Gus G + Kamelot
08/10/15 - Live Music Club, Trezzo Sull'Adda (MI)


Articolo a cura di SpazioRock

Servizio a cura del nostro inviato Marco Pastorino

 

Era il 2008 quando per l'ultima volta abbiamo visto sullo stesso palco i Kamelot e Gus G, allora con la sua band madre Firewind.
Da allora i tempi sono nettamente cambiati e i molti album trascorsi tra quella data ed oggi ci hanno consegnato dei gruppi completamente rinnovati: Thomas Youngblood e soci hanno saputo continuare un evoluzione che li ha portati, disco dopo disco, ad una consacrazione totale -soprattutto per il suolo europeo- con l'inserimento di un singer come Tommy Karevik al posto del dimissionario Roy Khan, in grado di fare veramente la differenza; Gus G invece è riuscito a costruirsi una nuova carriera grazie al suo straordinario talento chitarristico -già ai servizi di sua maestà Ozzy- mettendo per un attimo da parte l'entità che lo ha lanciato (gli stessi Firewind) per continuare sulla scia di un metal classico con riferimenti a parti più decise.

 

gusg9ottobre2015

 

Dopo la buona prestazione d'apertura dei Kobra & The Lotus, band canadese dal sicuro avvenire trascinata dalla buonissima voce di Kobra Paige e con alle spalle ottimi lavori con la finlandese Spinefarm, arriva on stage il guitar hero greco.
L'attenzione attorno a lui e alla sua esibizione è nettamente superiore rispetto a quella che gli era riservata ai tempi dei Firewind. In scaletta abbiamo brani della band stessa riproposti ancor più heavy che in passato, canzoni tratte dai suoi due album solisti e in chiusura una piccola perla tratta da Blizzard Of Ozz, quella Crazy Train in grado di esaltare tutto il Live di Trezzo. I suoi compagni d'avventure non sono da meno, anzi. Henning Basse, già singer di Metalium e di molte altre band, trascina totalmente il concerto con una prova superba, grazie al suo range vocale molto esteso e ad un entusiasmo in grado di accendere tutti i presenti, anche quelli meno interessati alla proposta del gruppo.
Nota di merito per il drummer, col difficile compito di attirare l'attenzione a sè in una band costruita soprattutto attorno alla figura di Gus.

 

 

kamelot9ottobre2015

 

 

Passano pochi minuti e si catapultano sul palco gli headliner della serata, gli attesissimi Kamelot.
Da subito notiamo che questa è la data milanese più seguita dai fan del gruppo degli ultimi anni, vuoi per un ritrovato interesse scaturito per il nuovo singer o per gli ultimi due album scritti insieme a lui, vera rinascita per il gruppo dalla Florida.
In tour per presentare il nuovo Haven, ripercorrono in quasi 90 minuti alcuni dei punti più salienti della loro carriera, con una scaletta decisamente speed e votata all'attacco. La star della serata è proprio Tommy Karevik -già singer dei Seventh Wonder-, un frontman in grado di far la differenza sia vocalmente che per la buonissima presenza che scatena il pubblico. Il suo interagire con le prime file fa notare fin da subito una sicurezza e un amalgama tra i membri del gruppo che non avevamo colto nelle prime discese in terra italiana negli ultimi anni. Probabilmente l'esperienza degli ultimi tempi con una serie infinita di concerti ha permesso al cantante di maturare totalmente diventando uno dei più forti in circolazione nel settore power-prog / metal melodico e le centinaia di persone coinvolte nella serata hanno apprezzato davvero molto.
Nota di merito alla corista Linnea Vikstrom, già nei Therion, che ha destabilizzato tutto e tutti con una prestazione da urlo in grado di reinterpretare le parti -sicuramente non facili- di Elize Ryd per quel che concerne quelle melodiche e della straripante Alissa White Gluz per gli screaming.
I brani dell'ultimo album sono stra apprezzati e cantati a squarciagola, ma è quando giungono i classici del passato con l'intero club che sembra essere un tutt'uno con le mille voci.
Il finale col trittico Forever, Revolution e Sacrimony ridefinisce totalmente quello che oggi sono i Kamelot; una band coinvolgente in modo totale, riportati in alto in grande stile con uno show mozzafiato!

 

 

kamelot9ottobre201501

 

 

 

Setlist Kamelot

Veil of Elysium
When the Lights are Down
The Great Pandemonium
Center of the Universe
Karma
Torn
Here's to the Fall
March of Mephisto
Rule the World
Insomnia
Drum Solo
Veritas
Liar Liar (Wasteland Monarchy)
Keyboard Solo
Forever
Revolution
Sacrimony (Angel of Afterlife)




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool