Una SpazioRock Night all'insegna della musica live unplugged, quella di ieri al Legend Club di Milano, tra fiumi di birra, ottima musica e grande affluenza di pubblico. Chiara dimostrazione che quando il rock chiama, c'è ancora chi risponde. In una settimana difficile per il mondo di chi vive i concerti in prima linea, col rispetto per l'arte e per gli artisti che la propongono, fa bene guardarsi intorno e constatare che c'è ancora chi lavora con passione per far sì che la musica rimanga sempre alla portata di tutti. Ben tre band si sono alternate sul "palco con la colonna" del club milanese, due di queste tutte italiane e capaci di catalizzare l'attenzione fin da subito scaldando il pubblico che non si è limitato a presentarsi in tempo solo per l'headliner della serata.
Si comincia con i RebelHot, una ricetta Italiana che sa di USA a base di rock, blues, funk dalle atmosfere anni '70 e quattro musicisti di talento con anni di esperienza internazionale alle spalle. Il loro primo album comprende 10 canzoni originali più una bonus track esclusiva con la partecipazione di Jason Patterson (Cry of Love). I ragazzi propongono una scaletta accattivante, tra echi southern e buone vibrazioni; il pubblico reagisce bene, e la band, seppure non eccessivamente attenta alla "presenza scenica", riesce anche grazie alla voce carismatica del frontman a garantire uno show coinvolgente e di ottimo livello. Degne di nota le track "Shake it", in assoluto il pezzo più trascinante e adrenalinico della serata, e "Holy is my beer", divenuta immediatamente l'inno di tutti i presenti e anche di Spike, voce dei The Quireboys, che ha dato vita al vero "spirito" della serata.
SETLIST
Free
Love
Everywhere you go
Pray for the rain
Holy is my beer
Hands up
Shake it
Si prosegue con gli Acid Muffin, band romana che si propone come power trio e offre un rock dalle sfumature grunge sicuramente meno in linea con il resto della serata, forse un po' sottotono tra venti di Nirvana e Pearl Jam, con pezzi mai sopra le righe che non riescono putroppo a coinvolgere il pubblico appieno. La band ha all’attivo alcuni EP e il primo, recentissimo, full lenght album “Bloop” (7 novembre 2016 – K2 Music); speriamo di rivederli presto su altri palchi per ricrederci in futuro, e che gli applausi del pubblico milanese abbiano dato il calore necessario per iniettarsi di nuova energia creativa.
SETLIST
Broken Dreams
Bones
Wicked Woman
Overload
Frozen Shiver
Tears of fire
My heart is on the right side
Ed ecco che il palco si popola di caraffe di birra e bottiglie di vino già stappate, tutte sapientemente posizionate su di uno sgabello alle spalle del Pirata Spike che, pronto a prendere possesso della prua della nave, fa una serie di tentativi poco aggraziati di raggiungere il timone prima di decidersi a salpare. The Quireboys, band inglese fondata nel 1984 con una scia altalenante di successi e periodi bui dal loro debutto leggendario (1990) emana ancora la stessa magia, come nei giorni in cui i loro videoclip passavano in heavy rotation su MTV. Un nuovo disco - "Twisted Love"- decimo album in studio dal tipico tiro adrenalinico con una spruzzata di blues, e un tour in parte unplugged in parte in elettrico già ben avviato con ritmi da capogiro. Teatrale icona di una band che non riesce a stancare, seppure in versione più soft, Spike attacca con l’irresistibile “There she goes again”, ringraziando con una serie interminabile di brindisi - che si protrarranno per tutta la serata – per aver deciso di “portare le nostre chiappe” fuori di casa in un gelido mercoledì d’autunno. L’atmosfera è quella di un covo di pirati, con allegri cori strampalati, l’armonica che risuona sul soffitto basso del locale e una band che diverte e commuove a tratti, complice anche la scaletta pregna di capolavori irrinunciabili come “Mona Lisa smiled” e “7 o’clock”, intervallati da indecifrabili siparietti “spiritosi”. Carico di emozione il momento in cui, con gli occhi lucidi, Spike fa una dedica a Paul Hornby, deceduto nel luglio 2015 all'età di 56 anni, baciando un vistoso anello che porta al mignolo della mano sinistra e ricordando sentitamente l’amico scomparso.
Il live regala davvero atmosfere uniche, complice un’ottima prestazione della band e un pubblico affezionato e partecipativo. Non mancano gli encore richiesti a gran voce, prima di lasciarci con l’ennesimo immancabile cin cin nel nome del rock’n’roll che sa di arrivederci. Per tutti quelli che si sono persi il party, niente paura: i Quireboys proseguono il mini tour italiano sempre unplugged il 10 Novembre all’Officina Degli Angeli, Arbizzano (Verona), l’11 Novembre al Sidro Club, Savignano Sul Rubicone (Cesena), e il 12 Novembre al Borderline di Pisa.
SETLIST
There she goes again
Misled
Roses & Rings
Devil of a man
Hello
Mona lisa smiled
Beautiful curse
Whippin boy
Have a drink on me
Gracie B
Hates to please
Sweet Mary Ann
7 o’clock
I don’t love you anymore