Machine Head - Burn My Eyes 25th Anniversary Tour
26/10/19 - Hall, Padova


Articolo a cura di Isadora Troiano
Si è trattato di una vera e propria scorpacciata di Machine Head, quella di cui hanno goduto i presenti al Hall di Padova, durante la seconda data italiana della band americana - dopo quella al Live di Trezzo Sull'Adda - e per un tour molto speciale. La band capitanata da Robb Flynn sta portando in giro un monumentale show in onore del 25esimo anniversario dell'uscita di "Burn My Eyes", il capolavoro indiscusso dei Machine Head, un tour che prevede, per ogni data, un concerto diviso in due parti e con due diverse formazioni: la prima in cui vengono proposti classici vecchi e nuovi della band, nella formazione attuale con i nuovi arrivati Vogg Kiełtyka alla chitarra e Matt Alston alla batteria, la seconda in cui viene invece eseguito il mitico "Burn My Eyes" nella sua interezza e con la formazione originale del disco quasi al completo (non si può non puntualizzare la mancanza del bassista Adam Duce). Le attese per un concerto ricchissimo e corposo non sono dunque disattese: Flynn e soci suonano per ben 3 ore e con una carica e un'energia invidiabili.
 
 
machineheadband2019_600 
Si parte subito con il carico pesante, in tutti i sensi, con "Ten Ton Hammer", uno dei cavalli di battaglia dei Machine Head, per poi proseguire con "Take My Scars" e la più recente "Now We Die". Se fosse sfuggito a qualcuno, i Machine Head vogliono letteralmente spaccare tutto e non fanno assolutamente niente per nasconderlo al loro pubblico: Robb Flynn è un frontman come ce ne sono sempre meno, divertito burattinaio, urla, salta, impreca ma soprattutto dirige svariati e indemoniati circle pit, rendendo il concerto ancora più coinvolgente. Impossibile restare fermi davanti alla carica dei 4 e soprattutto quando arrivano pezzi devastanti come "Imperium" o "Aesthetics of Hate". La nuova formazione appare ben rodata, Kiełtyka e Alston sono perfettamente integrati nel gruppo e nello spirito dei Machine Head per cui tutto risulta ben amalgamato e convincente anche per i più scettici su un cambiamento così importante. Il ritmo è così serrato che la prima parte dello show passa in un soffio, tra brani che sono ormai dei classici come "I Am Hell" e canzoni più recenti come "Is There Anybody Out There?" o "Catharsis", tratta dall'omonimo e molto discusso ultimo album, e, dopo una breve pausa, è già ora di celebrare il compleanno di "Burn My Eyes". Chi conosce i Machine Head sa bene che, quando parte "Davidian" è davvero arrivata l'ora di "lose your fucking minds", per dirla alla Robb Flynn, ma in questo caso, sapendo che è solo l'inizio di una seconda parte di concerto semplicemente devastante, è una vera a propria apoteosi. "Let freedom ring with a shotgun blast" urla Flynn seguito a ruota da ogni singolo avventore del locale ed è un'esplosione epica. A distanza di ben 25 anni, "Burn My Eyes" resta un disco immortale e i suoi brani risultano ancora più che efficaci, nell'impatto sul pubblico e nella potenza sonora.
 
machinehead2019600 
"The Rage To Overcome", "Death Church", "Blood For Blood", tutti i pezzi si susseguono cadenzati e mandano fuori di testa tutti i presenti, ma a Flynn non basta e non esita ad aizzare continuamente la folla ma anche a prendersi cura del suo pubblico quando, durante "A Thousand Lies", intima ripetutamente alla security di aiutare i numerosi crowdsurfers a uscire in sicurezza dalla bolgia. L'adrenalina scorre come un fiume inarrestabile, infatti quando arriva il momento di una pesantissima "Block" c'è ancora abbastanza energia per l'ultimo giro di giostra: ben 180 minuti sono passati, ma nessuno, né i Machine Head né i loro fan danno alcun cenno di cedimento e, a show terminato, sono i sorrisi sui volti di tutti i presenti a parlare. I Machine Head si confermano delle vere macchine da guerra, tecnicamente impeccabili e adorabili casinisti, non ce n'è per nessuno, nonostante le polemiche e dei ragionevoli dubbi, ieri sera a Padova hanno vinto loro.

 

Setlist 
 
Parte 1 
Ten Ton Hammer
Take My Scars
Now We Die
Beautiful Mourning
Locust
Imperium
I Am Hell (Sonata in C#)
Aesthetics of Hate
Guitar Solo
Darkness Within
Catharsis
From This Day
Is There Anybody Out There?
Halo

 

Parte 2:

Davidian

Old
A Thousand Lies
None but My Own
The Rage to Overcome
Death Church
A Nation on Fire
Blood for Blood
I'm Your God Now
South of Heaven
Block

 




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool