Suicidal Tendencies - World Gone Mad Tour 2017
03/07/17 - CSOA Forte Prenestino, Roma


Articolo a cura di Salvatore Dragone
I Suicidal Tendencies sono probabilmente uno dei casi più eclatanti di band di culto, la cui celebrità ha continuato ad alimentarsi nell'underground mondiale a dispetto di una carriera fatta di continui saliscendi.
Ad oltre trent'anni dalla fondazione, i ST rivestono tuttora un ruolo importante nella scena alternativa per diversi fattori: dalla musica e gli show esplosivi, al legame col mondo dello skate (che ne ha reso il nome tra i più popolari nel merchandise), senza contare le grane giudiziarie del cantante Mike Muir e la presunta vicinanza a gang locali di alcuni componenti. Determinante nel passaparola il passaggio in formazione dell'attuale bassista dei Metallica Robert Trujillo, che tra fine ‘80 e metà anni ‘90 ne rivoluzionò il sound con elementi funk. Non fosse finita qui, ecco che da febbraio dell'anno scorso i veterani dell'hardcore e crossover presentano il nuovo batterista Dave Lombardo, ormai fuori dagli Slayer e alla ricerca di nuove avventure.
 
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Con tutte queste premesse, la data romana dei Suicidal Tendencies si è trasformata ben presto in un appuntamento d'obbligo per tutti gli appassionati di sonorità estreme. Inizialmente in programma a Villa Ada, a pochi giorni dall'evento la sede è stata spostata al Forte Prenestino, centro sociale nella zona est di Roma. Proprio la nuova location ha giocato un ruolo fondamentale nella riuscita di una serata dall'atmosfera speciale che rimarrà a lungo nella memoria dei live nella capitale. Come se le lancette si fossero spostate indietro nel tempo, la sensazione è stata quella di vivere un concerto di un'altra epoca dove la band di Venice ha scatenato un vero e proprio inferno sotto il palco. Pogo, stage diving e crowd surfing hanno animato senza alcuna tregua il set partito con la celebre "You Can't Bring Me Down", in pochi secondi tra le prime file ci si deve armare di bandana sul viso per respirare in una grande nuvola di terra. La preoccupazione alla vigilia era che i suoni potessero penalizzare la performance, timori spazzati via dalle taglienti chitarre del duo Pogan-Pleasants e dalla spaventosa sezione ritmica guidata da Dìaz e Lombardo che escono fuori in un mix all'altezza della situazione. E da parte loro i cinque musicisti non si sono minimamente risparmiati mettendo a ferro e fuoco ogni centimetro del palco senza sbagliare una sola nota. E' questa attitudine, dopotutto, che ha reso i Suicidal Tendencies delle vere e proprie istituzioni del genere. Impressionante se pensiamo che, fatta eccezione per Pogan, si parla di ultracinquantenni. Per un'ora e mezza circa lo show va avanti spedito su ritmi altissimi, spesso Dìaz richiama i fan più scatenati incitandoli a fare circle pit, come se ce ne fosse bisogno, visto che sotto ormai è in atto una guerra di corpi. Il tempo di rifiatare per una manciata di minuti e la band americana rientra in scena per il bis finale affidato all'ultimo singolo "Living For Life". Forse ci si sarebbe potuto aspettare qualcosina in più prima di congedarsi dal pubblico, resta comunque la consapevolezza di aver assistito ad un live di rara autenticità che entra di diritto tra i più belli dell'anno.
 
SETLIST
 

You Can't Bring Me Down
I Shot the Devil
Clap Like Ozzy
Freedumb
Trip at the Brain
Get Your Fight On!
War Inside My Head
Subliminal
Send Me Your Money
Possessed to Skate
I Saw Your Mommy
Cyco Vision
How Will I Laugh Tomorrow
Pledge Your Allegiance
Living For Life

 



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