Killing Touch @ Tartaruga
16/10/09 - Live Club Tartaruga, Como


Articolo a cura di Gaetano Loffredo

Sono passati cinque mesi esatti dalla primissima esibizione in quel del Tempo Rock di Gualtieri (RE) dei Killing Touch, la creatura che il miglior cantante italiano in circolazione, Michele Luppi, ha ufficialmente fondato insieme ai due Mr. Pig Giorgio Terenziani e Michele Vioni dopo l’avventura quinquennale coi Vision Divine.
16 maggio 2009 - 16 ottobre 2009, 150 giorni che separano la data di Reggio Emilia con quella del Tartaruga di Como, locale storico che insieme al Black Horse Pub di Cermenate e al MotorockAs di Mozzate si sta attivando per promuovere adeguatamente la scena rock/metal nel comasco.


La breve prefazione mi consente di stilare una sorta di bilancio a consuntivo di questo primo periodo “on the road” dei Killing Touch, durante il quale, oltre ad aver assimilato per bene il disco d’esordio, abbiamo potuto conoscere e apprezzare i nuovi giovani talenti chiamati a completare il gruppo, trattasi di Davide Montorsi (chitarra) e Paolo Caridi (Batteria) ai quali si è aggiunto il tastierista Andrea Goldoni come turnista dal vivo, utile ad evitare l’incombenza dello strumento a Mr. Luppi.


Li avevamo promossi con riserva nella data “zero” del Tempo Rock, ma il giudizio, come più volte palesato all’interno dello stesso report, non poteva e non doveva essere definitivo poiché c’è stato il bisogno fisiologico di un allenamento specifico sul campo. Oggi, dopo lo show del Live Club Tartaruga e con tredici concerti all’attivo, possiamo tranquillamente affermare che i Killing Touch sono un gruppo unito e perfettamente amalgamato, spettacolare e disinvolto sul palco e allo stesso tempo preciso al millimetro sui rispettivi strumenti.
La setlist è sensibilmente ridotta rispetto al solito, un’ora e un quarto di esibizione è infatti il massimo concesso dai responsabili del locale. La formazione emiliana azzera pertanto i tempi morti e si lancia nella “dead zone”, cominciando a snodare i riff di “The Touch”, il brano simbolo di un album, “One Of A Kind”, che sta riscuotendo grande successo anche oltre confine (è di questi giorni la splendida notizia del mini-tour in USA).
Il pubblico fa in fretta ad entrare in sintonia col gruppo, anche coloro che generalmente giungono al Tartaruga per il dopo-show: “Mimicking Death” e soprattutto “The Danger Zone” (attualmente il brano prediletto di chi sta scrivendo l’articolo) centrano il bersaglio convincendo e coinvolgendo tutti i presenti. I dialoghi tra chitarre e basso sono ottimi, stupiscono metodicità ed eleganza di Montorsi, perizia e audacia di Vioni & Terenziani, così come sorprende la disinvoltura di Caridi alle percussioni che pare lavorare con i tre Mr. Pig da una vita. Goldoni rifinisce e Luppi incanta sempre e comunque: passi quella “The Perfect Machine” che necessita di qualche piccolo ritocco vocale per poterla reputare “perfetta” dal vivo, perfette sono invece le interpretazioni di “Falling Away” (che profuma di “Strive”), del lento “One Of A Kind” e della feroce “Walls Of Sympathy”. Merito anche di un locale che ha garantito, escludendo qualche fischio al microfono non appuntabile al gruppo, un’acustica eccellente. Il secondo e ultimo estratto dal repertorio Vision Divine si intitola “La Vita Fugge”, brano sì acclamato, ma non quanto la futuristica “Thy Will Be Done”, gioiellino progressivo che dal vivo riesce a guadagnare d’intensità. Chiusura coi bis di “Wheel Of Fortune” e di “Tommy’s Cane” e poi i saluti di rito con la netta sensazione di un pubblico che ne avrebbe goduto e voluto di più.


Resta la certezza di un’esibizione altamente professionale, di una crescita a vista d’occhio e di un repertorio squisito che va al più presto rinforzato con un nuovo album di inediti; se ne sente perfino l’esigenza. Ultimo pensiero va a Michele Luppi, un cantante stellare maturato dalle gioie e dai dolori del suo passato: lo split coi Vision Divine ci ha consegnato un artista deciso a guardare in avanti a testa alta assieme ad una compagine forte, coesa e già ben avviata sulla strada del successo. Rock On.

Fotogallery a cura di Donatella Lomma: cliccate qui o in alto per guardare le foto dell'evento.

SETLIST:

The Touch
Mimicking Death
The Danger Zone
The Perfect Machine
Falling Away
One of a Kind
Walls Of Sympathy
La Vita Fugge
Thy Will Be Done
Black Ice (base) + Wheel Of Fortune
Tommy's Cane




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