Within Temptation (Sharon Den Adel)
Per voltare pagina ci vuole coraggio. E bisogna dire che Sharon Den Adel di coraggio ne ha parecchio, anche per ammettere che l'immagine un po' gotica un po' angelica che ha reso famosi i Within Temptation negli anni d'oro del symphonic metal, oggi come oggi, le sta un po' stretta. E che il duetto con il rapper americano Xzibit, pomo della discordia del nuovo album "Hydra", non le fa dormire sonni tranquilli...
Articolo a cura di Alessandra Leoni - Pubblicata in data: 21/01/14

Ho il piacere di intervistare Sharon Den Adel, la frontwoman dei Within Temptation, mentre si divide - assieme al resto della band, ovviamente - tra le riprese di un nuovo vidoeclip e un servizio fotografico, prima di partire in viaggio da un capo all'altro dell'Europa per promuovere "Hydra". Per rompere il ghiaccio, la prima domanda (è una di quelle che ho sempre voluto farle, lo ammetto) riguarda proprio la "routine promozionale" che un artista deve affrontare ogni volta che si appresta a fare uscire un disco. C'è qualcosa che proprio non le piace? Beh... "Sì, non amo particolarmente i video e i servizi fotografici - non sono il mio pane quotidiano", ammette la cantante, immagine del gruppo sin dall'esordio, avvenuto nel 1997 con l'album "Enter". "Mi piace tenere sotto controllo tutto ciò che faccio, ma è dura quando hai una telecamera e sei costretta a guardarla ogni secondo che passa... Ammetto però che tutto questo è essenziale per la promozione di un album! Perciò lo faccio senza problemi".

withintemptation_intervista_2014_02Conversare con Sharon trasmette una sensazione di assoluta tranquillità - nonostante le difficoltà tecniche (maledette linee telefoniche!, ndr) - perciò iniziamo subito a parlare di "Hydra": qual è il collegamento tra il mostro dalle sembianze di serpente nella mitologia greca che dà il titolo all'album e i testi dei brani? "Pensiamo all'idra come ad una metafora dei grandi eventi che ognuno deve affrontare nel corso della vita. Scriviamo musica da 20 anni ormai, le persone potrebbero pensare che abbiamo deciso di trattare un tema originalissimo e mai visto prima d'ora, ma in tutta onestà volevamo semplicemente parlare della vita, guardandola attraverso diverse prosettive. Sai, stiamo diventando vecchi! (ride, ndr) Devi guardare l'Idra negli occhi, e affrontarla. Il titolo rappresenta anche la varietà musicale dell'album".

Ecco che, parlando della varietà di stili del disco, entriamo nel cuore della nostra conversazione con la cantante olandese. L'importante è fare le cose per bene, senza rimpianti e senza esitazioni, senza ripetere due volte lo stesso album. Per "Hydra" la sfida è stata proprio questa: suonare come un disco al 100% Within Temptation (come i classici album sinfonici della band: "The Silent Force" e "The Heart Of Everything"), nonostante le sue peculiarità. Come reagiranno i fan di vecchia data a quest'evoluzione? E cos'è cambiato nella scrittura dei pezzi in questi anni? "La verità è che con "The Heart Of Everything" abbiamo detto tutto quello che c'era da dire nel genere symphonic rock", afferma la Den Adel. "Per questo abbiamo deciso di mettere da parte quel genere di pezzi. Non avremmo potuto continuare in quella direzione, avendo dato il massimo all'interno di quei confini. Il nostro obbiettivo è sempre stato quello di cambiarestile da un album all'altro, superando i nostri limiti. Mentre scrivevamo "Hydra" abbiamo capito di poter fare tutto ciò che ci piaceva, qualsiasi cosa: dai brani uptempo alla voce rap all'interno di una canzone, oppure ricorrere al growl come abbiamo fatto in un paio di pezzi". E davvero Robert (Westerholt, fondatore, chitarrista dei Within Temptation e marito di Sharon, ndr) a cantare in growl? "Sì, è proprio lui! Anche se non ama molto il growl, a dire il vero. Essendoci parecchie collaborazioni nell'album, abbiamo pensato di reinserire questo elemento, anche perché sono parti molto piccole. Penso che lo faccia bene, e non mi importa quello che pensa del suo growl! (ride)".

Oltre all'ormai celebre duetto con Tarja Turunen su "Paradise (What About Us?)" e a quelli con Howard Jones su "Dangerous" e con Dave Pirner su "The Whole World Is Watching", l'attenzione è tutta puntata sulla discussissima collaborazione col rapper americano Xzibit per il brano "And We Run". "Devo ammettere che sono un po' ansiosa, lo stile di questa canzone è piuttosto diverso dal resto dell'album. Le canzoni in cui ho cantato con Tarja, Dave e Howard sono più ordinarie, diciamo, rispetto a "And We Run". Mi chiedo 'Oddio, chissà come reagirà la gente?'. Non essendo ancora uscito il dsico, sono un po' preoccupata. Ma mi fa piacere che alcuni addetti ai lavori abbiano apprezzato il nostro sforzo".

 

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Un altro aspetto importante di "Hydra" è la voce di Sharon, oggi molto più potente ed organica e lontana dai toni immacolati ed eterei di un tempo: "Sì, è verissimo. L'album è molto più diretto e vario, quindi ho dovuto capire come inserirmi al meglio in ogni pezzo. Per ognuno di questi ho cercato di infondere il maggior numero di emozioni possibili nella mia voce. E' un fattore importantissimo". Infine, passiamo a setaccio la produzione: "Abbiamo sempre avuto il controllo della nostra musica. Ovviamente abbiamo lavorato con un produttore, ma siamo sempre stati fianco a fianco. E' stato un lavoro di squadra, in un certo senso, anche se le decisioni finali spettano come sempre alla band. Avevamo un sound ben definito nella testa e abbiamo fatto il possibile per trasformarlo in realtà; alcune canzoni ci hanno fatto discutere, ma alla fine è andato tutto secondo i piani. "Hydra" suona esattamente come lo avevamo immaginato e siamo davvero soddisfatti del lavoro svolto".

Poiché molti fan italiani non aspettano altro, approfittiamo dell'ultima domanda e andiamo ad indagare sulla mancanza di date italiane nella prima parte del tour europeo già in programma: "Stiamo lavorando parecchio per partecipare ad un festival nel vostro paese. La prima parte del tour è già in programma; seguiranno i festival estivi e una seconda parte del tour nel 2014 (che presumo ci porterà negli Stati Uniti e in Canada, ma non in Europa). Vogliamo assolutamente tornare in Italia e suonare in qualche locale! Al momento siamo ancora in trattativa con i promoter". Incrociamo le dita, quindi, e speriamo di rivedere al più presto in Italia i Within Temptation.


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