Stereonoises
Colours In The Sky

2012, Seahorse Recordings
Rock/Elettronica

Recensione di Fabio Rigamonti - Pubblicata in data: 04/05/12

Di colori nel cielo dell’esordio discografico dei nostrani Steronoises non è che ce ne siano poi molti. Due soltanto, difatti, le sfumature cromatiche preponderanti all’interno del disco: una prima parte fortemente dedita alle atmosfere elegantino-perfettine di un certo rock elettronico di matrice anglosassone dei primi ‘90s (da “Time” a “Reach The Sky”), poi un ponte darkwave country che sa tanto di “Personal Jesus” (”Room On Fire”), e quindi via, una conclusione di matrice un filo più lento-depressiva, che sa tanto di scena alt tipicamente italiana.

Ciò che rende scricchiolante l’efficacia di questo esordio, tuttavia, non è il suo essere stantio e totalmente derivativo nei suoi riferimenti musicali, ma la natura di croce e delizia dell’apporto del frontman della band, Andrea Di Blasi, tanto certosino e con discreto gusto nel programmare synth e tastiere, quanto fortemente grossolano e decisamente mediocre nell’intonazione vocale.

Colours In The Sky”, quindi, si spegne inesorabilmente così nelle nostre orecchie, tra abbondante effetto noia da “già sentito” e la delusione del classico lavoro che necessita di abbondante rifinitura per risultare anche solo vagamente vincente. Purtroppo, c’è davvero ancora molto lavoro da fare, qui…




01. Time
02. Something You Should Know
03. I’m Still Here
04. How Long
05. Tonight
06. Reach The Sky
07. Room On Fire
08. Colours In The Sky
09. Makin’ A Circle 

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