The Darkness World Tour 2016
08/07/16 - Kimera Rock, Avezzano


Articolo a cura di SpazioRock

Articolo a cura di Federico Falcone 

 

La notizia dell'esibizione dei The Darkness ad Avezzano, per l'unica tappa italiana di questo tour estivo, aveva scatenato, nelle settimane addietro, grande entusiasmo e febbrile attesa. Il tour dello scorso novembre di supporto a Last Of Our Kind, ci aveva restituito una band in gran forma, capace di reggere il palco come ai bei tempi e così, fin dalle ore più calde della giornata, le porte del Kimera Rock sono state prese d'assalto da fan provenienti da tutta la penisola. Dimostrazione questa, che la band inglese gode ancora di un seguito di pubblico decisamente importante, dando ragione agli organizzatori della manifestazione nel voler scegliere loro come band di punta per il secondo giorno del nuovissimo festival abruzzese.

 

Man mano che l'area concerto del centro fieristico di Avezzano si riempiva, toccava alle band d'apertura Noise Pollution, Hangarvain ed ai marsicani Double Malt alternarsi nell'arduo compito di scaldare a dovere gli appassionati accorsi sotto al palco. Sfortunatamente, a causa di grossi problemi tecnici, la qualità delle singole prestazioni è altalenante. Suoni spesso impastati e poco cristallini ne hanno limitato la riuscita dell'esibizione, ma nonostante ciò, il pubblico sembra aver gradito lo show di ognuno di loro, applaudendone l'impegno e la professionalità. Bravi e professionali e, dunque, promossi.

 

Scende il sole sul palco del Kimera Rock, si alza un venticello fresco che dà tregua dal gran caldo di questi giorni, ed ormai è tutto pronto per gli headliner della serata: The Darkness. Si spengono le luci, si alzano le macchinette fotografiche dal pubblico e via allo show, tra un tripudio di urla e flash, dell'acclamatissima band capitanata da Justin Hawkins. Si apre con Barbarian, tratta dall'ultimo album "Last Of Our Kind" del 2015, ma i quattro ragazzotti inglesi non sembrano esattamente in gran forma. Qualche pausa di troppo ed un impatto non proprio indimenticabile, fanno storcere il naso ai presenti, timorosi di assistere ad uno show sottotono. Fortunatamente questa paura svanisce nel giro di tre, quattro pezzi, quando la band ha ormai trovato l'amalgama ed il ritmo giusto per scatenarsi a dovere. I The Dakness cambiano marcia e Justin Hawkins si conferma un frontman incredibile, in grado di tenere perfettamente in pugno il pubblico alternando mille sorrisi, pose da rockstar, discorsi in italiano, corse e salti da un lato all'altro del palco. La folla è ormai rapita dalla simpatia e dal carisma di Justin, ma anche e soprattutto dall'adrenalina che fuoriesce da ogni singola nota. Alla chitarra Dan Hawkins, fratello di Justin, ed al basso Frankie Poullain, non smettono di macinare rock n'roll, dimostrandosi perfettamente a loro agio nell'atmosfera avezzanese. Dietro le pelli c'è il biondissimo Rufus Taylor, batterista di per sé poco noto, ma il cui cognome rievoca i fasti di una delle più grandi rock-band della storia: i Queen. Rufus è, infatti, figlio di Roger, storico batterista della band inglese, dal quale ha preso gli insegnamenti migliori. Davvero una piacevole scoperta. Si succedono la nuova Roaring Waters, Givin Up e Street Spirit, ma i veri boati di entusiasmo si raggiungono con One Way Ticket To Hell, Friday Night e I Believe In A Thing Called Love, storiche hit di successo tratte dai primi due album. Un pò a sorpresa non viene eseguita Open Fire, singolo di successo dell'ultimo album. A chiudere le quasi due ore di show ci pensa la scoppiettante Love On The Rocks, direttamente da Permission To Land del 2003, che fa calare il sipario su uno show partito in sordina, si, ma trasformatosi ben presto in un vortice di emozioni, esaltazione e gioia. I The Darkness sono definitivamente tornati, ed a dirla tutta, ne avevamo davvero bisogno!

 

The Darkness setlist:
Barbarian
Growing On Me
Mudslide
Black Shuck
Roaring Waters
Givin Up
Street Spirit
One Way Ticket To Hell..
Love Is Only A Feeling
Friday Night
Concrete
Every Inch
Get Your Hands Off
Stuck In A Butt
I Believe In A Thing Called Love
Love On The Rocks




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