Jonathan Wilson - Rare Birds Tour 2018
21/04/18 - Quirinetta, Roma


Articolo a cura di Cristiano Tofani

Sono arrivati i primi caldi in una Roma che vede le sue strade tornare a riempirsi di frotte di turisti e ragazzi che sfruttano il clima finalmente favorevole per perdersi per le sue strade. Lì nel cuore della capitale, la primavera dà il meglio di sé per rendere la città eterna ancora più colorata e, quando ormai l'ultimo scorcio di tramonto è un ricordo, aprono le porte del Quirinetta tra Via del Corso e Fontana di Trevi.

 

Entrati nella grande sala del teatro, la prima cosa che si nota è un'organica omogeneità di pubblico, dai più grandi ai più giovani, tutti con accomunati dal senso di anticipazione per una grande serata di musica dal vivo. L'attesa viene ripagata dalle note dei Blindur. Il gruppo napoletano in apertura ha catturato da subito l'attenzione dei presenti, coinvolti dalla leggerezza che il duo chitarra e violino sprigionava dal palco. Un'emozione reciproca, ben espressa anche dall'evidente felicità della band per esser stata coinvolta in una serata simile.

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Sono ormai le undici quando sul palco del Quirinetta arriva il momento clou. Entra in scena Jonathan Wilson da solo con la sua chitarra ed un calice che, nonostante le apparenze, era pieno solamente di acqua. La serata si scalda subito con "Valley Of The Silver Moon" e la bellezza della sala si fa notare completamente, la gente inizia a sedersi a terra, dando quello che si può definire un senso di intimità maggiore all'esperienza, di certo non per numeri. Il locale infatti, pur non essendo quello delle migliori serate, ha una folta schiera di pubblico completamente attento alla voce e alla chitarra del cantautore statunitense. Si prosegue con "Living with Myself" e "Ballad of the Pines", rispettivamente dall'ultimo lavoro Rare Birds, uscito nei primi mesi del 2018, e dal primo "Gentle Spirit" del 2011.

 

A rafforzare quel senso di comunione in musica generato dal clima creatosi tra i presenti, ci pensa sicuramente l'atmosfera musicale suscitata da Wilson. Si respira infatti un rock d'altri tempi, di un cantautorato anni ‘70 ormai lontano dalle tendenze moderne, ma che riesce sicuramente a passare l'erosione dei decenni. Un genere questo che comunque ha catalizzato l'attenzione di un ampio spettro generazionale. Con "Moses Pain" e la titletrack "Rare Birds" si chiude quello che può essere concepito come il primo blocco del concerto. Un attimo di pausa e di dialogo con il pubblico e Wilson chiama sul palco un gruppo d'archi, 3 violini ed un violoncello.

 

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Il primo brano eseguito dall'ensemble è "There's a Light" seguita poi da "Your Ears are Burning". L'aggiunta degli archi alla scena rende tutto ancora più magico e soave, una leggerezza uditiva ma non compositiva, il suono è pieno e la chitarra acustica scorre sulle arie dei violini. Per "Road 92", l'artista abbandona la chitarra per sedersi al piano, primo di una breve serie di pezzi eseguiti sempre con gli archi ma suonando il grande pianoforte a coda presente al centro della scena. Prima di proseguire il concerto con "Gentle Spirit", sempre più vicino all'epilogo della serata, Jonathan Wilson si concede un momento di conversazione col suo pubblico estasiato.

 

Ricordando l'importante impiego con Roger Waters, di cui Wilson è chitarrista in studio e live, ha ammesso: "Per me è molto bello poter lasciare quel mondo gigante per tornare a questo mondo... amo quel mondo, ma questo è il mio".

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Dopo un breve break, l'artista torna sul palco ancora una volta in solitaria per un'incantevole versione di "49 Hairlips" al piano, splendida antifona ai saluti finali.Senza lasciare alcuna aspettati va disattesa, Jonathan Wilson ha convinto tutti. Decisamente protagonista carismatico di quel "suo" mondo che ha saputo portare magistralmente in scena anche a Roma.



Setlist:


Rare Birds
Living With Myself
Ballad of the Pines
Over the Midnight
Moses Pain
Valley of the Silver Moon
There's a Light
Your Ears Are Burning
Road 92
Sunset Blvd
Me
Gentle Spirit
All the way down
Can We Really Party Today

49 Hairflips

 




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