Amaranthe - The Invincible Tour 2014
26/03/14 - Live Music Club, Trezzo sull'Adda (Mi)


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Marco Pastorino

 

Finalmente arriviamo alla fatidica e attesissima serata. Primo show da headliner per gli Amaranthe nella nostra penisola, ed il risultato finale è sotto gli occhi di tutti. Gli svedesi hanno avuto un successo senza precedenti in appena 3 anni dalla loro formazione: li avevamo lasciati appena un anno fa con un tour da supporto insieme agli Stratovarius ed appena un anno prima insieme ai Kamelot, ma ora le carte sembrano essere cambiate notevolmente.

 

Fin da subito il concerto al Live Club di Trezzo, riscuote una buonissima affluenza (alla fine della serata, si conteranno 350-400 persone); i primi ad entrare onstage sono gli svedesi Smash Into Pieces, autori di un ottimo modern metal con influenze tanto care all'alternative rock di stampo tedesco (chi ha detto Rammstein?) , fino ad arrivare a paragoni alla stessa band headliner della serata.

 

A pochi minuti dal loro show, ecco entrare in scena i Deals Death; direttamente da Goteborg, ci propongono un death melodico che si discosta un pelo dalla proposta della serata - sicuramente sarebbero stati più abbinabili ad uno show degli Amon Amarth , visto lo stile sul palco del cantante - ma il pubblico italiano apprezza e non poco. Tolti un paio di problemi di audio, il concerto procede a gonfie vele e la band, anch'essa su Spinefarm, conquista totalmente lo stage.

 

amaranthe_intervista_2013_02Dopo 40 minuti scarsi, arriva il momento di vedere una delle band più seguite degli ultimi anni; dopo averli visti per i festival di tutta Europa con risultati non esaltanti, non ci aspettavamo sicuramente un concerto del genere. Fin da subito notiamo quanto i 5 svedesoni, accompagnati dalla bella Elize Ryd, siano totalmente in palla, vuoi per l'affiatamento ormai totale visti i numerosi tour e vuoi per il calore che il pubblico italiano sembra donargli ad ogni canzone.

 

Si parte alla grande col trittico vincente "Future On Hold", "1000000 Lightyears" e "Leave Everything Behind", con alcune tra le esecuzioni migliori che Olof Morck alla chitarra avesse mai fatto in tutti i concerti visti finora. Il nuovo singer Henrik Englund , sostituto definitivo del dimissionario Andy Solvestrom, mostra gran carattere fin da subito e riesce a conquistarsi fiorde di fan dal primo contatto col pubblico. Naturalmente però, l'arma più potente degli Amaranthe rimane la bravissima Elize che al solito riesce a destreggiarsi in maniera assoluta tra le parti più intricate e le voci più alte all'interno degli 80 minuti di concerto: ad ogni minimo accenno verso le centinaia di persone presenti, tutti sembrano andare in totale fibrillazione. Quando arriviamo a metà show, gli Amaranthe tirano fuori dal cilindro di seguito tutti i loro singoli, a partire da "Hunger", fino alle ballad "Burn With Me" e "Amaranthine" dove la singer viene totalmente sommersa dalle voci fuori campo. Appena il tempo di tornare in stage (dove i 3 strumentisti accennano una "Sad But True" di metallica memoria), e la serata si chiude con i due cavalli di battaglia "Invincible" e "The Nexus".

 

Un totale trionfo per la band, che in appena 3 anni è riuscita a costruirsi un mostruoso numero di fan in ogni parte del globo. Una delle sorprese più grandi in assoluto nella scena melodic metal, in attesa del terzo album, già annunciato per il finire del 2014.




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