Il cantante e registra Robert Bartleh Cummings, in arte Rob Zombie, è stato intervistato da Full Metal Jackie nel suo programma radiofonico "Whiplash" in cui ha dato delle anticipazioni sul nuovo album, previsto entro il 2019 con la Nuclear Blast Records.

In merito al seguito di "Astro-Creep: 2000 Live", il cantante si è soffermato sull'evoluzione del processo compositivo: "Cambia sempre. Passi attraverso delle fasi. Di solito, quando inizi con la band per la prima volta, sei così ingenuo, dovrebbe sembrare ovvio come scrivere una canzone, ma non lo è. Quindi fai un sacco di cose strane, tendi a scrivere canzoni troppo lunghe.

"Ho iniziato a provare a scrivere canzoni brevi e concise, perché ne capisci il potere" ha proseguito Zombie. "Ma con questo disco, volevamo davvero entrare nel vivo. Le canzoni non sono nemmeno super-lunghe, ma sono molto più complicate dal punto di vista strutturale - molte più parti, molti più cambi - ed è stato davvero solo un tentativo per capire come fare in modo che questi groove e brani musicali a volte non correlati si adattino insieme. E questa è stata davvero la sfida che abbiamo provato a superare questa volta."

Riguardo il rapporto con la nuova etichetta discografica, Zombie ha affermato: "Non è cambiato molto per me, fin dal primo giorno faccio dischi esattamente come voglio, quindi è lo stesso anche adesso. Non è mai stato come se le principali etichette ti dicessero cosa fare o cose del genere. Forse per alcune persone è stata la loro esperienza, ma sin dall'inizio, quando ho firmato con Geffen Records nei primi anni '90 con i White Zombie, non sapevano cosa fare di noi, quindi non hanno mai fatto pressioni con indicazioni su cosa dovevamo fare."

"Quindi è lo stesso per me. Faccio quello che voglio. Non ho mai avuto nessuno che mi dica cosa fare. Se ho fatto qualcosa che la gente pensa che faccia schifo, è stata colpa mia, non di qualcun' altro. Io faccio quello che voglio" ha detto il cantante.

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