Explosions In The Sky - 20th Anniversary Tour
06/02/20 - Fabrique, Milano


Articolo a cura di Mattia Schiavone

Non è da tutti raggiungere il traguardo di 20 anni di musica insieme, ma gli Explosions In The Sky, sono stati capaci di distinguersi fin dai primi lavori, costellando la carriera di successi, senza mai calare di qualità e numeri. La formazione texana può ormai contare su una vasta fanbase, che l'ha portata ad essere una delle più famose band post rock dell'intero globo. Per festeggiare questo anniversario, la band si è imbarcata in un tour celebrativo, a 4 anni di distanza dall'ultimo lavoro in studio "The Wilderness", che ha toccato l'Italia per due appuntamenti imperdibili, tra cui quello di Milano di ieri sera.

 

Seppur in versione ridotta, il Fabrique si può dire colmo quando, senza nessun musicista ad aprire la serata, gli Explosions In The Sky salgono sul palco e, prima di iniziare a far parlare i proprio strumenti, si concedono un breve discorso di presentazione e ringraziamento in italiano, accolto con grande entusiasmo dai presenti. Lo show viene inaugurato dallo scalpitante basso di "A Song For Our Fathers", seguita a ruota da una fantastica "Yasmin The Light", su cui la nebbia che avvolge i musicisti si tinge di un magenta danzante grazie ai fari posti ai lati del palco.

 

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Gli album pubblicati nella band nel corso della carriera vengono ripercorsi con diversi estratti da quasi tutti i lavori. La setlist si snoda infatti attraverso l'intero repertorio dei texani, senza sbilanciarsi verso nessuno degli album. In questo modo gli Explosions In The Sky, offrono un vero e proprio viaggio attraverso tutta la propria produzione. Il pubblico estasiato rimane quasi ammutolito: un silenzio religioso fa da contorno alla performance dei cinque e solo tra un pezzo e l'altro, gli applausi e le urla di approvazione riempiono l'aria elettrica del Fabrique, sostituendosi alle note catartiche.

 

Dopo un inizio delicato, le prime distorsioni lancinante vengono prodotte da "The Only Moment We Were Alone", tratta dal capolavoro "The Earth Is Not A Cold Dead Place", l'album simbolo della band e pietra miliare del post rock d'Oltreoceano. Le fasi più tempestose dello show proseguono con "Greet Death" e "Catastrophe And The Cure", prima di un'emozionante perfomance di "Your Hand In Mine", tra i pezzi più attesi della serata. I cinque pennellano note negli occhi e nella mente dei presenti utilizzando tutta la tavolozza di colori ed emozioni a propria disposizione. A partire dalla batteria di Christopher Hrasky, colonna portante e cuore di ogni pezzo, le canzoni pulsano insieme al basso ed esplodono nelle distorsioni emesse dalle tre chitarre presenti sul palco, attraverso alti e bassi colmi di sentimenti. Il gran finale viene affidato alla devastante doppietta "Disintegration Aniety" - "Magin Hours", durante le quali, i giochi di luce toccano altissimi vertici emozionali.

 

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Conclusi i 90 minuti di spettacolo, la nebbia sul palco inizia a diradarsi e la band si congeda esattamente come al suo ingresso, con poche parole di ringraziamento e gli applausi scroscianti di un pubblico soddisfatto e felice. Gli Explosions In The Sky si dimostrano in grande forma, con lo stesso entusiasmo dei 4 ragazzini che 20 anni fa hanno intrapreso questo magnifico percorso di crescita in musica, che ci auguriamo duri almeno altri due decenni. Difficile rimanere indifferenti davanti ad uno show così intenso ed emozionale.

 

Setlist:

 

A Song for Our Fathers
Yasmin the Light
The Only Moment We Were Alone
Greet Death
Catastrophe and the Cure
Have You Passed Through This Night?
Your Hand in Mine
Colors in Space
The Birth and Death of the Day
Disintegration Anxiety
Magic Hours




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