Marlene Kuntz - Onorate il Vile Tour
09/02/17 - Spazio 900, Roma


Articolo a cura di Salvatore Dragone
Onorate il padre e la madre. E il vile. E' così che, la sera del 9 febbraio, Roma si appresta a seguire l'undicesimo comandamento: i Marlene Kuntz riportano interamente in vita il secondo disco della loro carriera. Pubblicato nel 1996, "Il Vile" è probabilmente una delle prove più 'sporche' del quartetto di Cuneo che riuscì a personalizzare stoner, grunge e noise in uno dei dischi manifesto del rock italiano anni '90. In occasione del suo ventesimo anniversario, e confortati dal successo ottenuto con le celebrazioni di 'Catartica', i Marlene hanno optato nuovamente per un tour intimista nei club medio piccoli dello stivale cercando di ricreare quell'atmosfera tipica della scena alternativa che oggi non esiste più.

Lo show romano doveva originariamente avere luogo al Quirinetta, ma le note vicende burocratiche hanno costretto gli organizzatori a spostare il concerto allo Spazio 900. Per chi non la conoscesse, si tratta di una discoteca dallo stile architettonico maestoso ed imponente anche se il timore che lo spettacolo potesse risentirne per l'acustica era più che reale. Fortunatamente per chi c'era, la squadra di fonici e tecnici è riuscita invece a trovare un buon compromesso senza che il suono risultasse impastato e gli strumenti poco distinguibili. 
 
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Con una scenografica ai minimi termini, salvo un grande backdrop alle spalle su cui è stampato il logo della band, i Marlene Kuntz fanno il loro ingresso sul palco dopo una ventina di minuti di attesa. Solita ed impeccabile eleganza per Cristiano Godano e soci, vestiti di tutto punto con giacca e camicia. Il cantante e chitarrista spende poche parole per spiegare il senso di questo appuntamento e quali canzoni andranno ad eseguire nel corso della serata, con un occhio di riguardo all'ultima fatica "La Lunga Attesa" e alle richieste espresse dai fan sulla rete. L'attacco cadenzato di "La Città Dormitorio" impressiona alla prima nota: la batteria in primissimo piano di Luca Bergia, le chitarre distorte di Godano e Riccardo Tesio ed il basso pulsante di Luca Saporiti creano un mondo sonoro ipnotico di cui, colpevolmente, non c'è quasi più traccia nella musica italiana di oggi. Seppur il contatto verbale con il pubblico si riduca a pochi grazie pronunciati qua e là alla fine dei pezzi, la connessione tra i fan e i Marlene è lì ben visibile e ogni gesto teatrale di un particolarmente ispirato Godano scaturisce quasi sempre in esaltazione. La scaletta non è delle più facili per chi non conosce a fondo il percorso della band. Come detto in premessa "La Lunga Attesa" gode infatti di particolare attenzione come è anche giusto che sia per l'ultimo arrivato in casa. 
 
Ma poco importa, pezzi come "Leda", "Fecondità" e "Niente di nuovo" si calano perfettamente nel mood di una serata che regala davvero poche pause e molte scuse per scatenare il pogo. I Marlene di oggi suonano meglio che mai e non è un caso che quasi tutte le date di "Onorate il Vile tour" siano andate sold out. La carica e la ferocia viste sul palco hanno stupito tutti, ed è proprio così, gettando anima e sudore, che quei ragazzini cinquantenni hanno voluto onorare le canzoni di quel disco imprescindibile nella loro carriera. E' sopratutto il modo in cui sono stati interpretati gli episodi più tirati quali "E non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare", "Overflash" e l'immancabile dei live "Ape regina" che hanno reso questo concerto magico e quasi fuori dal tempo. Quando arriva il momento di salutarsi i Marlene giocano sul sicuro tirando fuori la carta "Nuotando nell'aria", che chiude in bellezza un set durato circa due ore e mezza. 

Setlist:
La città dormitorio
3 di 3
L'agguato
Formidabile
Fecondità
Overflash
Cenere
Niente di nuovo
Leda
Ape regina
L'esangue Deborah
Come stavamo ieri
Sulla strada dei ricordi
Retrattile
Ti giro intorno
E non cessa di girare la mia testa in mezzo al mare
Il vile

Encore:
La mia promessa
Lunga attesa
Ineluttabile

Encore 2:
Nuotando Nell'aria

 




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