Blink-182 European Tour 2012
03/07/12 - Mediolanum Forum, Assago (MI)


Articolo a cura di Alessandra Leoni
Il caldo afoso che regna su Milano non ferma le migliaia di persone che si apprestano a stipare il Mediolanum Forum di Assago per il concerto dei Blink-182 e dei The All-American Rejects, band che va ad aprire la serata.


Finalmente, è il caso di dirlo, il pubblico acclama con molto calore anche una band di supporto e si lascia intrattenere dall'esplosiva vivacità del cantante e bassista Tyson Ritter. La band dell'Oklahoma in tre quarti d'ora scarsi carica i presenti a molla, con una decina di brani frizzanti ed energici, partendo dall'irriverente "Dirty Little Secret" - d'altronde, se si apre per i Blink-182 essere deprimenti sarebbe quanto mai fuoriluogo - per finire con la meravigliosa "Gives You Hell", forse uno dei brani più attesi dal pubblico, in questo breve ma soddisfacente set, anche a giudicare da come viene cantato a piena voce da tutti.


Le luci si spengono alle 21.30 passate e gli schermi accanto e dietro al palco si illuminano. Il trio, formato da Mark Hoppus, Tom DeLonge e Travis Barker giunge e dà fuoco alle polveri, per ventidue brani che vanno a coprire in buona parte la nutrita discografia dei Nostri. Fortunatamente, non mancano i veri e propri cavalli di battaglia come "The Rock Show", "What's My Age Again?", "All The Small Things", "First Date", "Always", "I Miss You", dove gli accorsi letteralmente impazziscono, cantando gioiosamente e spintonandosi allegramente, in un pogo in nessun modo pericoloso per gli altri, lanciandosi di tanto in tanto pure dell'acqua fresca, data la calura infernale. A parte i cari e vecchi classici, c'è da notare che pure le canzoni dell'ottimo "Neighborhoods", ovvero "After Midnight", "Ghost On The Dancefloor" e "Wishing Well" rendono bene, pur essendo più oscuri ed in qualche modo cupi, rispetto alle atmosfere degli altri brani.

Al di là delle canzoni, vale la pena spendere qualche parola per l'ottimo - forse il migliore che la sottoscritta abbia visto ultimamente - impianto di luci e di schermi, i cui giochi e video variavano di canzone in canzone - imperdibili le banane su sfondo rosso in "First Date". Istrionici come sempre Tom e Mark, che fanno ridere la platea con i loro siparietti, specialmente quando un fan lancia sul palco un portafoglio e i due lo esaminano, non trovando soldi, né un documento d'identità, ma soltanto una carta di credito e... due condom - lo sfortunato possessore si è dimostrato previdente e coscienzioso - che i musicisti confiscano prontamente, tra le risate generali. Quello che è stato veramente bello da vedere, comunque, è stata proprio la voglia di divertirsi in maniera sana e scanzonata, sia da parte dei Blink-182, sia da parte degli accorsi. Ed in qualche modo, siamo tornati un po' tutti ragazzini delle medie e del liceo, mentre risuonavano, per esempio, le note di "All The Small Things". E sembra incredibile come queste canzoni, sepolte da tante altre nel corso della nostra adolescenza, siano riuscite a riaffiorare, facendoci cantare ogni singola parola, ogni singolo ritornello nuovamente, come se non le avessimo mai scordate.

E sulle note di "Family Reunion" il concerto si chiude, lasciando una vera e propria carica di adrenalina in tutti i presenti. I Blink-182 non saranno stati perfetti da un punto di vista vocale - e dato il genere che suonano, la tecnica non è di certo una priorità - ma sono riusciti a far divertire il proprio pubblico, e forse è proprio questo l'aspetto più importante per chi si esibisce dal vivo.




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