I Voivod entreranno negli studi di RadicArt verso la fine del mese insieme al produttore Francis Perron per iniziare a registrare il nuovo album, che dovrebbe uscire nel 2022 per Century Media Records.
Il batterista dei Voivod Michel "Away" Langevin ha dichiarato: "Al momento, stiamo mettendo a punto la nostra musica per il nuovo album, che inizieremo a registrare a partire dalla prossima settimana. È davvero eccitante lavorare a nuovo materiale insieme a Chewy, Rocky e Snake". Due mesi fa, il chitarrista dei Voivod Daniel "Chewy" Mongrain aveva dichiarato a The Metal Voice che lui e i suoi compagni di band erano "ancora impegnati nel processo di scrittura" del nuovo disco: "Credo che la situazione stia migliorando e probabilmente avremo più occasioni per incontrarci e per provare insieme. Abbiamo però imparato a lavorare anche in questo contesto particolare. Ed è andata abbastanza bene, perché ho ricevuto diverse tracce da Away, che sta programmando la batteria con Logic (software audio) dal suo computer, ed è un lavoro perfetto. Sono rimasto a bocca aperta. È un modo di lavorare totalmente diverso, che porterà a tante nuove idee". Per quanto riguarda la direzione musicale del nuovo materiale dei Voivod, Mongrain ha aggiunto: "È difficile dirlo al momento, ma mi sento come se stessimo conferendo al disco un sound più sporco. La complessità ha sempre fatto parte del mio songwriting, per cui non c'è da preoccuparsi da quel punto di vista. Ma credo possa essere un disco un po' meno raffinato e più rock and roll".
I Voivod hanno pubblicato, lo scorso novembre, un nuovo live album, "Lost Machine - Live", mentre la scorsa estate è invece uscito, per Century Media Records, un EP dal titolo "The End Of Dormancy", incentrato su una versione speciale ("Metal Section") della title track con trombe, sassofono, e trombone. Gli altri brani del disco consistono invece in versioni live di "The End Of Dormancy (Metal Section)" e nel classico della band "The Unknown Knows". "The Wake", ultimo album in studio del gruppo, è stato pubblicato nel settembre 2018.
Articolo a cura di Francesco Basso