Smashing Pumpkins - Shiny and Oh So Bright Tou 2018
18/10/18 - Unipol Arena, Bologna


Articolo a cura di Isadora Troiano
È una Unipol Arena stracolma quella che si presenta agli occhi di un impeccabile William Patrick Corgan, Billy per i più intimi, mentre fa il suo ingresso solitario sul palco di Bologna. A pochi minuti dalla fine della perfomance dei particolarissimi Myrkur, progetto a metà tra il folk e il death metal della danese Amalie Bruun, e dopo un video introduttivo sulle note di "Mellon Collie and the Infinite Sadness" che riporta in animazione tutte le copertine dei dischi del gruppo, il cantante si affaccia attraverso i due grandi schermi mobili della scenografia scatenando l'entusiasmo della folla.

Come un monarca che va incontro al suo popolo, Corgan procede lento, si ferma davanti al microfono e si prende qualche istante per guardare bene negli occhi il suo pubblico, il pubblico degli Smashing Pumpkins, accorso da ogni parte d'Italia per assistere all'unica data italiana della band. Non è uomo di molte parole, ma la soddisfazione nel suo sguardo è tanta e palese: la data di Bologna chiude la prima leg del "Shiny and Oh So Bright" tour ed è, a detta della stessa band, quella con maggiore affluenza di tutte. Corgan lo sa e si gode lo spettacolo per pochi attimi fugaci, poi imbraccia la chitarra e spiazza tutto il palazzetto con "Disarm". Iniziano così le quasi tre ore di show in compagnia degli Smashing Pumpkins ed è immediatamente chiaro che saranno momenti che resteranno indelebili nel cuore, negli occhi e nelle orecchie di ogni avventore.
 
 
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Una dopo l'altra, vengono eseguite le canzoni più amate del gruppo, da "Rhinoceros" alla sempre incredibile "Zero", passando per chicche come "Drown", brano scritto per la colonna sonora del film "Singles"; ogni pezzo è corredato da stupendi visuals proiettati sugli schermi e coadiuvati da suggestivi giochi di luci, uno spettacolo totale che infiamma tutti i sensi. Non importa se gli anni '90 sono stati vissuti davvero o solo di rimando, gli Smashing Pumpkins riportano l'intera arena bolognese nelle atmosfere del grunge e il pubblico si lascia dolcemente traghettare, totalmente abbandonato a Corgan e i suoi.
 
C'è spazio anche per delle cover, tra le quali spicca l'immortale "Space Oddity" del compianto David Bowie che vede Corgan incappucciato su una piattaforma che troneggia sul resto del gruppo, mentre lascia un po' perplessi, non tanto per la qualità quanto per l'aderenza al contesto la cover di "Stairway To Heaven". Ha ragione il chitarrista James Iha a dire che non ci si aspettava questa canzone dagli Smashing Pumpkins ed effettivamente si adatta poco tra "Tonight, Tonight" e "Cherub Rock", anche se risulta comunque un'interpretazione godibile.
 
 
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Dopo oltre due ore di show e le divertenti introduzioni in stile Vaudeville del cantante degli Sugar Ray Mark McGrath, che ha recentemente collaborato con i Pumpkins, è tempo di sfoderare i pezzi da novanta e si parte con "1979", che scatena l'unanime ovazione della folla. Seguono a ruota una commovente "Ava Adore", "Today" e soprattutto "Bullet With Butterfly Wings", che dimostra di essere uno degli imperituri inni generazionali degli ultimi decenni.
Gli Smashing Pumpkins si congedano dal pubblico italiano in uno scroscio di applausi a scena aperta, non prima di aver proposto, tra le altre, l'ultimo singolo che precede il prossimo lavoro in uscita, "Silvery Sometimes (Ghosts)". Anche il cupo Billy Corgan si lascia andare a svariati sorrisi e sentiti ringraziamenti. Nonostante gli anni che passano, il concerto dell'Unipol Arena, a 5 anni di lontananza dai palchi italiani, vede gli Smashing Pumpkins (quasi completamente) riuniti, la loro alchimia rinnovata e la loro musica ancora sfacciatamente attuale. Ancora a distanza di decenni, le canzoni di Corgan e soci esprimono appieno quei sentimenti violenti e universali come l'odio, l'amore, la sofferenza e il desiderio di rinascita, che attraversano le generazioni e si trasformano in un'unica voce che urla che "we must never be apart" (non dobbiamo mai stare separati). Insomma, il mondo sarà anche un vampiro ma non è riuscito a succhiare via l'energia e la passione dei Pumpkins e del loro seguito.
 
 
Setlist:
Mellon Collie and the Infinite Sadness
Disarm
Rocket
Siva
Rhinoceros
Space Oddity (David Bowie cover)
Drown
Zero
The Everlasting Gaze
Stand Inside Your Love
Thirty-Three
Eye
Soma
Blew Away
For Martha
To Sheila
Mayonaise
Porcelina of the Vast Oceans
Landslide (Fleetwood Mac cover)
Tonight, Tonight
Stairway to Heaven (Led Zeppelin cover)
Cherub Rock
1979
Ava Adore
Try, Try, Try
The Beginning Is the End Is the Beginning
Hummer
Today
Bullet With Butterfly Wings
Muzzle

Encore:
Silvery Sometimes (Ghosts)
Baby Mine

 
 



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