Spend The Night With Alice Cooper 2017
30/11/17 - Alcatraz, Milano


Articolo a cura di Pamela Piccolo
Il padre dello shock rock è tornato in scena all’Alcatraz di Milano per l’unica data italiana del suo tour. Passano gli anni, ma Vincent Damon Furnier è sempre in gran forma. Il suo spettacolo fatto di suspance, di arte e sangue lo collocano nella top ten degli eventi che mai ci si dovrebbe perdere.

I due inconfondibili occhi di Alice Cooper stilizzati in bianco e nero sul fondale allargano la visuale della grandiosa scenografia dell’artista: bambole assassine, hula hoop e cassapanche in primo piano danno il via allo show. Il protagonista di questa serata è preceduto sul palco dalla sua band, di cui vale assolutamente la pena menzionare i nomi: Nita Strauss, Ryan Roxie e Tommy Henriksen alle chitarre, Chuck Garric al basso e Glen Sobel alla batteria.
 
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Con una scaletta da greatest hits, Alice Cooper ci darà un unico assaggio dell’ultimo lavoro “Paranormal” con la riproposizione di “Paranoiac Personality”, primo singolo da esso estratto. In un Alcatraz sold out, ci siamo appesi anche alle pareti per riuscire a meglio scorgere tutti i dettagli di cui è ricco il programma live di Alice Cooper. Trascorrere con lui una serata è stato il gesto migliore per un giovedì sera. Nonostante la sua età anagrafica, Cooper è sempre sull’attenti, carico, sinuoso e immaginifico.
 
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La apripista “Brutal Planet”, seguita dalla acclamata “No More Mr. Nice Guy”, incendiano immediatamente il palco del locale. La voce di Alice Cooper è rock, roca e graffiante quanto basta per incitare uno a uno gli accorsi partecipanti. Alice cambia spesso d'abito. Ogni brano comprende un adeguato outfit, nonché i consueti siparietti che lo hanno reso noto al pubblico circa quarant’anni fa: in “Billion Dollar Babies” Cooper lancia sprezzante banconote personalizzate sul pubblico con la sua sciabola; in “Feed My Frankestein” viene legato al tavolo degli esperimenti con l’aiuto di una sexy infermiera che si fa gioco di lui mentre prosegue nel canto nonostante sia legato da una camicia di forza; in “Only Women Bleed” danza con una bambola in un clima pregno di melodramma.
 
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Camicie bianche macchiate di sangue, bastoni da passeggio e cilindri sono solo alcuni degli altri accorgimenti che tolgono il fiato. Quasi come “Poison”, il brano più sentito e cantato dal pubblico. Tra colpi di frusta e lanci di coltelli sul palco, Alice porta in scena anche la sua creatura: FrankenAlice mostrerà la testa decapitata di Cooper come trofeo sulle note di “Ballad Of Dwight Fry” / “Killer” mentre lo show prosegue con "I Love The Dead".

A me piace scrivere storie, più che canzoni. Voglio intrattenere”, dichiarava recentemente alla stampa Alice Cooper. 

E siamo alle ultime battute. Con “School’s Out” e il refrain intervallato di “Another Brick In The Wall” dei Pink Floyd la festa si conclude tra bolle di sapone, nastri colorati e palloncini extra large. L’interazione della band con il suo pubblico è rimarchevole. La grinta di Nita Strauss è un plus immancabile. Il suo essere un ciclone, misto alla sua bellezza e alle sue Ibanez, è certamente quel quid in più all’interno della band di Alice Cooper che ne accentua l’estro sia in studio, sia dal vivo. Degno di lode è anche lo stage diving a concerto ultimato di Chuck Garric, ciliegina sulla torta della rappresentazione a cui abbiamo assistito. Nulla, però, in grado di mettere in ombra il genio e gli occhi grigio azzurri di Mr. Alice Cooper.
 
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Qui vi rimandiamo alla fotogallery completa della serata.


Setlist

Spend the Night Intro
Brutal Planet
No More Mr. Nice Guy
Under My Wheels
Department of Youth
Pain
Billion Dollar Babies
The World Needs Guts
Woman of Mass Distraction
Guitar Solo (Nita Strauss)
Poison
Halo of Flies (drums solo)
Feed My Frankenstein
Cold Ethyl
Only Women Bleed
Paranoiac Personality
Ballad of Dwight Fry
Killer
I Love the Dead
I'm Eighteen
School's Out (with “Another Brick In The Wall”)



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