Franz Ferdinand - Always Ascending Tour 2018
15/03/18 - Unipol Arena, Casalecchio Di Reno (BO)


Articolo a cura di Paolo Stegani
"Do you feel the love tonight?"


18 tracce, un'ora e venticinque minuti di concerto: è questo ciò che ieri sera, nella prima delle due tappe italiane dell’Always Ascending Tour, i Franz Ferdinand hanno regalato al pubblico di una quasi sold out Unipol Arena. Il momento è cruciale: già 14 anni di carriera e successi alle spalle, facendo ogni volta della personalità e riconoscibilità la propria spada tratta. Un abbandono inaspettato, quello del chitarrista Nick McCarthy appena due anni fa, ad alimentare l'incertezza sulla situazione in casa Ferdinand e i dubbi su cosa questo avvenimento comportasse. Tutto sotto controllo per la band di Alex Kapranos, sia sul palco, dove regala uno show semplice e pulito, sia se si guarda alla carriera. Serviva una risposta e c'è stata, anche se non da tutti compresa o gradita: solo il mese scorso è uscito infatti il nuovissimo album "Always Ascending", il cui singolo omonimo, rilasciato invece già alla fine dell'anno scorso, lasciava intravedere l'intento della band di riabbracciare le sonorità più tipicamente indie dei primi due lavori in studio senza però rinunciare alla vena dance ed elettronica sulla quale si sono spostati dal terzo in poi. Non del tutto vero, si è scoperto poi lo scorso 9 febbraio, ma il tocco della band rimane perfettamente riconoscibile anche laddove i fan di vecchia data si trovano a dover storcere un po' il naso.

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È proprio questa eterogeneità di stili e di canzoni che permette ai Ferdinand di avere un pubblico vasto e vario, di tutte le età, esattamente quello che si è visto cantare e ballare ieri sera. Cinque album non sono pochi ma nemmeno molti per costruire una scaletta abbastanza lunga e convincente. Ecco che la band britannica attinge a piene mani da ciascuno di essi, preferendo però (com'è giusto) il nuovo materiale, arrivando ad eseguire 7 tracce su 10 di "Always Ascending". Apre la serata proprio l'omonimo singolo, seguito dalle hit "Walk Away", in una versione dal ritmo ancor più cadenzato a renderla una moderna ballad, e "Do You Want To", entrambe dall'acclamatissimo "You Could Have It So Much Better" (2005). Il continuo e voluto alternarsi del "vecchio" e del “nuovo” sound fa della scaletta un'onda continua, i cui picchi più alti rimangono inevitabilmente brani come "Jacqueline", "The Dark Of The Matinée" e "Take Me Out", che a 14 anni dall'uscita si conferma una delle migliori canzoni indie rock scritte dal gruppo e del ventunesimo secolo. Una versione estesa della nuova "Feel The Love Go", brano dance nel quale vengono anche presentati i membri del gruppo, precede due brani totalmente agli antipodi quali "Michael" e "Ulissys", finta chiusura di uno show il cui scopo era quello di far ballare ed è riuscito nello scopo, in qualsiasi parte del repertorio dei Ferdinand si andasse a pescare. L'audio non è dei migliori, con le chitarre che ne escono svantaggiate rispetto a basso e tastiere, ma fortunatamente la semplicità e l'incisività del sound del gruppo riesce ad attenuare il problema e a mettere in risalto riff che si fanno strada da soli. E se non fosse stato così?  A concludere davvero la serata ci pensa un bis piuttosto massiccio di 4 canzoni, che affida a "This Fire" la cavalcata finale con un incessante ripetersi del ritornello "I'm gonna burn this city" cantato all' unanimità.

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La carriera dei Franz Ferdinand non è e non è stata sempre in continua ascesa, ma fino ad oggi si è dimostrata meritata e piuttosto solida, al punto da permettere loro un tour dagli incassi enormi nonostante una dilagante titubanza su quello che è il percorso musicale intrapreso. Titubanza o meno, l'Unipol Arena ha ballato e cantato anche i brani più recenti, ed è questo che deve importare ai cinque di Glasgow. Un concerto come quello di ieri sera è l'esempio perfetto di un solo stile proposto in tante diverse sfaccettature. Non è poco.

 

SETLIST

Always Ascending
Walk Away
Do You Want To
Glimpse of Love
Paper Cages
No You Girls
Jacqueline
Lois Lane
The Dark of the Matinée
Slow Don't Kill Me Slow
Take Me Out
Feel The Love Go
Michael
Ulysses

Bis:

Lazy Boy
The Fallen
Huck and Jim
This Fire

 




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