I Dillinger Escape Plan stanno portando in giro per l’Europa e l’Italia il loro ultimo tour e si vede. Si vede perché la Zona Roveri di Bologna è gremita già dall’apertura porte, nonostante l'alta temperatura all’interno del locale che collide con la fresca serata estiva all’esterno. Il pubblico, scaldato dalle band Zeus e Ovo, è totalmente concentrato dentro il locale quando, puntuali alle 22:30, i Dillinger si presentano sul palco, carichi come non mai.
Le danze si aprono subito con "Prancer", impostando immediatamente il ritmo di tutto lo show; la risposta del pubblico non si lascia attendere e si scatena subito un pogo serrato, mentre Greg Puciato e i suoi fanno esplodere tutta la loro energia.
È uno show senza un attimo di respiro, con i Dillinger che spaziano ampiamente nella loro discografia, indugiando maggiormente sui pezzi più recenti come "Hero of the Soviet Union", "Limerent Death" e "Symptom of Terminal Illness".
Questa è una delle due pecche del concerto degli statunitensi alla Zona Roveri (che però è in linea con le precedenti performance della band durante questo tour): essendo un tour d’addio, ci si sarebbe aspettato qualche “regalino”, qualche chicca dal passato e una scaletta più variegata, mentre i brani degli ultimi lavori dei Dillinger Escape Plan sembrano farla da padrone sulla proposta generale dei loro concerti.
L’altra pecca, che però potrebbe essere giustificata, è la durata dello show: 16 pezzi totali per poco più di un’ora di concerto. La giustificazione, come si diceva, può essere trovata nel fatto che si è trattato di un’ora ad altissima carica di energia e brutalità, come solo un gruppo di maestri del genere come i Dillinger Escape Plan possono fare.
Ma a parte questi due appunti che lasciano un leggero retrogusto amaro ai fan della band, lo show dei Dillinger Escape Plan è un concentrato di adrenalina, potenza e tecnica che fa tremare i muri della Zona Roveri.
I brani si susseguono uno dopo l’altro, senza tregua, da "Panasonic Youth" a "Farewell, Monna Lisa", e con la tripletta finale dell’encore "Good Neighbor", "Sunshine The Werewolf" e "43% Burnt", veri e propri classici, il pubblico va letteralmente in delirio.
Quello dei Dillinger Escape Plan è quindi un degno saluto al pubblico italiano che li ha sempre seguiti con passione e dedizione e che, nel profondo, spera ancora che si tratti solo di un arrivederci.
Setlist
Prancer
When I Lost My Bet
Black Bubblegum
Milk Lizard
Panasonic Yough
Surrogate
Symptom of Terminal Illness
Weekend Sex Change
Hero of the Soviet Union
Nothing To Forget
One of Us Is The Killer
Farewell, Monna Lisa
Limerent Death
Encore
Good Neighbor
Sunshine The Werewolf
43% Burnt