Green Day - Revolution Radio Tour 2017
13/01/17 - Unipol Arena, Bologna


Articolo a cura di Paolo Stegani

Entrando all'Unipol Arena, ieri sera, tornava in mente quel giorno d'agosto in cui tutti gli amanti del rock, anche quelli che non ascoltano i Green Day, erano impazienti o curiosi di ascoltare il ritorno sulle scene di Billie Joe Armstrong & Soci.


L'uscita del nuovo singolo "Bang Bang" era stata annunciata solo qualche giorno prima, e l'attenzione globale si era spostata sulla punk band come non accadeva già da qualche anno. Quei due spari convinsero i fan, che rivedero i lineamenti dei primi album del gruppo. A leggere i commenti in rete, quella sola canzone aveva posto una grande domanda: che abbiano finamente superato "Uno", Dòs" e "Trè"?


Non che fossero inascoltabili ma, diciamolo, ci hanno abituato a cose molto migliori. Non solo: che Armstrong con i suoi testi senta di nuovo il bisogno di entrare a gamba tesa su ciò che a questo mondo non gli va giù? I suoi sfoghi di carattere socio-politico hanno sempre viaggiato a braccetto con ottime melodie.
Poi il 7 ottobre è uscito "Revolution Radio". E le domande hanno trovato una degna risposta. Per questo, probabilmente, ieri sera l'Unipol Arena di Casalecchio Di Reno era sold out (così come i concerti precedenti a Torino e Firenze): perché sono tornati, in tutti i sensi, i Green Day.


Alle 20.30, sulle note di Ennio Morricone, comincia il loro terzo show nel nostro Bel Paese: "Know Your Enemy" apre le danze e senza perdere tempo viene invitato sul palco il primo fan. Armstrong ha l'aria di uno che ha in mano la Luna e sa cosa farne. L'album nuovo è piaciuto, e non solo alla critica. I nuovi testi si dimostrano efficaci anche dal vivo, in pochi dimostrano di non averli già imparati. La scaletta è studiata ad arte, per accontentare i nostalgici degli anni 90 e chi li ha conosciuti e amati a partire da "American Idiot" in poi.


"Questa notte è nostra. Là fuori c'è la corruzione, la crudeltà, la televisione, i media... Qui dentro abbiamo l'uno gli altri, abbiamo la libertà!".

 

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Non bastasse la potenza dei riff e delle botte di Trè Cool, salta all'occhio un maggiore utilizzo degli effetti scenici rispetto ad altri show del passato: fuoco a volontà, colpi di cannone, coriandoli come piovesse.
Consapevoli delle proprie hit, ma grati ai propri esordi, a metà spettacolo si apre una parentesi sulla quale l'Unipol Arena non può non cantare: "When I Come Around", "Christie Road", "Burnout", "Scattered" e a chiudere il tutto l'immancabile "Minority".


Si salta, si balla, ci si sente nel posto giusto al momento giusto... Con la musica giusta.
"Il mio nome non è Donald Trump", puntualizza Billie Joe. Ups.


La serata si avvia al termine con un medley nato da "King For A Day" e che sfocia in cover come "Shout", "Satisfaction" e "Hey Jude", ovvero il classico modo dei Green Day per rendere omaggio a chi desiderano.
E' una data del Revolution Radio Tour, e la band ci tiene a ricordarlo con gli ultimi brani, anche se tutti i presenti sanno bene che non può finire così. "American Idiot", ma soprattutto una tiratissima "Jesus Of Suburbia" sono la coppia heavy che spara gli ultimi colpi di chitarra distorta. Ma non basta, né al gruppo né a noi, che sappiamo quanto possa essere delicata e intrigante la loro anima musicale: 'Ordinary World' non la cantano in molti, il perchè sinceramente non lo so. Forse, azzardo io, per liberare tutto il fiato e la voce rimasti in quello che è l'abbraccio finale: una "Good Riddance (Time Of Your Life)" da pelle d'oca.


"Io amo l'Italia!", ripete spesso Armstrong durante lo show. E' evidente che l'amore è corrisposto. Due ore e mezza di concerto mozzafiato. A settembre mi sono detto: "Wow, i Green Day tornano in Italia."
Ieri sera, tornando a casa mi sono detto: "Wow, sono tornati i Green Day."

 

Setlist

Know Your Enemy
Bang Bang
Revolution Radio
Holiday
Letterbomb
Boulevard of Broken Dreams
Longview
Youngblood
Hitchin' a Ride
When I Come Around
Christie Road
Burnout
Scattered
Minority
Are We the Waiting
St. Jimmy
Knowledge
Basket Case
She
King for a Day
Shout / (I Can't Get No) Satisfaction / Hey Jude
Still Breathing
Forever Now


Encore:

 

American Idiot
Jesus of Suburbia
Encore 2:
Ordinary World
Good Riddance (Time Of Your Life) 

 

 

 




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