Alice Cooper - No More Mr. Nice Guy Tour 2011 (MILANO)
14/10/11 - Live Music Club, Trezzo Sull'Adda (MI)


Articolo a cura di Daniele Carlucci

Dopo aver fatto tappa a Roma e Padova, il carrozzone di Alice Cooper si ferma a Trezzo Sull'Adda e porta all'interno di un Live Music Club gremito fino a scoppiare il suo famigerato “teatro degli orrori”. Che il pubblico sia quello delle grandi occasioni lo si capisce già dall'affollamento di macchine nel parcheggio, anch'esso sold-out, ma soprattutto dall'atmosfera elettrica che si respira dentro il locale. Almeno tre generazioni di fan attendono con trepidazione il cantante di Detroit per assistere al suo show unico e altamente scenografico.

Andando con ordine però, prima di arrivare all'esibizione di Alice Cooper si passa per quella dei britannici The Treatment, quintetto che nonostante la giovane età dimostra già di avere la giusta personalità per intrattenere a dovere la folla che scalpita per vedere il proprio idolo. Il gruppo di Cambridge suona un hard rock molto veloce e ritmato, con influenze southern, e in particolare ha capito che in questo genere se si agita il capo freneticamente, si corre a destra e sinistra in continuazione e si picchia come forsennati sugli strumenti, il coinvolgimento del pubblico è (quasi) sempre assicurato. E per i Treatment il compito è riuscito alla grande, visto che l'impressione che suscitano è ottima e la gente si diverte e partecipa attivamente battendo le mani a ritmo e intonando qualche ritornello.

Una volta terminato il concerto della band inglese, sale la febbre per Alice Cooper e, dopo i tempi tecnici richiesti per il cambio palco e per allestire la ricca scenografia, le luci calano e lasciano il campo all'intro recitato da Vincent Price che apre le porte a “The Black Widow”, in cui il vocalist americano veste per l'occasione il suo giubbotto “da vedova nera” dall'alto di una scalinata posta al centro dello stage. Dopo l'inizio bruciante seguono la violenta “Brutal Planet”, l'osannata “I'm Eighteen”, “Under My Wheels” e “Billion Dollar Babies”, con i “Cooper-dollari” sparsi al vento dal fioretto del cantante in versione spadaccino. Lo spettacolo deve ancora entrare nel vivo, ma la qualità del repertorio in cui Cooper può pescare è talmente alta che trovare cali o momenti di flessione è praticamente impossibile. Tanto per rimanere in tema la doppietta “No More Mr. Nice Guy” - “Hey Stoopid” è micidiale ed è subito bissata con “Is It My Body” - “Halo Of Flies”: nella prima canzone Alice entra in scena senza il famoso pitone, mentre nella seconda impugna il suo “scettro” e dirige l'orchestra prima di lasciare il finale tutto alla sua band, con l'assolo di batteria di Glen Sobel e la parte strumentale conclusiva eseguita trionfalmente dal bassista Chuck Garric e dal terzetto di chitarristi Tommy Henriksen - Steve Hunter – Orianthi. La straordinaria musicista australiana è quella che più catalizza l'attenzione del pubblico e dimostra ancora una volta di essere in possesso di una tecnica eccezionale: a 26 anni pochi possono scrivere nel curriculum di aver suonato al fianco di artisti dello spessore di Michael Jackson, Steve Vai, Carlos Santana e Alice Cooper. Tornando al concerto, il buon Vincent Damon Furnier si ripresenta indossando una giacca di pelle con la scritta “new song” sulle spalle per cantare la nuova canzone, appunto, “I'll Bite Your Face Off”, titolo impresso col sangue sulla camicia sottostante il giubbotto. “Muscle Of Love” fa da apripista alla parte più intensa e spettacolare dello show: in “Only Women Bleed” Alice porta sul palco la bambola di pezza a grandezza naturale della donna protagonista della sofferta ballad, trattata con dolcezza e amore, mentre nella successiva “Cold Ethyl” la stessa viene maltrattata, sculacciata e scaraventata a destra e a manca. A questo punto il cantante americano veste i panni del dottor Frankenstein e porta in vita la sua creatura mostruosa e gigantesca (“Feed My Frankenstein”), che inizia a vagare fra i musicisti per la gioia dei fan. “Clones (We're All)”, spassosa e allucinante, diverte il pubblico, che va in delirio poco dopo per la splendida “Poison”, cavallo di battaglia di Alice Cooper, conosciuto ormai anche dai sassi, e vero gioiello di hard rock melodico. Ecco che con “Wicked Young Man”, “Killer” e “I Love The Dead” va in scena lo spettacolo nello spettacolo, con il vocalist che prima uccide un fotografo che lo infastidisce, poi viene catturato e messo alla gogna; una volta consumata l'esecuzione capitale il boia prende la testa senza vita di Alice, la mostra alla platea e la scaglia via dopo aver staccato la lingua a morsi. Ora che il picco di teatralità del concerto è passato, il finale è dedicato a “School's Out”(resa stra-famosa tra i giovani anche dal videogioco “Guitar Hero”), nel mezzo arricchita anche dall'omaggio ai Pink Floyd con uno spezzone di “Another Brick In The Wall”. Sul suono della campanella la band saluta e si congeda, ma tutti sanno che manca ancora qualcosa: all'appello non è presente infatti “Elected”, che viene puntualmente cantata da un Alice Cooper versione politico, vestito con cappello e giacca argento e, sotto, maglia azzurra dell'Italia (che alla fine si scopre avere sulla schiena il nome “Cooper” e il numero 18) mentre sventola il tricolore. Chiaro che dopo uno show del genere il voto non gli si può proprio negare.

Finito lo sfolgorio di coriandoli e nastrini, con negli occhi ancora le immagini di ghigliottine, teste mozzate, e enormi mostri che si aggirano per il palco, rimane la consapevolezza di aver assistito, ancora una volta, a qualcosa che non può essere semplicemente definito solo come un concerto. Le esibizioni di Alice Cooper sono spettacoli teatrali macabri e oscuri, sfavillanti e divertenti, che abbagliano e ipnotizzano ogni volta come se fosse la prima.

Vincent Damon Furnier, 64 anni il prossimo 4 febbraio, attraversa ormai un perenne stato di grazia ed il suo “show degli orrori” continua a fare il giro del mondo portando come bagaglio uno degli spettacoli più belli che il rock possa offrire ancora oggi.

 

Setlist:

01. Vincent Price Intro
02. The Black Widow
03. Brutal Planet
04. I'm Eighteen
05. Under My Wheels
06. Billion Dollar Babies
07. No More Mr. Nice Guy
08. Hey Stoopid
09. Is It My Body
10. Halo Of Flies
11. I'll Bite Your Face Off
12. Muscle Of Love
13. Only Women Bleed
14. Cold Ethyl
15. Feed My Frankenstein
16. Clones (We're All)
17. Poison
18. Wicked Young Man
19. Killer
20. I Love The Dead
21. School's Out

Encore:

22. Elected




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