Seether - European Tour 2012
29/11/12 - Live Club, Trezzo sull'Adda (MI)


Articolo a cura di Alessandra Leoni
Affrontare il traffico di Milano - e dell'hinterland - enormemente più consistente, a causa dello sciopero dei mezzi pubblici, affrontarlo all'ora di punta e soprattutto in condizioni di salute per nulla ottimali, è un'ottima palestra che forgia il carattere e la capacità di sopportazione delle avversità. Ma affrontare tutto questo, per andare a vedere gli Heaven's Basement e i Seether, ricredersi pienamente soprattutto su questi ultimi, dato il non esaltante ultimo disco, ha un che di enormemente soddisfacente.


Si giunge così al Live Club di Trezzo, nel quale ci si rifugia prontamente, perché da quelle parti l'arrivo dell'inverno si fa sentire molto di più che in città, si mangia qualcosa e si attende l'inizio della serata, dove ritroviamo i britannici Heaven's Basement, che avevamo avuto il piacere di conoscere - intervistare - e vedere in azione non più tardi dello scorso 7 Ottobre, quando si sono esibiti con gli Halestorm ed i Zico Chain ai Magazzini Generali. Non cambia nulla nella sostanza dell'esibizione, anche perché i Nostri hanno solamente 2 EP all'attivo e un debut album in arrivo, ma ci sentiamo di dire che la qualità e la godibilità sia stata nettamente maggiore rispetto al mese scorso, complice sicuramente anche l'acustica del locale.


Ma eccoci di fronte alla piacevolissima sorpresa della serata, ovvero i Seether. Per chi scrive, erano una realtà ben nota sin dai tempi di "Disclaimer II", al di là della tanto chiacchierata relazione tra il frontman della band, Shaun Morgan, ed Amy Lee degli Evanescence, oramai finita da tempo. Malgrado la qualità e l'energia di album, come quello nominato poco più sopra, o il successivo "Karma And Effect", il dubbio che fossero convincenti in sede live era rimasto, complice anche, da un punto di vista strettamente musicale, la netta somiglianza tra la voce del cantante sudafricano e quella del leggendario Kurt Cobain. Lieta di esser stata smentita, perché Shaun Morgan ha regalato un'ora e mezza abbondante di spettacolo serratissimo, con poche pause, pochissimi cali di rendimento e buona varietà nella scelta dei pezzi - immancabile "Broken", in una versione rimaneggiata, a causa della mancanza di Amy Lee, per ovvi motivi; la scaletta, poi, era molto concentrata sul nuovo album, "Holding Onto Strings Better Left To Fray", decisamente più carico ed energico rispetto alla versione in studio, se scelte le canzoni giuste, il già citato "Disclaimer II" e "Finding Beauty In Negative Spaces". Non mancano le cover, con un'ottima versione di "Change" dei Deftones (in altre date era stata proposta una cover dei Nirvana, "You Know You're Right") e non mancano le emozioni con un momento acustico solo per Shaun e la sua chitarra, che ammalia i fan con "The Gift" e questa è stata sicuramente un'occasione in più per godersi la bella voce del frontman. La chiusura è quantomai azzeccata con "Fake It" ed una grintosissima "Remedy", per congedarsi dai fan italiani con una scarica di adrenalina in più.


Che dire d'altro, se non che la band sudafricana è meritatamente e piacevolmente promossa? Un live davvero energico e convincente nella sua semplicità - a volte bastano tre persone su un palco, senza alcuna scenografia, per fare molto di più di formazioni più nutrite e dotate di un comparto scenografico molto ricco - ma che si ricorderà con molto piacere nei mesi a venire. Grazie!




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool