Twilight Force (Alessandro Conti (Allyon))
E' l'alba di un nuovo futuro per il dragone dal nome Twilight Force, a cominciare dal debutto di Alessandro Conti (alias Allyon) nel suo primo album con la band: abbiamo scambiato due chiacchiere direttamente con lui, sul suo ruolo di frontman e sul lavoro appena uscito, "Dawn Of The Dragonstar".
Articolo a cura di SpazioRock - Pubblicata in data: 19/08/19
Intervista a cura di Luca Barenghi. Si ringrazia Ludovica Iorio per la collaborazione.
 
Ciao Alessandro, bentornato su SpazioRock. Per la prima volta ti intervistiamo, dopo i Luca Turilli's Rhapsody e i Trick Or Treat, in una veste ancora più nuova: come membro, nonché frontman, dei Twilight Force. Innanzitutto come stai e come sta procedendo l'esperienza coi Twilight Force?


Ciao, sono ben contento di essere di nuovo qui. Sto molto bene, grazie! Con i Twilight Force procede altrettanto bene: l'album è finalmente disponibile al pubblico dopo tanti mesi di lavoro eincubazione... e poi vediamo cosa succede, siamo sulla rampa di lancio ormai.




Sei entrato nella band nel giugno dell'anno scorso, e da allora il tuo soprannome è diventato "Allyon": com'è nato?


Praticamente tutti i nomi dei Twilight Force riprendono un po' quelli originali degli elementi. Io vengo chiamato da tutti Alle, perché una cosa particolare è che in Emilia il nome Alessandro viene accorciato in Alle (mentre invece Ale indica solo Alessio). Quindi abbiamo ripreso il nome Alle e declinato in una cosa fantasy che suonasse bene, abbiamo buttato giù un paio di nomi... così. Mi fa strano ancora... però in Italia rimango Alle, dai!




Anche grazie alle tue passate esperienze, che apporto pensi di aver dato alla band grazie al tuo bagaglio di esperienze che hai avuto qui in Italia, ad esempio?


Credo che l'album presenti diverse sfumature nella voce: Christian [precedente frontman della band, ndr] è sicuramente un grande cantante e non è mai facile sostituire il cantante di una band in corsa... ancora di più con Lione ovviamente, perché era molto famoso e rappresentava 20 anni di storia dei Rhapsody. L'approccio al cantato è comunque simile, forse il mio è un po' più lirico/teatrale, quasi da musical, nelle tracce in cui è possibile, cosa che magari non è tanto usuale nel power metal tradizionale, ecco. I brani erano già tutti scritti, quindi a livello di songwriting il mio apporto è stato per lo più a livello di arrangiamenti, non di scrittura. Le linee vocali erano già scritte: ho trovato comunque la giusta armonia, la chiusura, oppure l'arrangiamento figo... però i Twilight sanno il fatto loro, suonavano già da dio. Io ho fatto del mio meglio, vediamo cosa salta fuori.




La prossima domanda è al contrario, cioè: che cosa sta dando a te di nuovo questa esperienza, in paragone alle precedenti?

Secondo me, a livello musicale, i Twilight sono una band con un incredibile potenziale. A differenza dei Rhapsody, nei quali sono entrato da sconosciuto (era già una band nuova, certo, ma comunque strafamosa perché c'era Luca dentro), in questo caso invece la cosa è un po' più bilanciata. Vengo già da 5/6 anni di album di alto livello, e loro sono una band in grande crescita. Sempre a livello musicale, l'album è molto figo: sono melodie che ovviamente si ispirano molto anche ai Rhapsody, quindi in alcune tracce o atmosfere vi si possono ritrovare alcuni elementi. Quindi non mi sono sentito spiazzato e, non cantando più con Luca, per me e per questo tipo di stile è una linea continuativa che altrimenti avrei dovuto lasciare un po' decadere perché lo stile è leggermente diverso.

allyon_02




Com'è stato il processo di stabilizzazione all'interno della band? Prima hai detto che l'accoglienza è stata molto buona: per il resto è andato tutto bene?


Conoscevo i ragazzi da anni perché ci siamo incrociati su diversi palchi, e loro da grandi fan dei Rhapsody avevano già espresso la loro stima sia per la musica che per me come cantante. Poi sono ragazzi della nostra età, è una band molto giovane, molto entusiasta e quindi hanno voglia di fare, di spaccare, hanno grinta ed è una cosa che fai più fatica a trovare in band più navigate, che giustamente fanno le cose di mestiere perché è già il loro lavoro da tanti anni.
 



Come ti sei approcciato e inserito all'interno del processo di composizione?


Quando sono entrato nella band, in realtà diversi brani erano già stati scritti, alcune demo già pre-prodotte... sono entrato in corsa. Secondo me almeno metà album è stato scritto con la consapevolezza che avrei cantato io quei brani, mentre prima erano generici sullo stile Twilight Force. Diciamo che ci sono brani in cui mi sento più a mio agio, altri in cui devo assumere il ruolo di esecutore. Però a livello di songwriting loro sono in linea con i miei gusti.




Ora una domanda un po' più particolare. Il vostro nuovo lavoro, pubblicato il 16 agosto scorso, s'intitola "Dawn Of The Dragonstar". Pensi che la quasi concomitanza dell'uscita del vostro album con il finale di una serie televisiva molto vicina ai vostri stili qual è "Game Of Thrones" possa dare nuova linfa vitale al genere power metal, magari avvicinare nuovi fan, soprattutto a livello di immaginario?


Come immaginario sì; forse dopo la Season 8 no, perché ciò potrebbe uccidere il Power Metal per sempre e in tutto l'universo...[ride, ndr]. Anche se devo dire che i Twilight Force non si rifanno granché a GOT ma più all'immaginario fantasy europeo generico come "Il Signore degli Anelli" di Tolkien, già prima che entrassi io. 
Effettivamente il mio look si rifà abbastanza a un Guardiano della Notte, pronto a difendere la Barriera... Non ne ho parlato coi ragazzi, e probabilmente non c'è nessuna volontà in questo, ma anche le atmosfere dei vari brani sono particolari molto diverse tra loro, e si potrebbero adattare volendo alle varie zone geografiche e continenti di GOT: potrebbe esserci il pezzo più mediorientaleggiante che richiama la penisola di Dorne, oppure "Hydra" è un pezzo più piratesco che potrebbe essere l'inno delle Isole di Ferro... Sicuramente un fan di GOT apprezzerà l'album nella sua interezza.



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La copertina del vostro nuovo album è opera di Kerem Beyit, grandissimo artista specialmente nell'ambito fantasy. Quali sono le caratteristiche che vi colpiscono maggiormente del suo lavoro?


"I draghi più belli li prendi!" [cit.] A parte gli scherzi, come hai detto tu è un grande illustratore fantasy, ma di un fantasy non troppo serioso, e questa è una particolarità: i Twilight Force a livello di immagine grafica e musicale non sono solo fantasy, come i Blind Guardian ad esempio, ma una via di mezzo tra il fantasy e il fiabesco, c'è un "effetto Disney" in alcune canzoni... Anche nella grafica sono presenti colori pastello che danno una particolare personalità all'interno di un tema utilizzato ormai in tutte le salse.



Il disco contiene, in linea con lo stile Power Metal, dei brani epici e solenni. Come arrivano i Twilight Force a questo risultato, a creare il giusto sound? 


Io purtroppo, non partecipando al songwriting, non posso rispondere più di tanto... però ovviamente molto lo fa l'orchestra, il corpo orchestrale della canzone è il punto dal quale si parte. Sia questo sia una linea vocale vincente; poi si costruisce tutto il resto. Però, soprattutto nel nuovo album, devo dire che la qualità e la mole delle orchestrazioni è molto maggiore rispetto ai precedenti, cosa che a qualcuno può far piacere mentre ad altri no. E' un tratto distintivo che qui è reso ancora più marcato e più personale.



Al momento avete in progetto un paio di show: ci potresti fare un breve recap?


Allora, qualche giorno fa eravamo al Summer Breeze in Germania e ad ottobre saremo al Full Metal Holiday in Spagna. Adesso come adesso non c'è tanto su questo fronte, perché siamo stati al 100% impegnati sulla nostra produzione che ci ha preso tanti mesi. In base ovviamente anche ai responsi, alle recensioni e alle offerte che ci arriveranno, sicuramente i primi mesi del prossimo anno ci sarà un tour.



Immagino che dopo mesi di studio siate anche ben curiosi di sapere la risposta del pubblico nei confronti dei vostri nuovi brani suonati live...


Be' ovviamente... è sempre così: quando lavori tanto su un album, non vedi l'ora di averne un responso.



Ultima domanda, non meno importante: ti va di lasciare un messaggio per i lettori di SpazioRock?


Un mega saluto a tutti i lettori di SpazioRock. Restate sintonizzati, veniteci a vedere live: ci divertiremo!



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