate, volgarità e tanta voglia di divertirsi, che, dimostrando di stare al gioco e gettandogli in pasto di tanto in tanto qualche spunto di riflessione serio, non disdegnano di "uscire" per qualche secondo dal personaggio per parlare più approfonditamente della propria musica. Ecco dunque la chiacchierata (a tratti esilarante) poche ore prima del fantastico show all'Alcatraz di Milano. Argomenti? Il nuovo album "All You Can Eat", Katy Perry e le sue tette, i Kurt Cobain, "L'Ultima Cena" di Leonardo e tanto altro... Buona lettura (senza censura)!
Articolo a cura di Stefano Risso - Pubblicata in data: 11/04/14

Ragazzi è un piacere avervi qui con noi su SpazioRock, anzi con te Stix ci incontriamo per la seconda volta…

Stix: Ci siamo visti con voi l’ultima volta che siamo venuti a Milano, vero?

Esattamente, era una videointervista con te e Lexxi Foxxx…

S: Due anni fa, sì… Abbiamo avuto una relazione fantastica noi, vero?

Sì, l’intervista è stata davvero divertente e molto seguita dai nostri lettori, un grande successo, ad oggi ha superato le sedicimila visualizzazioni, per questo eravamo molto eccitati nell’incontrarvi ancora.

S: Siamo veramente felici di essere di nuovo a Milano… Guarda qui!
Michael: Questo hotel è davvero fantastico! Abbastanza distante da dove viviamo, ma splendido!

Questo se non sbaglio è l’hotel ufficiale dell’Inter, conoscete la squadra di calcio?

S: Certo!
M: È per questo che siamo qui!

concerti_steelpanther_alcatraz_21Bene ragazzi, direi basta coi convenevoli, cosa vi aspettate dallo show di stasera?

S: Credo di poter parlare a nome mio e dell’intera band, quello che ci aspettiamo per ogni show, incluso stasera è: un sacco di ragazze, bere, heavy metal, spandex, un sacco di capelli e la generosità di moltissime ragazze…
M: E divertimento!
S: Ovviamente, come potrebbe essere altrimenti!
M: Sarà così divertente che questo tipo di divertimento non può essere nemmeno immaginato, o misurato.
S: Bisognerebbe utilizzare un “divertimentometro”...

Comunque dovevate venire qui qualche settimana fa… C’era la settimana della moda a Milano e avreste potuto trovare un sacco di modelle in giro per il centro.

M: Credo che il nostro management non ha organizzato apposta in quel periodo, altrimenti non avremmo avuto la forza di suonare…

Anche se credo che il vostro ideale di ragazza sia diverso dalla classica modella molto magra, piuttosto vi vedo più vicini a una ragazza “Brazzers style”...

S: Una buona osservazione. Lexxi Foxx, lo vedi quel tizio alto laggiù che suona il basso? Ecco, lui preferisce modelle alte e magre, di sicuro lui non avrebbe potuto suonare qui durante la Fashion Week… Sarebbe uscito fuori di testa!
M: È il più alto all’interno della band e si porta dietro sempre ragazze altissime. Quando si presentano dopo lo show… “Hey come va?” (facendo finta di guardare e stringere la mano verso l’alto. Ndr) No, troppo scomodo.
S: Io non sono come lui. Preferisco ragazze che io possa toccare con piacere…

Con le forme giuste insomma…

S: Esattamente, sai a cosa mi riferisco…

Non posso che concordare ahah. Ragazzi, parliamo un po’ di musica, siamo qui per questo…

M: Musica?

Avete un concerto stasera!

M: Cazzo è vero, me l’ero scordato. Per fortuna siamo già vestiti…

Bene, “All You Can Eat”. Per prima cosa vorrei chiedervi riguardo il titolo dell’album e che relazione ci sia con la copertina. Sapete, in fin dei conti noi siamo nella città de “L’Ultima Cena” di Leonardo, non potevo non chiedervi qualcosa. È la versione Steel Panther de “L’Ultima Cena”...

S: Il significato dietro a tutto “All You Can Eat” non è soltanto cibo o soltanto figa, è rock and roll. In questo album c’è molto più di quello che potresti digerire con le tue “orecchie-stomaco”, musicalmente c’è molto di più di quello che potresti mangiare, per questo “all you can eat”. Ci siamo ispirati a “L’ultima Cena” perchè volevamo migliorarla… Nell’affresco originale non ci sono ragazze, non c’è molto cibo…
M: Non ce n’è proprio!
S: Sì non c’è cibo nell’originale, ti immagini una cena senza cibo? Ti siedi e domanderesti al tuo vicino: “Dove è finito il cibo?”
M: In realtà se lo stavano chiedendo.
S: Infatti, Gesù parlava, ma tutti gli altri se lo stavano chiedendo: “Ma dov’è il cibo?”. Quindi abbiamo cercato di rifare “L’ultima Cena” alla maniera degli Steel Panther.
M: Inoltre siamo in missione. Una missione spirituale in nome dell’heavy metal! Noi dobbiamo evangelizzare le persone, portare il metal alle persone, porre questa domanda alle persone: “Vuoi far parte dell’heavy metal o vuoi seguire una band che non è affatto cool”? Quindi l’artwork è fatto apposta per sbalordire le persone… “Wow, questa sì che è una band!”. Perchè è la verità, l’heavy metal è un modo di vivere, è bellissimo…
S: Come sei poetico!
M: Sì, sono innamorato!
S: Sei così sensibile…
M: Sì, seriamente… Per le ragazze, l’ho fatto solo per le ragazze! Hey guardatemi, sono un uomo normale, ma sono capace di fare l’amore in modo molto dolce, “the metal way”, e alle donne questo piace da morire!

 

concerti_steelpanther_alcatraz_20
 

 

Avete avuto qualche problema di censura per la copertina? È un’immagine sacra e in America si è molto sensibili su questo fatto…

M: È curioso il fatto che in tutte le interviste e conferenze che abbiamo fatto all’estero c’è questa visione degli Stati Uniti. Posso dirti che la nostra copertina sarà in bella mostra in tutte le catene, tipo Best Buy per intenderci, e non ci sarà alcun problema, non c’è alcun messaggio negativo in fondo. Non ci sono nudità, non ci sono droghe, e a parte tutto è davvero una bellissima immagine…
S: Davvero, splendida!
M: È estremamente famosa. Noi che viviamo negli Stati Uniti non abbiamo percepito questo “pericolo” come magari potevi pensare tu.
S: Beh ma Best Buy vende anche roba rap…
M: Davvero? Non lo sapevo…
S: Sì, non vedo perchè non dovrebbero accettare la nostra copertina.

Che caratteristiche ha il nuovo disco e cosa cambia rispetto al passato?

M: È semplicemente il meglio, del meglio, del meglio! Abbiamo cercato di scrivere meglio, di suonare meglio, di cantare meglio, è fantastico!

Ho letto che avete definito “All You Can Eat” molto più pesante di “Balls Out”...

M: Mmm… Potrebbe essere una versione più pesante di “Balls Out”...
S: Ma con canzoni differenti.
M: Yeah, con canzoni differenti. Abbiamo cercato di comporre canzoni abbastanza diverse dal passato. Personalmente penso che sia leggermente più pesante… Se posso dire mi sembra anche più “oscuro”, ma a volte è ancora molto divertente, eccitante e fantastico! È sempre molto difficile descrivere il tuo proprio lavoro, perchè per noi è semplicemente Steel Panther, è quello che facciamo. Sai, ho appena fatto un’intervista con un ragazzo che mi ha detto che il nuovo album è il nostro disco più leggero… Ma che cazzo!
S: Davvero? È proprio una cazzata, perchè questo disco ha dei riff davvero duri, i suoni più pesanti che abbiamo mai prodotto. Hai ascoltato il disco?

Sì, l’ho ascoltato un paio di volte per preparare l’intervista.

S: Ecco, allora saprai che la prima traccia è fottutamente pesante! Ma è anche molto vario, ci sono cambi di ritmo, ballate, singoli divertenti come “Party Like Tomorrow Is The End Of The World”, è molto vario, sono innamorato di questo disco.
M: Siamo davvero molto felici del risultato, inoltre è stato registrato in modo “old-school”. Chitarre, batteria, basso, voce, senza cazzate da studio, tutto fottutamente vero.
S: Ma nonostante tutto quando comprerai il disco e lo ascolterai, rimarrai contento, specialmente se ti sono piaciuti i nostri due album precedenti.. Non abbiamo pensato: “Dai proviamo, facciamo qualcosa di totalmente differente”... Ci saremmo annoiati. Amiamo l’heavy metal e questo è quello che abbiamo fatto.

 

concerti_steelpanther_alcatraz_28
 

 

L’importante è sempre metterci il cuore in quello che si fa, cercare di evolvere l’heavy metal, oggi, non avrebbe senso, almeno in queste sonorità non c’è più nulla da innovare…

M: Sì hai ragione, riguardo a questo non ce ne frega niente. Una volta che comprerai il disco potrai farti un’opinione. Potremmo continuare a dirti: “Sì è il più grande album di sempre, è fantastico, è spettacolare, ecc…”, ma alla fine quello che giudica e si fa un’opinione sei solo tu.
S: Poi mettiamo caso, uno legge che gli Steel Panther cominciano a fare qualcosa di diverso… Non avrebbe senso. Mi piace pensare che la gente continui a sostenere gli Steel Panther qualsiasi cosa succeda.

Beh tutti dei fan avranno sicuramente già ascoltato almeno i due nuovi singoli, avrete certamente ricevuto dei feedback…

M: Non sono piaciute ahah. No seriamente sono andate benissimo. Abbiamo cominciato a suonarle live e la reazione è stata incredibile.
S: Ad esempio abbiamo suonato “Gloryhole” in Australia e la gente sapeva già le parole a memoria e si è messa a cantare...

Ragazzi voi siete simpaticissimi e scherzate sempre in ogni risposta, ma per una volta facciamo una cosa seria al 100%. Come ho detto ho avuto modo di ascoltare il vostro album e bisogna dire che oltre al trucco, ai vestiti, all’atteggiamento, ai testi, ci sono davvero bravi musicisti, musicisti di talento…

M: Ti ringrazio.

Cosa vi sentite di dire a tutti quei detrattori che non si accorgono delle vostre qualità, che vi giudicano come l’ennesima copia della band degli anni 80?

S: È divertente, ci sono davvero persone così. L’unica cosa che mi sento di dire è: venite a un nostro concerto. Guardate che è tutto vero!
M: Oppure potremmo dire: “Non venite!”. C’è un pubblico per ogni tipologia di musica, un genere ne ha di più, un altro di meno. A chi odia gli Steel Panther non interessa se facciamo uscire un hit che raggiunge il numero 1 o il miglior disco del mondo, diranno sempre: “Odio quella band!”. Ma non c’è nulla che possiamo fare…
S: Però c’è una cosa tutti potranno pensare: o ami questa band o la odi. Mi fa piacere far parte di una formazione di questo tipo.
M: Questa è la cosa più importante, avere un forte impatto, una forte indentità. Noi raggiungiamo davvero le persone, il cuore delle persone…
S: E poi se non piaciamo a qualcuno non mi interessa… Che vadano ad ascoltare Britney Spears!

Beh probabilmente i detrattori non vogliono divertirsi a suon di musica.

M: Sì, è una questione di gusti. A qualcuno piace la pizza, a qualcuno non piace la pizza.
S: Cazzate, a tutti piace la pizza!
M: Ma era un esempio! Mmm vediamo… Pesce! A non tutti piace il pesce.
S: A me non piace il pesce.
M: Le acciughe. A me piacciono le acciughe.
S: Odio le acciughe.
M: Qualcuno le ama, qualcuno le odia. È come il jazz.
S: Non mi piace il jazz.
M: A te piace il jazz?

Si mi piace!

M: Ok, fantastico, ma voi due siete ancora amici.
S: Questo è importante, imparare a comunicare, un amante del jazz e uno a cui non piace il jazz.
M: Ti piace la musica classica?

 

concerti_steelpanther_alcatraz_4
 

 

Non sono un esperto, ma direi di sì. Cerco di ascoltare qualsiasi tipo di musica.

M: Ok, ti piace Katy Perry?

Mi piace Katy Perry ahaha

M: Ahah quindi non ti piace la musica di Katy Perry.
S: Mi piacciono le sue tette.
M: Quante persone ameranno Katy Perry?
S: Credo moltissime persone…
M: Però ogni tanto mi sento come Katy Perry… “No, si vestono come negli anni 80” e poi non ascoltano neanche la nostra musica.
S: Vaffanculo, non mi piace Katy Perry, mi piacciono solo le sue tette!

Preparando questa intervista mi è subito venuta in mente una scena del film “The Wrestler”, in cui Mickey Rourke dice: “I Guns, i Motley, i migliori, poi è arrivato Cobain quel frocio e ha rovinato tutto, volevamo solo divertirci!”. Vi rivedete in questo?

S: Kurt Cobain ha ucciso l’heavy metal?

No, ma sicuramente non faceva musica allegra, Rourke si riferiva al divertimento…

S: Penso che Kurt Cobain sia stato killer del divertimento, questo è sicuro. Non ha scritto canzoni allegre…
M: No, non era in un party, era più in un viaggio dentro se stesso. Che per noi è…
S: Vaffanculo!
M: Non voglio cantare dei miei sentimenti, voglio reagire ai miei sentimenti. Io voglio scopare e fare festa, voglio divertirmi, voglio provare sensazioni come (facendo finta di tirare su col naso… Ndr) “Yeah! Divertiamoci!”. Non voglio cantare (facendo una vocina stridula. Ndr): “Sento tanto dolore…” Chi cazzo se ne frega, affrontalo da solo.
S: Vai da uno psicologo!
M: Esatto.
S: Prenditi cura di te stesso, ma non produrre musica del genere!
M: Guarda i Pearl Jam, non possono più fare quella musica al giorno d’oggi, fanno musica completamente diversa…
S: They rock!
M: Sì lo so, ma gli Steel Panther di più!
S: Potremmo portare un po’ di “Steel Panther flavour” nella loro band...
M: Guarda gli Stone Temple Pilots, una band completamente grunge che ora fa rock alla Led Zeppelin, è pazzesco se ci pensi. Prendi i Soundgarden, continuano ancora oggi a fare la stessa cosa di sempre, ma non funziona, non accadrà più. Il grunge è morto da tempo, lasciate posto all’heavy metal!

Ora avrei quasi paura a farvi questa domanda perchè temo già di sapere la risposta: da dove traete ispirazione per le vostre canzoni?

M: Dai Nirvana!
S: Nirvana e Soundgarden ahaha

 

concerti_steelpanther_alcatraz_25
 

 

La vostra vita è così interessante come siamo ormai abituati a vedere in concerto o nei video?

S: Dai nostri viaggi, giriamo per il mondo e suoniamo davanti a platee sempre più grandi. Puoi startene pure da solo a casa, ma è più divertente girare il mondo e incontrare ragazze diverse in ogni città.
M: Hai mai sentito parlare di una band che si chiama Dokken?

Certo.

M: Quella è una grande fonte di ispirazione per me, amo quella band e credo che “Back for the Attack” sia stato fondamentale per me.
S: Io credo anche i Van Halen…
M: Sì, Van Halen numeri uno. Ma se dovessi citare una sola band, direi Dokken. Poi ovviamente ci sono altre fonti di ispirazione, tipo Pamela Anderson…
S: Ti faccio una domanda: preferisci Pamela Anderson o Raquel Welch?

Beh io sono cresciuto, in tutti i sensi, con Pamela Anderson…

S: Yeah amico mio!
M: Io invece tra le due preferisco assolutamente Raquel Welch! E ti dico perchè: lei non ha le tette finte! È tutta vera! Inoltre non si è scopata Tommy Lee…

A proposito di Tommy Lee: lo sapete che è venuto in Italia il mese scorso e ha suonato la batteria al Festival di Sanremo, un famoso festival di musica leggera/pop italiano, in “Nel Blu Dipinto Di Blu”, sapete quella canzone che fa: “Volareee”

S: E alla gente è piaciuto il brano?

Non saprei penso di sì, anche la platea a quel tipo di evento non è delle più giovani, sicuramente non sapevano chi fosse Tommy Lee…

S: Oh Tommy, oh Tommy…

Stix tu ti vedresti in un contesto simile, chessò suonare un genere totalmente diverso tra molti anni?

S: Magari tra vent’anni proverò a fare qualcosa di diverso, ma non tradirò mai l’heavy metal. Magari qualcuno vorrà fare una jam con me, non jazz!
M: Magari io potrei fare della Boheme, una Boheme metal…
S: In effetti ti adoro quando canti l’”Ave Maria”.

Ragazzi, credo proprio che il tempo a nostra disposizione sia finito. Michael, Stix, è stato davvero un piacere parlare con voi, in conclusione potete lasciare un messaggio a tutti i vistri fan che staranno leggendo l’intervista.

M: Per prima cosa voglio ringraziare per aver letto l’intervista, apprezziamo il vostro supporto, spero che vi piaccia il nostro disco, quanto a noi è piaciuto crearlo per voi.
S: E se non vi piace il disco, succhiatemi il cazzo!
M: Ma anche se vi è piaaciuto il disco…
S: Succhiatemi il cazzo! Ahahaha
M: Ci saranno un sacco di cazzi spompinati… Ahah

Pompini ovunque ahah! Direi di chiudere qui, grazie ragazzi!




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool