Recensione a cura di Erika Baini
In un panorama musicale alternativo, dove gran parte è già stato scritto ed eseguito, e in cui si necessita di una nuova boccata d'aria, ecco che direttamente da Milano stanno arrivando gli Oryzon, con l'EP "Taste The Flavour".
I Nostri aprono le porte a un'elettrizzante contaminazione di rock ed elettronica, combinate a sottili ed eleganti venature armoniche; suoni corposi e intense emozioni che giungono dritte alle orecchie dell'ascoltatore senza indugio. "Taste The Flavour" contiene cinque inediti che trovano punti di contatto con il sound proprio di band come Muse, Radiohead, Depeche Mode, Coldplay, Placebo puntando senza dubbio, dopo cinque anni di ricerca introspettiva e indagine musicale, a una creatività e freschezza sonora che li caratterizzasse appieno. L'apertura è affidata a un pezzo di impatto che porta il nome dello stesso EP: "Taste The Flavour". Già dall'inizio possiamo assaporare questo contagio da parte del rock alle inebrianti sonorità elettroniche pronte a trasformarsi in risvolti melodici; mano a mano che si prosegue con "You" (e così per i brani restanti) assistiamo soprattutto a una variazione di ritmo che non rimane tale quale, ma fa giocare il pezzo in altalene di intensità e dinamismo. Molto introspettiva "The Happiness Land" che da un forte intimismo passa gradualmente a uno sfrenato turbamento di suoni ed emozioni. Mutamenti ritmici non solo di brano in brano, ma anche alternati in un solo pezzo come in "What Is It?". E se l'apertura ha sprigionato energia sin dalla prima nota ora la chiusura è destinata alla raffinatezza armonica di "A Song For The End".
Con l'esplosivo "Taste The Flavour" gli Oryzon hanno sperimentato che, dal momento che la musica è un'arte a trecentosessanta gradi, la via della contaminazione sonora e artistica è sicuramente la strada giusta!