Accompagnato dai Milano Elettrica, band formata da alcuni dei migliori musicisti italiani in circolazione, Nic Cester ha fatto tappa al Monk di Roma per la prima data europea. Non siamo al sold out vero e proprio ma poco ci manca, contando anche solo su chi è venuto per il suo passato. Un club così pieno è sempre un bel colpo d'occhio, facile quindi, per uno abituato a platee ben più grandi, conquistare il pubblico e trasformare gli sguardi assorti in lunghi applausi.
D'altra parte come si fa a rimanere insensibili ad una voce così autentica e potente? Il Nic Cester visto in azione giovedì scorso è stato pressoché perfetto, a volte da brividi, come nel caso della splendida interpretazione di "God Knows". Se poi ci aggiungiamo il fatto che padroneggi un italiano abbastanza fluente, ecco come il gioco è presto fatto. Più facile trovare il feeling e spiegare il significato dietro molte canzoni che toccano la sfera personale. O cantarne alcuni versi nella nostra lingua durante la versione chitarra e voce di "Shine On" (appartenete al repertorio dei Jet), scritta dopo la morte del padre e il cui testo ha spiegato essere stato riadattato nella traduzione da Mogol.
Ma al di là del cantante di Melbourne, lo spettacolo ha funzionato tantissimo anche grazie alla bravura dei Milano Elettrica, per l'occasione ribattezzati "Adriano Viterbini & The Roma Elettrica" nel divertente siparietto in cui viene preso di mira il talentuoso chitarrista dei Bud Spencer Blues Explosion per ovvie ragioni anagrafiche. La presenza di una doppia batteria, una acustica ed una elettrica, non è solo scena: Sergio Carnevale (Bluvertigo) e Daniel Plentz (Selton), che dividono il charleston in mezzo, danno estrema profondità ai brani creando innumerevoli sfumature sulle quali il basso di Roberto Dragonetti (Ghemon) può incastrare i suoi pattern. A completare questa super formazione, che in apertura si è cimentata in un pezzo del compositore Piero Umiliani, il tasterista Raffaele Scogna (Ghemon) e il sassofonista Domenico Mamone (L'orchestra di via Padova).
Come dichiarato da lui stesso in alcune interviste, ci sarebbe già diverso materiale pronto per un secondo album solista. Se non volessimo proprio aspettare una futura pubblicazione, è confortante sapere che Nic Cester è ormai ben radicato nel nostro paese e che quindi ci sarà sicuramente occasione di ritrovarlo presto da queste parti. Sopratutto per come lo abbiamo visto e ascoltato, sarebbe davvero un peccato non rifarlo.