The Big Pink - Tour 2012
08/03/12 - Tunnel, Milano


Articolo a cura di Alberto Battaglia
Sarà che la serata non era stata molto reclamizzata, ma la prima notizia è questa: a sentire i Big Pink non c'era tutta questa gente. Strano, perchè una città come Milano difficilmente si fa sfuggire una band indie come questa. Come spesso in voga negli ultimi anni, i Nostri aggiornano alcune sonorità 80s per riportarle ai suoni più attuali: sono un ideale matrimonio fra Jesus & Mary Chain e tecnologia. Il lato elettronico distingue i Big Pink da proposte analoghe come Black Rebel Motorcycle Club o Glasvegas. Dopo aver stupito con il debutto datato 2009, "A Brief History of Love", la band ha presentato ieri l'ultimo "Future This", un altro album di buon livello. Ma la seconda notizia è che, a dispetto del costo del biglietto (20 euro), il concerto è breve (40 minuti) e lascia il pubblico appena intiepidito.

Mentre sentire dal vivo i brani del loro canzoniere resta certamente godibile, va comunque detto che da parte dei Big Pink non c'è un lavoro eccessivamente creativo che distingua significativamente la registrazione dalla performance, questo aspetto unito ad una presenza scenica appena sufficiente non basta a coinvolgere fino in fondo. Il lato pregevole del concerto resta quello più ovvio: che si ascoltano alcuni bei pezzi. Si parte dall'ultimo singolo "Stay Gold", ottenendo subito il favore del pubblico. Con soli quaranta minuti di live è facile piazzare gran parte del meglio dai due album, anche se si sarebbe potuto (e dovuto) inserire molto materiale in più, senza rischiare di annoiare nessuno. A rimpinguare la formazione sono presenti sul palco in vesti di gregari anche una batterista e un altro addetto alla sezione elettronica; quando la macchina-BigPink gira a pieno regime il muro sonoro riesce a creare l'alchimia giusta. Da parte del frontman Robbie Furze invece, cui spettano voce e chitarra, non si notano particolari carenze: sia i suoni che le intonazioni ci sono,ma nel complesso manca quel qualcosa in più che ci si aspetta da un gruppo importante. In una parola: scolastici. Sebbene restiamo convinti della bontà della proposta in sè, testimoniata da levate di stile come "Velvet", "Crystal Visions", "1313" o la celebre "Dominos", questa serata in loro compagnia persuade a continuare a seguirli solo su disco.


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