Milano Rocks - Day 3: 30 Seconds To Mars + Mike Shinoda & more
08/09/18 - Experience Milano, Rho (MI)


Articolo a cura di Mattia Schiavone

Si è chiusa ieri la prima edizione di Milano Rocks, durante la quale decine di migliaia di persone hanno affollato l'Area Expo, a due passi dal capoluogo lombardo. Dopo le prime due giornate con Imagine Dragons, The National e Franz Ferdinand a dominare la scena, la conclusione della rassegna è affidata a Mike Shinoda e ai 30 Second To Mars, artisti abituati a calcare palchi simili da ormai molti anni. Mentre il DJ set iniziale prova a scaldare ulteriormente i temerari delle prime file assetati di musica (e non solo) dopo la lunga attesa sotto al sole, sono diverse le persone che con tranquillità percorrono il Decumano che dall'ingresso porta all'area concerti. La prima band di giornata a salire sul palco sono i Sonars. Il duo, composto da Frederick Paysden e Serena Oldrati, propone un'interessante commistione di elettronica e psichedelica con influenze trip hop, che riesce a intrattenere una buona parte di pubblico. I due negli ultimi anni, dopo aver pubblicato un EP, si sono esibiti accanto ad artisti di rilievo in molto occasioni e dimostrano di sapersi calare bene nella parte, pur essendo promotori di un genere forse non particolarmente adatto ai gusti dei presenti.

 

sonarsmilanorocks_01 

Terminata l'esibizione dei Sonars, l'allestimento del palco è molto breve e passano solo 30 minuti prima che Mike Shinoda possa concedersi al pubblico italiano nella veste solista, dopo un anno dal memorabile ultimo concerto dei Linkin Park in Italia. Nessuno degli 80000 presenti a Monza avrebbe potuto immaginare quanto sarebbe successo di lì a breve, ma Shinoda, dopo aver perso il compagno di una vita, si è rimboccato le maniche ed è tornato in breve tempo sotto i riflettori di tutto il mondo, sostenuto senza riserva dai fan della band. Anche il pubblico italiano non fa eccezione: fin dalla mattina sono moltissime le magliette dei Linkin Park che si vedono nell'Area Expo, vestite dai numerosi affezionati che hanno deciso di non abbandonare nel buio il rapper e che sono stati ripagati con una performance di altissimo livello. Ben abituato a show simili, anche in questa nuova versione, Shinoda si mangia letteralmente il palco, mandando la folla in visibilio e svariando al meglio tra i nuovi brani del suo "Post Traumatic" e i grandi successi degli anni passati. A inizio performance viene anche dato spazio alla potentissima "When They Come For Me" e alla dolce "Roads Untraveled" (suonata insieme ad un fan alla chitarra). Mike sul palco sorride, si diverte, si commuove e fa commuovere, soprattutto con il medley al piano composto da "In The End", "Heavy" e "Numb", che apre una breccia nel cuore dei presenti, molti dei quali si ritrovano a cantare in lacrime, ripensando ai momenti in cui sul palco, a cantare quei pezzi, c'era l'eroe di una generazione. Tra gli altri momenti più emozionanti troviamo anche il medley composto da "Where'd You Go" e "Waiting For The End", cantata a squarciagola da tutti i presenti. Il finale dello show torna invece ad infiammare il pubblico, grazie alla perla "Papercut" e alla sanguigna "Running From My Shadow", con la quale Shinoda si concede alla folla, prima di ringraziare e salutare, con l'augurio che lo si possa rivedere presto in Italia.

 

mikeshinodamilanorocks_01 

C'era molta curiosità di vedere all'opera i fratelli Leto dopo l'abbandono Tomo Miličević. La scelta di non sostituire lo storico chitarrista (soprattutto in sede live) ha fatto storcere il naso a diverse persone e da questo punto di vista, a prescindere dalle opinioni, dover ascoltare basi registrate (così preponderanti in alcuni brani) durante uno spettacolo dal vivo risulta straniante e poco apprezzabile. Tolto questo punto negativo, Jared e Shannon (accompagnati al basso e alle tastiere dal turnista Stephen Aiello) hanno intrattenuto perfettamente i 20000 accorsi a Milano, mettendo la firma su uno show nel vero senso del termine. Oltre alla canzoni, l'esibizione si traduce come sempre in una grande festa che prevede diversi siparietti durante i quali il frontman chiama sul palco i fan più stravaganti, per cantare e ballare insieme a loro, in un'esplosione di musica e colori. Quello che i 30 Seconds To Mars fanno per i 90 minuti di esibizione è accontentare e compiacere continuamente il pubblico e la setlist è particolarmente sbilanciata verso il passato più recente della band, quello di maggiore successo radiofonico e commerciale. L'esordio (dopo "Monolith") con "Up In The Air" ne è la dimostrazione, prima di alcuni estratti da "This Is War", come "Kings & Queens" e la title track. Dopo il singolo "Dangerous Night", per la gioia dei nostalgici viene eseguita "From Yesterday", brano storico per la band, ma è una singola eccezione in mezzo ai numerosi brani tratti dal nuovo "America" (saranno otto al termine dello show). Tra questi i momenti più apprezzati sono quelli in i fan sul palco cantano insieme a Jared "Rescue Me" e una versione in acustico di "Remedy", cantata da Shannon, che per un attimo lascia il suo posto dietro le pelli.

 

jared30stmmilanorocks_01 

Per il resto dello show la scena è ovviamente dominata dal cantante, capace di calamitare tutta l'attenzione dei presenti su un enorme palco quasi scarno: per riempirlo bastano la sua presenza e il suo carisma. Jared scende anche tra il pubblico per cantare "The Kill", prima del finale con "Walk On Water" e "Closer To The Edge", durante la quale, in mezzo ai coriandoli, i cori dei presenti sovrastano anche la voce del frontman. Non importa in quale veste si presentino sul palco: sembra che i 30 Second To Mars riescano ad accontentare il proprio pubblico in ogni occasione.

 

jared2milanorocks_01 

 

Guarda QUI al fotogallery completa.

 

Setlist Mike Shinoda:

 

Remember the Name
When They Come for Me
Roads Untraveled
Ghosts
Castle of Glass
Sorry for Now
Crossing a Line
Waiting for the End/Where'd You Go
In the End/Heavy/Numb
About You
Over Again/Papercut
Make It Up as I Go
Good Goodbye/Bleed It Out
Running from My Shadow

 

Setlist 30 Seconds To Mars:

 

Monolith
Up in the Air
Kings and Queens
This Is War
Dangerous Night
From Yesterday
Do or Die
Love Is Madness
Hail to the Victor
City of Angels
Rescue Me
Hurricane
Remedy
Live Like a Dream
The Kill (Bury Me)
Walk on Water
Closer to the Edge




Intervista
Anette Olzon: Anette Olzon

Speciale
L'angolo oscuro #31

Speciale
Il "Black Album" 30 anni dopo

Speciale
Blood Sugar Sex Magik: il diario della perdizione

Speciale
1991: la rivoluzione del grunge

Speciale
VOLA - Live From The Pool