Sonata Arctica - The Days Of Grays Tour
25/11/09 - Palasharp, Milano


Articolo a cura di Alessandra Leoni

L'attesa è terminata e anche i Sonata Arctica, accompagnati dai Delain e dai Winterborn, sono approdati al Palasharp, piuttosto pieno per l'occasione. Questo è stato un bel traguardo per la power metal band finlandese, nonché un ottimo trampolino di lancio per gli olandesi Delain, al loro secondo concerto in Italia, e per i Winterborn.

 

Alle sette puntuali si inizia con i finlandesi Winterborn, heavy metal band, vagamente somigliante ai Dio, con decise influenze power. Un'esibizione piuttosto breve ed onesta, durata circa mezz'ora, adatta a scaldare il pubblico, che ha aspettato fuori dal Palasharp al freddo, in una giornata uggiosa e nebbiosa. Purtroppo, come quasi sempre accade alle band in apertura, il set-up dei suoni non era ottimale, ma la band finlandese ha saputo sopperire a questo difetto con una performance energica e di tutto rispetto.

 

sonataarctica_report_02E' il turno dei Delain, capitanati dalla talentuosa ed affascinante Charlotte Wessels, che salgono sul palco pronti a regalarci un concerto intenso, anche se anch'esso piuttosto breve. La maggior parte della setlist è incentrata sull'ultimo album "April Rain", senz'altro più rock ed accessibile rispetto al predecessore "Lucidity", dal quale sono stati proposti i brani "The Gathering" e "Shattered". 

Tutte le canzoni hanno goduto di un livello esecutivo molto buono e sono state tutte accolte calorosamente dal pubblico, specie "The Gathering", complice anche la bravura e la precisione a livello canoro della giovane Charlotte, che non ha sbagliato praticamente niente. Sicuramente, e sia chiaro che è solamente una battuta ironica, l'abbigliamento alquanto sbarazzino ha fatto il resto, nel catturare l'attenzione del pubblico maschile accorso, che non ha perso tempo ad intonare coretti circa le grazie della bella cantante olandese.
I suoni erano decisamente migliori rispetto ai Winterborn, sfortunatamente però, durante il secondo brano "Stay Forever" si è ammutolito tutto l'impianto per qualche secondo, dando vita ad una scena surreale, dove la band suonava senza emettere il minimo suono. Un grosso plauso al sangue freddo dei Delain, poiché hanno continuato a suonare, per non perdere la concentrazione e poter continuare lo show senza confusione od errori. Una band in decisa crescita che non ha avuto paura di affrontare il Palasharp, nonostante fosse solo al suo secondo concerto in terra italiana.

 

 

Con un po' di cuore in gola, si apre il sipario sugli attesi Sonata Arctica, con l'introduzione "Everything Fades To Gray" tratta dal loro ultimo disco "The Days Of Grays". La tensione era parecchia, perché le notizie circa le condizioni di salute di Tony Kakko, il cantante della band, non erano delle più rassicuranti.sonataarctica_report_01 In effetti, la scelta delle canzoni è stata fatta per non affaticare la voce del cantante: quindi niente brani storici dei Sonata Arctica, a tutto power, velocità ed acuti, ad eccezione di "8th Commandment" e "Full Moon", dove il cantante ha mostrato difficoltà palesi. Con buona pace dei fan che erano lì pronti a cantare a squarciagola ed a scatenarsi. E' stato dato ampio spazio all'ultimo disco, anche se occorre ammettere che le canzoni non hanno la resa che ci si aspetta in sede live: senza tutte le orchestrazioni, esse risultano meno corpose, più piatte ed anonime. Compresa la esaltata ed acclamata "The Last Amazing Grays".
Un'esibizione nel complesso condizionata dalla voce di Tony Kakko, con pochi pezzi veloci e ritmati, a favore di parecchi mid-tempo ed altri riempitivi come l'assolo di tastiera e di chitarra ed una frettolosa "We Will Rock You" fatta cantare praticamente al pubblico. Non ultimo, una band dalla presenza scenica un po' statica e freddina ed il buon Tony, nonostante la mancanza di voce, non ha fatto mancare piccoli intermezzi divertenti alla platea, che comunque ha accolto con entusiasmo la band finlandese.
In questa serata fiacca e problematica, non si può non citare l'apparizione di Charlotte dei Delain a duettare con Tony Kakko nella bellissima "Last Drop Falls", dove la cantante olandese ci ha regalato una performance emozionante e toccante, quasi la canzone fosse stata scritta per lei.
Dunque il gruppo finlandese è rimandato, perché dai Sonata Arctica ci si aspetta ben altro che spettacoli quasi privi di grinta ed energia. Speriamo di rivederli in futuro con un Tony Kakko in forma smagliante.



Setlist Delain:

 

1. Invidia
2. Stay Forever
3. The Gathering
4. Go Away
5. Virtue and Vice
6. Shattered
7. Control the Storm
8. Nothing Left

 

Setlist Sonata Arctica:

 

1. Everything Fades to Gray (Intro)
2. Flag in the Ground
3. Paid in Full
4. Caleb
5. The Last Amazing Grays
6. As If the World Wasn't Ending
7. Full Moon
8. Last Drop Falls
9. Juliet
10. Keyboard-Solo / Guitar-Solo
11. Replica
12. 8th Commandment
13. We Will Rock You (Queen cover)
14. Don't Say a Word
15. Vodka / Everything Fades To Gray (Outro)

 

Si ringraziano Stefano Palmas e Rik Boersema, tourmanager dei Delain, per la loro gentilezza e disponibilità.




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